September 20, 2016

Batteria Samsung AA-PB4NC6W

MSI GS70 Stealth mostra ingombri complessivi per 418.5 x 287 x 21.8 mm con un peso di poco intorno ai 2,6 Kg. Viene proposta potenza, quindi, ma con ingombri contenuti, soprattutto per quanto riguarda lo spessore quasi da record in questo segmento. La copertura superiore è in alluminio spazzolato, salvo il bordo in policarbonato satinato, che è poi ripreso per le altre superfici dello chassis. Sul fondo, nella zona posteriore, è proposto un rivestimento in fibra. E’ forse la cosa che ci piace meno in una proposta nel complesso molto elegante. Aperto il laptop, al centro ben visibile è posizionato il tasto di accensione. La tastiera a sei file di tasti è praticamente posta al centro della superificie, ma non ruba spazio comunque a un ampio touchpad, che però avremmo gradito ancora più grande. Ben raffreddata è la zona adiacente dove si appoggiano mani e polsi, perché il calore è convogliato e dissipato nella parte in alto e in parte sul fondo. Sono predisposte due importanti ventole ai due lati. Notiamo infine che in pratica l’utente non ha accesso ai componenti interni e non è prevista la possibilità di una sostituzione immediata della batteria.

Abbiamo provato LaCie Fuel sul campo e la prima cosa da apprezzare è proprio la semplicità della messa in funzione. Nella confezione si trova il sistema di alimentazione con un cavo microUSB 3.0 alimentato e un semplice pieghevole per iniziare. Su Fuel è presente un unico tasto, che serve per l’accensione, con due led di stato: servono per il funzionamento della batteria e per la segnalazione della rete WiFi.Prima di tutto bisogna scaricare sul proprio smartphone o tablet l’app Seagate Media gratuita, poi non si deve fare altro che avviare Fuel, esso genera una rete WiFi, vi si collega lo smartphone o iPad e si inizia la procedura guidata di prova delle Operazioni iniziali. Il sistema senza bisogno di altre info, né di alcun sistema di autenticazione Wifi (inizialmente) tenta la riproduzione di un video. Procedendo l’app guida LaCie Fuel in autonomia al collegamento in Internet, in modo che l’utente non resti collegato solo al Wifi di LacieFuel, per il trasferimento dei dati, ma possa anche continuare a navigare e utilizzare il proprio smartphone e tablet come prima e a utilizzare altri dispositivi mobili con cui era già collegato.

Da questo momento qualsiasi procedura si porta a termine semplicemente dall’applicazione sullo smartphone. E’ già integrata la possibilità di sincronizzare il disco con il proprio account Dropbox, così come è possibile accedere al disco da remoto, a patto di disporre di un dispositivo Seagate Central con nome utente e password già registrati.LaCie Fuel dispone di strumenti semplici di controllo per disattivare lo streaming (riservato fino a tre utenti, non cinque), impostare una password WiFi dedicata al dispositivo, aggiornare il firmware, spegnere Fuel, riavviarlo, reimpostare i valori predefiniti in fabbrica, viene proposto anche un semplicissimo sistema di gestione energetica.

Per quanto riguarda i contenuti è previsto l’utilizzo di un semplice browser per selezionare, scaricare, spostare o eliminare i contenuti. Giusto per dare un orientamento, con una capacità massima di 1 Terabyte gli utenti possono sfruttare LaCie Fuel per condividere su cinque dispositivi al massimo, fino a 500 film, l’equivalente di circa 160mila brani musicali o 190mila foto di buona qualità (con la limitazione per lo streaming che abbiamo già segnalata).La soluzione di LaCieè del tutto compatibile con AirPlay e con tutto il mondo Apple. Non solo, LaCie Fuel può essere utilizzato anche come magazzino di risorse multimediali da utilizzare sul televisore tramite Apple TV. Quando viene utilizzato in compatibilità con AirPlay, LaCie Fuel permette di rilanciare dal dispositivo mobile utilizzato direttamente sul televisore foto, video e quant’altro per l’immediata visualizzazione tramite un semplice tocco.Questa soluzione di storage è utilizzabile sia con Android, sia con iOs e con Amazon Kindle. I sistemi operativi desktop supportati sono Windows e Mac. Il modo più semplice per caricare contenuti sul disco è dal proprio computer, si può fare in modo ancora più rapido sfruttando la connettività USB 3.0 presente sul disco WiFi.

Il disco con capacità da 1 TB (al momento non sono previsti altri tagli di memoria) costa 209,90 euro sia online sullo store LaCie sia presso i rivenditori, la compatibilità per l’utilizzo via AirPlay è ovviamente consentita pienamente solo ai dispositivi Apple, la soluzione può comunque essere utilizzata anche con soluzioni Windows, Android, e Kindle Fire. A questo link trovate direttamente tutte le istruzioni per l’uso di Lacie Fuel. Una nota negativa, invece, riguarda il fatto che questo disco NON è utilizzabile come disco di backup per Apple Time Machine.Grazie a un modello di prezzo per utente semplice, Workspace as a Service di Colt permette ai dipartimenti IT di controllare e gestire i costi ampliando o riducendo l’entità delle implementazioni in base alle esigenze dell’azienda

Colt ha annunciato il lancio della soluzione Workspace as a Service. Questo nuovo servizio è pensato per rispondere al bisogno dei dipendenti di accedere sempre e ovunque ad applicazioni e dati aziendali da più dispositivi.Rappresenta un vantaggio anche per i dipartimenti IT, poiché semplifica la manutenzione e assicura protezione di livello enterprise di applicazioni e risorse aziendali. Progettato per i clienti aziendali, oltre che per essere erogato dagli integratori di sistemi, il servizio Colt offre all’utente un’esperienza uniforme su smartphone, tablet e PC. Grazie a un modello di prezzo per utente semplice, Workspace as a Service di Colt permette ai dipartimenti IT di controllare e gestire i costi ampliando o riducendo l’entità delle implementazioni in base alle esigenze dell’azienda.

Di qualsiasi organizzazione facciano parte, i dipendenti devono poter accedere a dati e applicazioni aziendali ogni qual volta è necessario e spesso utilizzando un dispositivo personale. L’esigenza di mobilità e flessibilità che ha portato al dominio del portatile è stata sostituita con una richiesta di flessibilità e di scelta guidata dal dipendente sull’uso del dispositivo finale e del sistema operativo da utilizzare. La soluzione Workspace as a Service di Colt offre ai dipendenti un "workspace” facile da usare attraverso qualsiasi dispositivo e aiuta i dipartimenti IT a mediare tra le richieste dei dipendenti e i requisiti aziendali. Le caratteristiche del servizio sono:

Supporto del BYOD e della forza lavoro mobile
* Fornisce ai dipendenti un "workspace” facile da usare e basato su policy attraverso il quale possono accedere ad applicazioni e dati mediante smartphone, tablet o PC.
* Un singolo workspace per ciascun utente offre un accesso sicuro a dati e risorse aziendali sempre e in qualsiasi momento, da tutti i dispositivi.

Semplificazione della gestione e del supporto IT
* I dipartimenti IT possono implementare facilmente gli aggiornamenti dei sistemi in più paesi senza ripercussioni sull’esperienza dell’utente finale.
* Riduce i costi amministrativi, di gestione e implementazione degli helpdesk.

Ottimizzazione di sicurezza e conformità
* Protegge i dati e le risorse aziendali
* Impedisce agli utenti di utilizzare dispositivi non autorizzati nell’ambiente aziendale
* Permette ai dipendenti di collaborare con i clienti nella massima sicurezza
* Fornisce sistemi ed audit trail per sostenere la policy BYOD

Servizio mirato alle esigenze dell’azienda e all’esperienza utente
* Un approccio completo alla valutazione e alla progettazione consente un’analisi efficace dei requisiti di ogni cliente e, soprattutto, del profilo di utilizzo e delle applicazioni per mettere a punto la migliore configurazione di rete, computing e storage possibile per ciascun utente e assicurare che il servizio EUC venga implementato con successo nell’intera organizzazione.
* La soluzione prevede la realizzazione di proof of concept sia da parte della comunità aziendale che del dipartimento IT, allo scopo di effettuare dei test e dimostrare il miglioramento dell’esperienza utente.

Infine, ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione ad effettuare operazioni di acquisto e disposizione di azioni proprie; le operazioni di buy-back trovano motivazione nella volontà della Società di svolgere un’azione stabilizzatrice che migliori la liquidità del titolo e di utilizzare le azioni in portafoglio nell’ambito di operazioni straordinarie; in particolare, l’autorizzazione riguarda l’acquisto, e la successiva disposizione, fino ad un massimo rotativo di n. 11.689.298 azioni ordinarie, pari al 19,9% del capitale sociale (incluse le azioni proprie già in portafoglio), per il periodo intercorrente tra la data odierna e quella dell’Assemblea che approverà il bilancio per l’esercizio 2014, ovvero per un periodo non superiore a 18 mesi dalla data dell’odierna Assemblea; secondo il piano approvato, il prezzo di acquisto per ogni azione ordinaria sarà compreso tra il valore nominale di 2 e 22 euro.In Italia gli smartphone si attesteranno a fine anno a 45 milioni di unità, i tablet a 12 milioni. L’economia di Mobile e Apps ha superato i 25 miliardi di euro, pari all’1,6% del PIL

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Batterie ASUS B50A-AQ009E

5 kg : c'est lourd pour un aspirateur-balai. Heureusement, ce poids est assez bien réparti et cela ne pèse pas trop rapidement sur le bras, même si au bout d'une dizaine de minutes, on commence à le sentir. Dommage, son manque de compacité et son poids le rendent un peu pataud.Vax annonce une autonomie de 50 minutes (2 x 25 min). C'est confortable, même si on aurait pu espérer plus avec deux batteries lithium. En tous cas, on peut espérer ne pas tomber en panne, même si on l'utilise comme aspirateur principal. Promesses tenues puisque nous avons mesuré un peu plus de 27 minutes avant que l'appareil s'arrête, sans perte de puissance.Pratique : un petit bouton sous l'accu permet d'un simple appui de vérifier son état de charge à tout moment pour éviter les mauvaises surprises. Les trois voyants bleus sur la batterie indiquent son niveau de charge.
Sur le marché sur PC portable, Lenovo occupe une place de choix et propose une large diversité de produits. Intéressons-nous aujourd'hui à l'Ideapad Y700-15ISK (que l'on appellera plus simplement Ideapad Y700), une machine qui, sur le papier, dispose de nombreux atouts.

Cette partie du test risque d'être assez courte, puisque le Spectre x360 15 affiche exactement le même design que celui de son homologue au format 13 pouces. Et tant mieux, pourrait-on dire, car l'on profite à nouveau d'une excellente finition, d'un châssis tout aluminium et d'une charnière solide, qui permet de basculer en mode tente ou tablette. Le clavier est particulièrement agréable : de type chiclet, il offre une frappe précise et un rétroéclairage sur un seul niveau. Le touchpad est lui aussi particulièrement convaincant. Très large, il profite par ailleurs d'un liséré doré joliment mis en valeur. La connectique est, là encore, très complète : trois ports USB 3, un port USB Type-C, un lecteur de carte SD, un port HDMI ainsi qu'un mini-DisplayPort. Bref, inutile de s'étendre davantage, le Spectre x360 en version 15 pouces est un modèle de design et de sobriété. C'est clairement l'un des PC portables au format 15 pouces les plus séduisants du marché, esthétiquement parlant tout du moins.Un mot rapide sur la température, largement maîtrisée ici : point chaud de 41°C à l'avant (au niveau du l'alimentation) et 44,5°C sous le châssis, là encore près de l'alimentation. Ces bons résultats s'accompagnent d'une absence quasi totale de bruit, puisque l'on ne dépasse pas 38 dB.

Après l'excellent écran du Spectre x360 en version 13 pouces, nous étions plutôt confiants quant à la qualité de la dalle de sa déclinaison en 15 pouces. Et, malheureusement, nous avions tort. Commençons par le positif, à savoir sa très bonne colorimétrie. La température des couleurs est calée à 6490 K (soit un chiffre très proche de la norme à 6500 K) et le Delta E à 4,1 (écart entre les couleurs affichées et couleurs idéales — considéré comme très bon en dessous de 3). Le rendu est donc équilibré et les couleurs fidèles.Malheureusement, le bilan se ternit dès que l'on aborde le reste. Si la luminosité maximale reste correcte (300 cd/m²), le contraste tombe à 460:1 et la courbe gamma fait du yoyo, signe de noirs bouchés et de blancs brûlés.
Nous sommes globalement déçus par cette dalle.

Cette version 15 pouces du HP Spectre x360 est équipée d'un processeur Intel Core i7 6500U, un CPU que l'on retrouve dans bon nombre de PC portables haut de gamme du marché. Il s'agit d'un processeur de dernière génération, équipé de 2 cÅ“urs et qui affiche des fréquences allant de 2,5 à 3,1 GHz en mode Turbo. Notre indice de performance, basé sur une série de benchmarks mêlant conversion vidéo et audio, compression de fichiers et conversion de photos sous Lightroom, est sans surprise très bon.Ce HP Spectre x360 15 pouces est donc à l'aise dans bon nombre d'usages, du plus simple au plus poussé (bureautique avancée, surf sur le web, retouche photo et montage vidéo léger...). C'est un excellent compagnon du quotidien. Il s'éteint par ailleurs complètement en 13 secondes et démarre en 10 secondes.

Pas de carte graphique dédiée sur le HP Spectre x360 15 pouces ; il faut se contenter du chipset intégré d'Intel, ici le HD Graphics 520. N'espérez donc pas jouer à des jeux récents en 3D sur cette machine, ce qui n'est de toute façon pas son usage premier. En revanche, si vous aimez le rétro-gaming ou les jeux en pixel-art, vous pourrez vous faire plaisir.Pour un PC portable de 15 pouces, ce Spectre x360 est plutôt compact et transportable, son poids ne dépassant pas 1,8 kg (100 g de moins que le Dell XPS 15). Le chargeur peu volumineux permet en outre de profiter d'une machine qui se glisse très facilement dans un sac de taille moyenne.

L'autonomie est très bonne pour du 15 pouces : notre test de lecture sous Netflix (sous Chrome, luminosité à 200 cd/m², casque branché a tourné pendant 5h52. Encore une fois, le Spectre x360 fait mieux que le Dell XPS 15, qui ne dépasse pas les 3h40 de lecture. Dans le cadre d'un usage plus polyvalent, mélangeant surf sur le web et bureautique, vous pouvez compter sur 7h d'autonomie.
La forme de la S3 est un mariage entre un dodécaèdre particulier baptisé "Solide de Platon" (polyèdre à douze faces régulier convexe) et... une balle de tennis, pour le côté Yin Yang des deux parties identiques qui s'embrassent. Toute de blanc vêtue pour notre test, l'enceinte pensée par le designer danois Jakob Wagner peut également se parer entièrement de noir. Quant au tissu acoustique, il se décline en kaki, rose poudré, gris et bleu. Il est même possible via le site du constructeur de visualiser les différentes combinaisons possibles. La qualité des matériaux déçoit toutefois de la part de Bang&Olufsen : le plastique dont est fait le châssis donne une sensation générale de manque de robustesse. Quant au tissu, c'est un simple nylon.

De par son gabarit moyen, la S3 est facile à attraper à une main. La connexion Bluetooth est extrêmement fluide. Les commandes présentes au sommet de l'enceinte restent sommaires : l'appui prolongé sur le bouton principal active le Bluetooth tandis qu'un appui court met le morceau écouté en pause. Fait étrange, réappuyer sur ce même bouton ne relance pas la lecture — c'est donc un pause, mais pas un play. Pas moyen non plus de passer au morceau suivant ou de revenir à la piste précédente, et notons au passage qu'il n'y a pas de bouton pour mettre l'enceinte sous/hors tension. Les +/-, enfin, permettent bien entendu de régler le niveau d'écoute.

La raison officielle qui explique des commandes si frugales, c'est que la S3 s'accompagne d'une application — la bien nommée Beoplay App — qui permet non seulement la navigation entre les pistes, mais également l'appairage stéréo de deux enceintes distinctes, et met à notre disposition un égaliseur (préréglages Lounge, Party, Podcast, Excited, Warm, Relaxed ou personnalisé . Malheureusement, il nous a été impossible de la tester : la S3 n'est même pas détectée par l'application, pourtant installée sur un terminal qui reconnaît l'enceinte et qui est même connecté en Bluetooth. Un comble. L'assistance nous conseille alors d'effectuer une mise à jour via le site. La mise à jour faite, rien n'y fait — nous avons même commandé un second modèle, en vain. C'est doublement dommage, car outre une navigation considérablement plus agréable, on aurait bien aimé tester les effets des pré-réglages sur les mesures acoustiques de l'enceinte.

Une fois n'est pas coutume, la S3 propose bien entendu une connexion Bluetooth (aptX) et une entrée auxiliaire analogique en mini-jack, mais également une entrée micro-USB et une sortie analogique, toujours en mini-jack. Cette sortie sert à chaîner les enceintes en cascade : on peut ainsi brancher jusqu'à 4 modèles en série, la première enceinte — qui reçoit le son en analogique ou en Bluetooth — étant maîtresse et distribuant le son aux trois autres enceintes. Il est néanmoins possible d'appairer deux enceintes sans-fil sans l'application pour une diffusion sonore stéréo. Pour ce faire, il faut maintenir le bouton principal enfoncé pendant 5 secondes sur la première enceinte, qui émettra deux signaux — la LED passe alors d'un bleu clignotant à un blanc clignotant — puis répéter ce protocole sur la seconde enceinte. La première devient alors maîtresse et diffuse le canal gauche.



La S3 est une enceinte portable, oui, mais pas nomade : elle ne fonctionne pas sur batterie et dépend d'une prise secteur — "dépend" étant bel et bien le bon mot, le câble d'alimentation ne mesurant que 1,45 m. Les autres câbles (USB, mini-jack) ne sont d'ailleurs pas fournis.La Beoplay S3 est une enceinte de Schrödinger, que nous notons à la fois 2 et 3 étoiles tant que l'on n'a pas choisi le mode d'écoute — ça c'est du teasing ! Mesures acoustiques de la Beoplay S3 en analogique : à gauche, la courbe de réponse en fréquence, à droite, le taux de distorsion harmonique.

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September 19, 2016

Asus A7C Battery

At the heart of the Gigabyte P55W is a quad-core Intel Core i7-5700HQ processor, with a standard clock speed of 2.7GHz. This jumps up to a rather tasty 3.5GHz in Turbo mode, however, which is fast enough to deliver superb gaming performance.And with 3GB of GDDR5 video memory, a GeForce GTX 970M is towards the high-end of gaming graphics cards, second only to the more powerful GTX 980M, so along with the included 8GB of DDR3 memory, this a good specification for a gaming laptop.Unlike some gaming systems, Gigabyte has avoided an expensive high-DPI display, instead opting for a more straightforward 1080p screen. For gaming, laptop components seldom offer the performance required for 4K or similarly high resolutions, so it's a perfectly reasonable design choice.

The decision to include an IPS panel also means that viewing angles are better than those you'll find on a more traditional display based on older TN technology. Pictures look great in games, although it isn't the brightest display I’ve come across.As with most laptops, there are a number of storage configurations on offer. This sample unit included a 128GB LiteOn SSD and a 1TB hard disk, which is just about fine for pure gaming use, as long as all games are kept on the hard disk. You can upgrade to a 512GB SSD and 2TB hard disk if desired.Note that the 8GB of memory occupies only one of the two SODIMM slots, so you can boost this to 16GB by purchasing a second 8GB stick. However, there's no easy way to slot it in; you’ll need to undo the screws at the bottom of the device and remove the lower part of the chassis to get it in.

The GTX 970M is no slouch in games, and with a 3.5GHz processor behind it, I expected some great mobile gaming performance from the P55W.And that’s exactly what it delivered. In Tomb Raider, at Ultimate detail settings at 1080p resolution, the P55W managed an average frame rate of 58fps and a minimum frame rate that never went below 30fps, ensuring smooth gameplay at all times. This is a great result that even some mid-range desktops struggle to deliver at this detail setting.Likewise, in BioShock Infinite – with all the detail settings set to Maximum at 1080p – I saw an average frame rate of 69fps, which is another good result.Grand Theft Auto V managed a perfectly playable 60fps average with Medium detail settings, using 2.5GB of the graphics card’s 3GB of memory. Advanced graphics settings such as long shadows and extended distance scaling were left off, but the game still looked superb even without this extra detail.

The exhaust fan on the left-hand side works notably hard during gaming sessions, spitting out plenty of warm air. The noise is noticeable, but perfectly acceptable when compared with many gaming notebooks – it's a notable hum rather than a loud whoosh. The P55W definitely isn't anywhere close to being the loudest gaming laptop I’ve tested. When idle, the P55W is effectively silent, and upon exiting a game it returns to silence almost immediately.The fan sometimes spins slightly when playing 1080p H.264 video, but thankfully it’s a lot quieter than when gaming – and it doesn’t always kick in.When watching 1080p video, the battery lasted for 3hrs 45mins – which will see the P55W make it through the entire length of movies. While this isn't the best result I've seen, when you consider that the majority of gaming laptops become useless within an hour disconnected from a power supply, this isn't a terrible result.

The Gigabyte P55W might not look like a killer gaming laptop on the outside, but on the inside it has all the right ingredients to deliver some great performance. It will play games with ease, it offers reasonable battery life – and size-wise it's a more practical proposition than more monstrous gaming units, like the MSI GT72S Dragon Edition. While the design may be a bit stark and not terribly exciting,the P55W is far from unattractive.Add to this a decent screen and keyboard, and it's difficult to find a major flaw in the Gigabyte P55W. Given that it's relatively good value for money too, this gaming laptop is definitely one that should make your shortlist.Bearing the high-end Republic of Gamers (ROG) brand, the latest laptop from Asus promises to play "top games" at 1080p without a hitch – but, unusually, costs less than £1,000.

In addition, Asus isn't only pitching the GL552V at gamers, it has its eye on creatives too. That’s no surprise, given the amount of power inside this system.Asus gaming hardware is always keenly designed, with a good balance between gaming laptop excess and smart subtlety. The GL552VW is no different. The lid is made from dark, mottled plastic, with a brushed metal centre-panel that's home to the Asus and Republic of Gamers logos.The metal throughout the GL552V's interior is black, while the Republic of Gamers logo, keyboard backlighting, letters and trackpad surround are all red. The area above the keyboard is decorated with a lined pattern that Asus says is inspired by Mayan designs. It’s not the first time that Republic of Gamers' hardware has been inspired by South American tribes – the Asus G20 system was covered with similar patterns.

It’s a good look, and Asus has managed to load the design comes with impressive connectivity options. The left-hand side is home to two USB 3 ports, an HDMI output and a USB 3.1 Type-C socket, and the right-hand edge has USB and audio connectivity and a DVD drive. A panel on the base pops off for access to the SSD, hard disk and memory, and one memory slot is vacant. The battery is removable.The GL552V's budget price only becomes apparent when considering build quality. The underside is inconsistent, with some solid areas and others that flex under pressure. The keyboard and wrist-rest are fine, but the rear of the screen flexes back and forward, and movement on most areas of the panel cause the desktop itself to distort.

These are similar issues to those affecting Asus’ affordable rivals. The CyberPower Fangbook SX6-300 has build quality niggles in the same vein, and the MSI GE72 2QD-037UK suffers poorer overall build quality than both those machines alongside alarming wrist-rest flex. Both rivals cost around £1,000.So far, so good – or, at least, as good as I can expect from a sub-£1,000 gaming laptop. The laptop's worst design issue is its size and weight. The machine is 35mm thick and weighs 2.6kg. That’s a few hundred grams heavier than its rivals, and 8-9mm thicker. Although neither issues are a deal-breaker, they're worth considering if the laptop will be frequently carted about.The Asus GL552V comes with a more sensible price than many rivals, but that does mean more modest specifications. Gaming grunt comes from the GeForce GTX 960M, which sits in the middle of Nvidia’s mobile range. It’s based on the desktop range’s GTX 750 Ti and includes 640 stream processors, 2GB of dedicated memory and a 1,176MHz average clock. That’s decent – the same as the MSI – but the CyberPower includes the GTX 970M, which has 1,280 stream processors and 3GB of GDDR5.

Processing power comes from the Core i7-6700HQ. It’s Intel’s most popular Skylake chip for high-end laptops, and it’s easy to see why: four Hyper-Threaded cores, a 2.6GHz stock speed and a 3.5GHz Turbo peak mean bottlenecks are avoided. That power will also help creative applications run smoothly.8GB of memory is plenty, although here it’s installed in a single-channel configuration. That’s a double-edged sword: the single stick means it's simple to upgrade, but it won’t be as fast as two 4GB modules running in dual-channel mode.Storage is divided between an 128GB Hynix SSD and a 1TB hard disk. That former component uses the M.2 interface, but don’t expect fast speeds – it still relies on SATA bandwidth, rather than the quicker PCI Express interface.

Asus has included several bits of software. The most important is the ROG Gaming Center, which collects system information, allows profile switching and launches other utilities.Four profiles are installed by default – for sports, driving, strategy and FPS games. These switch between different screen and sound modes: some make the panel vivid, while others switch the audio to settings like "war room” or "battlefield”.The ROG GameFirst III app can be launched from inside the Gaming Center. It’s a small tool that measures network speed and optimises traffic for games, media streaming or file-sharing. There’s a link to the Asus Splendid app, which can be used to switch between screen profiles, and an option to load the ROG Audio Wizard, which functions similarly for the audio.The Asus Giftbox is a front-end for apps such as TripAdvisor, McAfee LiveSafe and Flipboard, and in other areas I found a Candy Crush game, Dropbox, Evernote and Netflix – so, depending on the user, software of varying usefulness.

This laptop comes from a firm that’s better-known for its gaming desktops. PC Specialist is based in Wakefield and has been building high-end systems since 2003, but the Octane is the first time I’ve gone hands-on with one of its notebooks.The £1,549 machine comes with a desktop processor and high-end graphics chip, which certainly bodes well for impressive framerates. using a shell from Taiwanese notebook firm Clevo. The model used here is the P751DM – the 15.6-inch version of the 17.3-inch base used by the XMG U706.That’s no knock on PC Specialist, though; Clevo’s hardware is hard-wearing and packed with features. It has loads of USB 3 ports, a USB 3.1 Type-C connector, an eSATA socket and four audio jacks, and the chunky power plug on the rear is sandwiched between an HDMI socket and two DisplayPort connectors.

The versatility extends to the interior. Two base panels peel away to reveal the components: the first grants access to the memory, M.2 SSD and cooling gear, and the latter hides the hard disk and spare 2.5in and M.2 connectors. That’s about as good as it gets for gaming notebooks – it means the components are accessible and that it’s easy to clean the cooling gear.The Octane is a sturdy lump of a laptop. There’s a tiny bit of give in the wrist-rest and the underside, but the minor flex in those panels isn’t enough to make me worry about lugging the Octane to LAN parties or friends’ houses. The screen is similar: it does move, but the desktop itself isn’t distorted. It’s a similar bill of health to the MSI GS60 6QE Ghost Pro, and it’s not far behind the rock-solid Alienware 15.I have no qualms about taking the Octane out and about, but I’d invest in a decent backpack to protect my shoulders. PC Specialist’s system weighs 3.4kg and is 36mm thick: miles bigger than the MSI, and a little heavier and thicker than the beefy Alienware.

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Akku Asus x72j

Auch im Windows OEM Lager gibt es Konkurrenz: Das Lenovo X1 Yoga kostet vergleichbar konfiguriert etwa gleich viel wie das Surface Book und bringt gleich ein LTE Modul und ein OLED-Display mit. Auch die Verarbeitung dürfte Thinkpad-typisch ähnlich gut sein.Beide Varianten bieten allerdings nur die intel-eigene Grafik und dürften daher beim Rendern oder Zocken deutlich weniger Leistung bieten als das Surface Book.Schaut man sich die Konkurrenz an, liegt Microsoft mit dem Pricing also durchaus richtig. Die gebotene Hardwarequalität rechtfertigt den hohen Preis durchaus. Das Gerät schreit an jeder Ecke „Premium" und dafür darf man ruhig so viel Geld verlangen.Wie immer bei Surface Geräten müsst ihr aber schauen, ob ihr den Tablet-Part des Geräts wirklich oft nutzen werdet. Kann man auf Touchscreen und abdockbares Tablet verzichten, gibt es nämlich weitaus günstigere Geräte.

Ich begleite seit Jahren die Surface Reihe von Microsoft und das Surface Book ist für mich das bisher gelungenste Gerät der Reihe. Microsoft schafft es hier, ein einzigartiges Gerät abzuliefern. Die 3:2 Displayauflösung ist eine Offenbarung für die eigene Produktivität, das Design ist eigenwillig, aber gelungen und die Performance ist (vor allem für ein so dünnes Gerät) über jeden Zweifel erhaben.Das Surface Book wäre in meinen Augen einer der besten PCs aller Zeiten, wären da nicht die nervigen Bugs, die sich eine Firma wie Microsoft nicht leisten darf.Klar, das sind alles Softwareprobleme, und Softwareprobleme kann man beheben. Aber warum sollte ich mich von sowas nerven lassen, wenn ich fast 3000,00€ für einen Computer ausgebe?Im jetzigen Zustand kann ich das Surface Book leider nicht empfehlen. Das dürfte sich aber spätestens mit der zweiten Generation ändern. Denn eins habe ich seit 1998 gelernt: Microsoft lernt schnell und beweist gern langen Atem.Remix war nun mittlerweile schon öfters in der Presse und ist ein Projekt, welches mich durchaus interessiert. Zu Beginn ging es um einen kleinen Android-PC inkl. Remix OS für 20 Dollar. Nun folgt auf das damalige Kickstarter-Projekt ein Launch des Betriebssystems für Intel PCs. Das System soll dabei kostenlos bleiben und zumindest das Video davon schaut schon sehr vielversprechend aus.

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Es erwartet den Anwender also ein für PCs angepasstes Android. Direkt bootbar von einem USB 3.0 Stick. Betrachtet man die App-Vielfalt, welche im Playstore erhältlich ist, könnte das für viele Anwender sogar schon genügen. Auch die Benchmark-Ergebnisse können sich sehen lassen. Ein richtiger Intel i7 ist eben doch noch mal eine gute Stufe performanter als ein Android Smartphone er Stichtag für das Release von Remix OS for PC soll wohl der 12. Januar werden. Das Betriebssystem ist kostenlos und verlangt an Hardware lediglich einen USB 3.0 Stick mit 8 GB Speicher und FAT32 Formatierung und natürlich einen Intel-PC mit der Möglichkeit von USB zu booten. Ich schaue mir Remix OS auf jeden Fall an und bin schon sehr gespannt darauf. Was denkt ihr über Remix OS?

Nutzer wissen das Surface zu schätzen, weil es die Vorzüge eines Tablets mit denen eines Notebooks vereint. Erfreulicherweise scheint uns Dell diese Vorzüge ebenfalls anbieten zu wollen.Vor einiger Zeit tauchten schon einige verpixelte Bilder des Gerätes auf. Jetzt ist WinFuture an hochauflösende Fotos herangekommen. Zu sehen ist ein 12,5 Zoll Tablet, das sich mittels Dock in eine Art Laptop verwandeln lässt.
Gerüchte sprechen von einem 4K-Touch-Bildschirm mit Stylus Unterstützung, zwei USB 3.1 Anschlüssen und sogar einem SD-Kartenleser. Auch eine Full-HD Variante soll es geben. Das Gerät wiegt 790 Gramm bei 8 Millimetern Gehäusedicke. Neben den neuen Skylake Prozessoren sin noch eine acht und eine fünf Megapixel Kamera an Bord.

Mit welchem neuen Surface es sich messen muss erfahren wir in ein paar Tagen. Netter Nebeneffekt des Dell Gerätes: Im Gegensatz zum Surface scheint es sicher auf dem Schoß liegen zu können. Aber warten wir erstmal das Event ab, vielleicht hat Microsoft das Problem ja mittlerweile im Griff.Über Indiegogo möchte die One Laptop per Child Organisation ihr neuestes Produkt namens Infinity finanzieren. Bei diesem handelt es sich um ein modulares Tablet, das vor allem für Kinder und Schüler gedacht ist.Während es sich bei vielen Tablets um stinknormale Geräte mit den immer gleichen Spezifikationen handelt, sticht das auf Indiegogo verfügbare Infinity Tablet aus der Masse heraus. Dieses basiert auf vier verschiedenen Modulen, die einzeln ausgetauscht werden können: Display, Akku, Kameras sowie ein Modul, das den Prozessor, Arbeitsspeicher und internen Speicher vereint. Zusammengesetzt werden diese im Infinity Hub, das von einem bunten Case abgedeckt und mit einem Tastatur-Dock kombiniert werden kann.

Die erste über Indiegogo erhältliche Ausführung des Infinity Tablets besitzt ein 8,9 Zoll großes Display mit einer Auflösung von 2.560 x 1.600 Pixeln. Beim Prozessor setzt man auf einen nicht näher spezifizierten Quad-Core mit 1,4 GHz, der auf 1 GB RAM zurückgreifen kann. Der 8 GB große interne Speicher wird sich per microSD-Karte erweitern lassen, zudem sind auch noch eine 2-Megapixel-Kamera und eine VGA-Frontcam mit an Bord. Ausgeliefert wird das auf einem 7.000 mAh Akku mit USB Typ C Port basierende Tablet mit einer eigenen Version von Android 5.x Lollipop, später möchte man auch noch einen Linux-Port für das Gerät veröffentlichen. Neben den bisher über Indiegogo vermittelten Bestellungen finanziert sich das Infinity Tablet auch noch über Vorbestellungen von Schulen, über die bereits mehr als 180.000 US-Dollar eingenommen werden konnte. Zum Preis von 249 US-Dollar findet ihr das Tablet auf der Crowdfunding-Plattform Indiegogo.

Mit dem aktuellsten Update für WhatsApp Web wird die funktionelle Lücke zur Smartphone-App weiter geschlossen. Neu ist die Möglichkeit zum Bearbeiten des Gruppen- bzw. Profilbilds, das Verlassen einer Gruppe, Ändern des eigenen Status und Löschen oder Archivieren von Chats. Neben der Option zum Hochladen eines neuen Bildes steht sowohl bei Gruppen als auch beim eigenen Profil eine Aufnahmefunktion oder das Löschen des aktuellen Bildes zur Verfügung. Gruppen können jetzt archiviert, stumm geschaltet oder verlassen werden. Private Chats kann der User komplett löschen oder archivieren. Diese Funktionen können über einen Rechtsklick auf den betreffenden Chat oder dessen Kontextmenü erreicht werden. Um das Update zu erhalten, müsst ihr lediglich die Anwendung neu laden.

WhatsApp Web ist eine große Erleichterung, wenn man viel am Laptop arbeitet. Damit spart man sich nervige Gerätewechsel. Außerdem ist es einfach, ein Bild oder einen Link vom Laptop aus zu teilen. Schade ist natürlich weiterhin, dass die Anwendung nicht unabhängig vom Smartphone oder mit einem iPhone nutzbar ist. Das wird sich vermutlich aus technischen Gründen auch nicht so schnell ändern.Genau so sah mein Rechner nach meinem letzen Ausflug nach Berlin (vielen Dank GermanWings!) bis gestern aus. Hätte ich vorher evtl. schon eine Schutzfolie von Designskins.com auf das MacbookPro aufgebracht, wären die Kratzer sicherlich nicht so schlimm ausgefallen.

Die Lösung war in meinem Fall ganz einfach. Anstatt den geliebten Laptop zur vermutlich sündhaft teuren Reparatur zu bringen blieb mir noch die Option eine Design-Folie über das verkratzte Cover zu kleben. Dies geht wirklich sehr einfach und man muss auch nicht einige Tage oder gar Wochen auf seinen PC/Handy/etc. warten bis er aus der Reparatur kommt.Wählt einen vorhandenen Skin aus dem Sortiment von Designskins.com aus oder ladet den eigenen Entwurf in den sehr einfach zu bedienenden Editor und ein paar Tage später bekommt ihr ein schönes neues Äußeres für Euer Handy, den Laptop, den MP3-Player oder … Die Auswahl unterstützter Geräte ist groß!Das Aufbringen gestaltet sich sehr einfach. Es muss lediglich die Oberfläche des Gerätes von Staub und Verschmutzungen befreit werden. Anschließend orientiert man sich an einer Seite und bringt den Skin Stück-für-Stück auf.Etwaige Bläschen werden mit einem Tuch o.ä. nach außen ganz einfach rausgewischt. Selbst wenn Ihr erst nach dem kompletten aufbringen der Folie feststellt, dass etwas nicht stimmt, ist dies kein Problem. Die Folie lässt sich rückstandslos entfernen und auch noch einmal frisch aufbringen.

Bemerkung: Im Falle meines Skins wurde das Apple-Logo ausgestanzt – ist aber ebenfalls im Lieferumfang dabei falls man das komplette Cover bekleben möchte.Als Ergebnis habt Ihr dann, sofern Ihr nicht erst wie ich wartet bis etwas mit dem geliebten Gadget passiert, einen Schutz gegen leichte Kratzer, Verschmutzung etc. oder aber auch einfach „nur" ein richtig cooles Aussehen eures Gadgets.Die Preise variieren je nach Gerät von ca. 9,95 EUR (MP3 Player) über ca. 25,- EUR (Laptop) bis zu ca. 60,- EUR (großer Skin beispielsweise auf einem AUTO) und sind für die Qualität der Folie wirklich angebracht.Die Leute von Designskins.com haben uns freundlicherweise einen Code für einen Handy- oder Laptop-Skin zur Verlosung überlassen. Hinterlasst bis zum 03. Juli 2011 um 22:00 Uhr einen Kommentar auf diesen Beitrag, warum ihr auf welches Gerät (Handy oder Laptop) einen Skin machen möchtet und schon seid ihr bei der Verlosung dabei!
Razer hat mit dem Blade Stealth heute sein neuestes Notebook präsentiert und bewirbt es als „ultimatives Ultrabook". Gaming-Tauglichkeit erreicht es durch die Möglichkeit eines externen Grafikkarten-Docks.

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September 18, 2016

Batterie ASUS U46S

Une série de 6 voyants indique l'état de cette batterie. Un bouton mécanique accompagne l'ensemble pour couper l'alimentation.
La connectique se compose de la traditionnelle entrée micro-USB, ainsi que de deux sorties USB type A alimentées par un courant annoncé à 2,1 A maximum pour une tension de 5 V, permettant d'y recharger 2 appareils à la fois.La fiche technique nous annonce une capacité de 15 000 mAh, et c'est finalement une capacité de 12 300 mAh que nous mesurons, soit un écart de 18 %. Si on doit encore faire le constat désagréable que la promesse n'est pas tenue, on reste tout de même agréablement surpris du résultat comparativement à ce que propose la concurrence. En effet, ce chiffre lui permet de proposer une capacité de charge réelle supérieure de 4 % à celle de sa concurrente, la Anker Astro E5 (16 000 mAh annoncés).

Concrètement, il sera par exemple possible de charger 4,4 fois la batterie d'un Samsung Galaxy S5 ou d'un iPhone 6 d'Apple intégrant respectivement une batterie de 2 800 mAh et 2 900 mAh. Comme toujours, nous déterminons le nombre de recharges sans considérer la consommation du mobile (smartphone éteint). En cas de recharge pendant que le téléphone est allumé, le nombre de recharges chute relativement à l'usage, imprévisible, qui en est fait pendant la recharge.
Rouler en électrique ou en hybride, c'est bien pour l'environnement, mais qu'en est-il des batteries en fin de vie ou endommagées lors d'un accident ? Hors de question de les jeter telles des ordures dans des décharges sauvages. Depuis 2012, le recyclage des batteries embarquées dans les véhicules électriques et hybrides du groupe PSA Peugeot-Citroën a été confié à l'entreprise SNAM (Société Nationale d'Affinage des Métaux), spécialisée dans la collecte et le recyclage de batteries de toutes sortes. L'accorde prévoit que « la SNAM aura en charge la collecte et le recyclage des batteries NiMH et Lithium-Ion chez les distributeurs et réparateurs agréés des réseaux Peugeot et Citroën en Europe mais garantira également la qualité des processus de traitement des batteries électriques et hybrides en fin de vie du groupe (…) ». Les batteries ainsi récoltées seront traitées dans les deux usines françaises de la SNAM à Saint-Quentin-Fallavier (Isère) et Viviez (Aveyron).

Pour la SNAM, traiter avec un constructeur automobile n'est pas nouveau puisque Volkswagen, BMW et Toyota font déjà partie de ses clients.Sur la réglementation en vigueur à propos du recyclage des batteries, la Commission Européenne oblige l'industrie automobile à certaines obligations comme un taux de réutilisation et de valorisation devant atteindre 95 % du poids moyen par véhicule tandis que le taux de réutilisation et de recyclage doit atteindre 85 % du poids moyen par véhicule. Mais les batteries des véhicules électriques et hybrides ont une masse plus importante que celles des voitures thermiques et le Lithium-ion reste plus difficile à recycler. Ce type de batterie, garantie de 8 à 10 ans, pourra servir d'unité de stockage ou de batterie de secours pour des énergies renouvelables, comme le solaire ou l'éolien.

Dans l'absolu, l'offre du jour, valable tout ce lundi 30 novembre, n'est pas le meilleur prix que nous ayons croisé sur une GoPro Hero4 Silver puisqu'il y a un an Amazon.fr, déjà, proposait l'actioncam à 299 €. Pourtant, à 399,99 €, le kit est intéressant : pour le prix de l'action-cam nue, vous repartez avec trois accessoires d'une valeur totale de 103 €. Achetés individuellement, le harnais de poitrine coûte 43 €, la poignée flottante 35 € et la batterie supplémentaire 25 €, cette dernière étant plus qu'indispensable étant donnée la piètre autonomie de base de la Hero4 Silver. Pour profiter de l'offre, il vous suffit de cliquer sur le lien Pack GoPro Hero4 Silver à 399,99 € sur Amazon.fr, valable toute la journée.

Compte tenu de la légendaire pingrerie de GoPro en ce qui concerne les accessoires, vous serez probablement très intéressés par le kit Deyard PRO54 34 en 1 (oui oui, vous avez bien lu), vendu 40,53 € au lieu de 57,90 €, soit une réduction de 30 %. Ce kit, compatible avec toutes les GoPro mais aussi la SJCam SJ5000+, ne sera disponible à ce tarif qu'entre 6h et 10h du matin. Contenue dans 3,8 x 9,9 x 1,9 cm pour un poids de 86 g, cette batterie a les mensurations nécessaires pour entrer dans une poche sans difficulté. Elle est constituée d'un boîtier compact, à l'apparence robuste et élégante. Elle affiche cependant un rapport encombrement/capacité tout juste moyen.Un voyant vert indique que la batterie est entièrement rechargée, tandis qu'un second voyant, orange, indique la progression du chargement et du déchargement. On aurait aimé un indicateur visuel plus élaboré, de manière à avoir un suivi plus fin du niveau de charge.
Alors que la fiche technique nous annonce une capacité de 3000 mAh, c'est finalement une capacité de 1970 mAh que nous mesurons, ce qui correspond à un écart de 34 %, un résultat inférieur à ce que propose la concurrence. À titre d'exemple, la Anker Astro Slim3 6000 mAh se limite à 23 %, quand la PowerBank 15000 mAh de Tecknet descend même à 18 %.

En pratique, il sera possible de recharger complètement un smartphone doté d'une modeste batterie, comme un Galaxy Alpha (1860 mAh), mais en aucun cas un smartphone doté d'une batterie de 2800 mAh comme le Samsung Galaxy S5, pas plus qu'un iPhone 6. Évidemment, le nombre de recharges ne prend pas en considération la consommation du mobile (smartphone éteint). En cas de recharge pendant que le téléphone est allumé, le nombre de recharges chute relativement à sa consommation.
Samsung SDI, l'une des filiales du géant coréen, a profité du salon InterBattery 2015 qui s'est tenu il y a quelques jours en Corée du Sud, et plus précisément à Séoul, pour présenter deux nouveaux types de batteries, destinés aux objets connectés en général et aux wearables en particulier. La première, baptisée Stripe Battery est comparée à de la fibre par le constructeur dans la mesure où elle se révèle flexible. Ce format particulier en fait un accumulateur idéal pour les objets connectés tels que les T-shirts, les colliers, les bracelets, etc. De plus, elle se montre particulièrement fine (seulement 0,3 mm !). Samsung SDI assure que sa batterie Stripe profite d'une plus grande densité énergétique que les modèles actuels.

Le constructeur a aussi présenté la Band Battery, qui vise spécifiquement à équiper les montres et bracelets connectés. Il affirme par ailleurs que cette nouvelle technologie "procurera 50 % d'autonomie en plus". Nous devrons pour l'instant nous contenter de cette déclaration, qui n'est appuyée par aucun chiffre. Samsung SDI se montre en revanche un peu plus précis en ce qui concerne la durabilité de sa Band Battery. Elle serait capable d'encaisser 50 000 fois le fait d'être courbé sur un poignet.Même s'il faudra voir ce que donnent ces deux nouveaux accumulateurs en conditions réelles sur des produits commerciaux, il n'en reste pas moins que l'apparition de batteries vraiment dédiées aux objets connectés ne peut être qu'une bonne nouvelle. En effet, nous ne vous apprendrons sans doute rien en écrivant que la catégorie de produits labellisés "objets connectés" est un immense fourre-tout, dans lequel on trouve aussi bien des machines à laver que des drones ou des colliers pour chats. Néanmoins, beaucoup des objets connectés portatifs ont au moins un point en commun, à savoir des batteries qui ne leur étaient pas vraiment adaptées.

Les premières générations de produits embarquent des accumulateurs qui n'ont pas été pensés à la base pour ce genre d'usages. Ce n'est pas pour rien que les premières montres connectées affichaient un design rectangulaire plutôt que rond, au mépris de toutes les conventions horlogères auxquelles elles essayaient pourtant tant de se raccrocher. Vous l'aurez deviné, c'est le format des batteries qui est en cause. Surtout que beaucoup de concepts d'objets connectés impliquent de doter de nouvelles fonctions des produits déjà existants. Ce qui réduit la marge de manÅ“uvre des ingénieurs en matière de design et d'optimisation de l'espace pour les composants. Ce sont donc à ces derniers de s'adapter. Et c'est précisément ce que fait Samsung SDI avec ses batteries Stripe et Band. En revanche, le fabricant n'a donné aucun calendrier de disponibilité de ses nouveautés, ou encore des premiers produits qui les intégreraient. En attendant, les constructeurs de montres se tourneront sans doute vers LG et sa batterie hexagonale. Il y a quelques jours, Facebook confirmait que son application iOS était un peu trop gourmande en énergie. Un représentant du réseau social a depuis donné quelques explications et surtout, une mise à jour est apparue pour régler le problème.

Certains utilisateurs d'appareils mobiles Apple ont constaté ces derniers temps que Facebook représentait une part non négligeable de la consommation de leur terminal. Même en tâche de fond, l'application pesait pour 15 à 20 % de l'utilisation de la batterie, quand bien même l'option de rafraichissement des apps dans ces conditions était désactivée. Le problème a été clairement confirmé par la firme de Mark Zuckerberg la semaine dernière, évoquant une particularité d'iOS qui permet de jouer les vidéos en tâche de fond.

Ari Grant, en charge d'iOS chez Facebook, s'est fendu d'un communiqué détaillant plus précisément la source de la surconsommation. Premièrement, une boucle CPU a été décelée dans le code de l'application. Celle-ci tourne donc continuellement sans but précis et demande de l'énergie pour le faire. La deuxième cause de ce drain de batterie est la gestion des vidéos. Grant explique qu'après un visionnage de vidéo sur le réseau social, il arrivait que la piste audio se joue de manière silencieuse et invisible pour l'utilisateur, mais pas pour la batterie.

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Accu ACER Aspire One 522

Het is inmiddels bekend dat Intel zijn tick-tockmodel niet meer aanhoudt, maar volgens Bohr zijn er wel degelijk voordelen aan het verbeterde procedé van Kaby Lake. Intel noemt dat een 14Plus-procedé, waarbij de lithografie verbeterd is. In de praktijk betekent dat vooral hogere vinnen op de finfets, wat leidt tot betere prestaties. Volgens Intels belofte zou dat zelfs tot twaalf procent prestatiewinst opleveren. Dergelijke verbeterslagen staan ook op de planning voor de 10nm-node. Intel spreekt zelfs van drie 'waves' 10nm-producten: een 10nm-procedé, gevolgd door 10+ en 10++. Het 10nm-procedé zou ook meer ontwerpen mogelijk maken, dankzij extra componenten die geëtst kunnen worden, waaronder analoge componenten. Bovendien zouden de chips goed tunebaar kunnen zijn voor hoge prestaties of juist zeer zuinige toepassingen. Daartoe kan ook, net als bij 14nm al het geval is, de interconnect-stack worden gevarieerd.

Het is al een paar jaar duidelijk dat Intel zichzelf opnieuw aan het uitvinden is. Natuurlijk blijft het bedrijf gewoon braaf processors maken voor laptops en desktops, maar de consumentenmarkt wordt steeds minder belangrijk. Dat zien we terug in de onderwerpen op het IDF, en in reorganisaties en verlegde zwaartepunten. Een van de aandachtsgebieden waar Intel steeds flexibeler op inspeelt, is het datacenter. Datacentra worden in de komende jaren steeds belangrijker, en zullen meer en meer data, informatie en rekenwerk voor hun kiezen krijgen. Het internet of things, voor velen een buzzword en onduidelijke term, zou daar een sterke bijdrage aan leveren. Te denken valt aan veel meer verbonden apparaten van wearables, auto's, sensors en steden. Die eerste categorie is maar een minuscuul onderdeel daarvan. Voor de consument zegt het iot misschien niet zo veel; wat moet je immers allemaal aan slimme apparatuur bij je hebben? Het iot moet echter veel meer inhouden, van domoticasystemen thuis en in kantoorgebouwen tot complete steden.

In samenwerking met HP kan Tweakers vijf users verblijden met een Pavilion 11 x360-laptop. Deze laptop beschikt over een 11,6"-aanraakgevoelig scherm dat helemaal omgedraaid kan worden, waarna de laptop als tablet gebruikt kan worden.HP 11-n000ed x360De laptop draait op een Pentium N3520-processor die op 2,2GHz is geklokt en is van 4GB geheugen voorzien. Als besturingssysteem is Windows 8 geïnstalleerd op de hybride 500GB-harde schijf met 8GB cache. Het apparaat is voorzien van een edge-lit 11,6"-scherm, dat maximaal 1366x768 pixels kan aansturen, en beschikt bovendien over twee ingebouwde Beats Audio-luidsprekers, die volgens HP zo zijn geoptimaliseerd dat ze in elke schermstand goed geluid produceren.

De Pavilion 11 x360 is in twee kleuren beschikbaar en het enige dat je hoeft te doen om kans te maken op deze laptop, is hieronder in de poll aangeven dat je kans wilt maken én een foto van je oude laptop of pc in dit speciale topic plaatsen. Uit de foto moet goed blijken waarom jij denkt dat uitgerekend jouw laptop of pc het meest aan vervanging toe is Uit de inzendingen worden de vijf winnaars geselecteerd. Van de winnaars wordt verwacht dat ze een userreview van hun gewonnen product achterlaten.Xiaomi heeft zijn eerste twee laptops getoond op een evenement in China. De grootste Notebook Air heeft een 13,3"-scherm en is volledig van aluminium. In tegenstelling tot eerdere geruchten, heeft de laptop een Intel Core i5 en geen i7.

Naast de Intel Core i5-dualcore met maximale kloksnelheid van 2,7GHz, heeft de 13,3"-laptop een full-hd-scherm en maakt de Mi Notebook Air gebruik van een Nvidia GeForce 940MX voor de grafische weergave. De laptop is verder uitgerust met 8GB ddr4-ram en een pci-e nvme-ssd van 256GB. Ook is het mogelijk zelf nog een extra ssd bij te plaatsen. De Note Air 13,3" meet 309,6x210,9x14,8mm, weegt 1,28kg en draait op Windows 10. De accu van 40Wh is volgens Xiaomi goed voor een accuduur van maximaal 9,5 uur.De laptop heeft een hdmi-poort, twee usb-3.0-interfaces en een usb-c-poort die ook dienstdoet voor opladen en tevens geschikt is voor snelladen met de meegeleverde type-c-lader. Volgens Xiaomi laadt de laptop van 0 tot 50 procent in een half uur. Daarnaast beschikt de laptop over een audio-aansluiting. Een netwerkpoort ontbreekt, maar wifi-ac is wel aanwezig.

Een andere grote verandering die er niet alleen volgens Intel, maar ook volgens vele autofabrikanten en technologiebedrijven aankomt, is de slimme auto. Tesla is daar al een tastbaar voorbeeld van, maar in de nabije toekomst zouden auto's volledig autonoom zijn en enorme hoeveelheden sensordata verzamelen. Die data wordt deels lokaal in de auto's verwerkt, maar deels ook gedeeld met ander verkeer, met gebruikers en met steden, zodat verkeer geregeld kan worden.Voor dergelijke toepassingen is een snel draadloos netwerk ontontbeerlijk, reden om 5g-netwerken versneld te ontwikkelen. 5g zou niet simpelweg de opvolger van 4g voor ons mobiele dataverkeer zijn, maar een volledig softwarematig te beheren verzameling netwerkprotocollen, die naar behoefte alle nu beschikbare draadloze netwerken en frequenties kunnen gebruiken. Naast een enorme bandbreedte, in de orde van gigabits, zou ook de latency veel lager worden: minder dan 2ms. Dat laatste is voor autonome auto's weer extreem belangrijk. Auto's die om een hoek komen, moeten zonder vertraging weten wat er om de hoek gebeurt, om ongelukken te voorkomen.

Niet alleen Intel, maar ook bedrijven als General Electric, AT&T en NTT Docomo werken aan 5g-netwerken. De eerste netwerken zijn al uitgerold als proof-of-concept en Intel demonstreerde tijdens het IDF 5g-netwerken die volledig uit software bestaan. Daartoe worden onder meer fpga's van Altera, een bedrijf dat onlangs door Intel is overgenomen, ingezet om flexibel te kunnen inspelen op de vraag naar specifieke netwerken binnen het 5g-netwerk. Rond 2020 moet de 5g-standaard gereed en in bedrijf zijn. Of autonome auto's, smartcities en het internet of things er tegen die tijd ook klaar voor zijn, moeten we met z'n allen meehelpen te realiseren, zo is de boodschap van deze editie van het Intel Developer Forum.
HP heeft een 'privacyscherm' gemaakt voor tn-panelen op laptops. Op laptops waar het privacyscherm op zit, kunnen gebruikers dit op elk moment activeren door de toestcombinatie Fn F2 in te drukken.

Vervolgens treedt Sure View in werking, waarbij onder een kleine hoek het scherm vrijwel donker is en onder een grotere hoek helemaal niet meer te zien is. Onder een hoek is 95 procent van het licht van het scherm weg, claimt HP.De optie, die als 75 dollar kostende add-on op diverse modellen te verkrijgen zal zijn, zorgt ervoor dat behalve de gebruiker zelf andere mensen niet langer kunnen meelezen op het scherm, iets dat bijvoorbeeld van pas moet komen als zakelijke gebruikers bedrijfsgeheimen bekijken op openbare plekken. Nu kunnen gebruikers dat alleen doen door een filter op het scherm te plakken die deze functie vervult.HP Sure View kent momenteel wel nadelen. Naast de meerprijs is het scherm minder fel als Sure View uitstaat en een stuk minder fel als de functie aan staat. Bovendien werkt het alleen op tn-panelen, die gelden als inferieur aan de ips-lcd's die vaak op duurdere laptops te vinden zijn. HP wil Sure View ook laten werken op ips-schermen, maar zover is het nog niet.

Sure View verschijnt als optie in september in de Verenigde Staten op de Elitebook 840 en Elitebook 1040. Dat zal eerst op de varianten met touchscreen zijn, vanaf oktober ook op versies zonder aanraakgevoelig scherm.Voordat een reguliere trein omgetoverd is tot een Tweakers Express moet er flink wat gebeuren. Daarom is onze communitybaas zeef samen met eventmanager Monika vorige week in Brussel de trein gaan bekijken en opmeten, zodat we zeker weten dat alle apparatuur die partners Alternate en Asus erin willen plaatsen ook echt past. Overigens hebben zich sinds de vorige update nog twee nieuwe partners aangesloten bij de lanparty-wagons: Linksys en Medion.

Net als de vorige keren krijg je als passagier een goodiebag en een lot voor de loterij. In die eerste vind je onder andere een draagbare speaker, verschillende armbandjes en kortingsbonnen. Voor de loterij zijn we druk bezig om een prijzenpot samen te stellen die je stoutste verwachtingen overstijgt en we kunnen op dit moment al enkele van die prijzen onthullen.Dankzij Asus maak je kans op een gamingtoetsenbord, -muis of -headset, Medion stelt een Erazer-laptop ter beschikking en Alternate doet naast een cadeaubon van 100 euro nog een Intel Core i7-6800K, twee Logitech G-gaming-pakketten met daarin verschillende randapparatuur en een gamingmonitor van AOC in de prijzenpot. Hou deze updates in de gaten want we gaan de buit nog zeker uitbreiden.

Wie een echte Tweakers-goodie wil bemachtigen, is bij de Tweakers Express ook aan het goede adres; aan boord zullen we onder andere petjes en zonnebrillen met Tweakers-logo verkopen.Routekaart tweakers expressZoals bekend loopt de route van Amsterdam naar Keulen en zetten we bussen in vanuit het Noorden van Nederland en vanuit Vlaanderen. De Noordelijke bus rijdt via Assen, Meppel en Zwolle naar Utrecht, waar je op kunt stappen. De bus uit België zal beginnen in Gent en via Antwerpen naar Eindhoven rijden.Deze twee busroutes bieden we gratis aan en kosten je dus geen cent extra. Wel moet je bij het kopen van je kaartje ook nog een los busticket selecteren, zodat we weten op hoeveel mensen we moeten rekenen.

Wil je nou heel graag mee, maar zit je krap bij kas? Doe dan mee met onze treinfoto-winactie. Het idee is simpel: stuur een foto van jezelf met een trein naar concepts@tweakers.net, met als onderwerp ‘Tweakers Express-winactie’. Onder de leukste/origineelste/meest ludieke inzendingen verloten we vijf setjes van twee kaartjes. Inzenden kan tot en met 10 augustus.Check voor meer info onze actiepagina, waar je meer informatie over de Express vindt en ook een kaartje kunt kopen. Reguliere kaartjes kosten 119 euro en voor dat bedrag krijg je toegang tot de Express en de Gamescom. Nieuw dit jaar is een combideal van 139 euro, waarbij je ook nog eens een jaar lang een Tweakers Plus-abonnement ter waarde van 50 euro krijgt. Dat betekent dus fikse korting op een abonnement dat je een jaar lang laat genieten van mooie voordelen en kortingen.

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September 17, 2016

Accu ACER Aspire Timeline 1825PT

Intel stort zich vol op de Projects, naast Alloy werd ook Euclid op dit IDF aangekondigd. We kennen allemaal de RealSense-camera van Intel: een soort Kinect met een gewone kleurencamera, een infraroodcamera en een infraroodlaserprojector. De ir-camera pikt gereflecteerd laserlicht van de projector op en bouwt zo een 3d-puntwolk van de omgeving, die over de beelden van de gewone camera heengelegd kunnen worden. Zo krijg je een 3d-beeld van je omgeving dat zeer precies is, genoeg om hand- en vingerbewegingen te onderscheiden, en in combinatie met Windows Hello precies genoeg om je gezicht te herkennen om in Windows in te loggen. Er zijn in principe twee versies van de Realsense-camera: een met een kort bereik, voor onder meer laptops met Windows Hello en gebarenherkenning, en een versie met een groter bereik, die over niet een, maar twee ir-camera's beschikt. Deze RealSense-camera's van de eerste generatie zijn bekend als respectievelijk F200 en R200.

Met de Camera 400-series is een nieuwe, verbeterde camera aan de RealSense-serie toegevoegd. De 400-serie moet de F200 en R200 vervangen, want deze is geschikt voor zowel binnen- als buitenshuis gebruik, korte en lange afstanden dus. Niet alleen het bereik is verbeterd, maar ook het aantal 3d-punten dat de camera per seconde kan waarnemen is verdubbeld. De precisie zou daarmee veel beter zijn. Bovendien is de 400-serie een stuk kleiner en vooral veel dunner dan zijn voorganger, waardoor het aantal apparaten waarin de RealSense-camera ondergebracht kan worden, veel groter is. Laptops met dunne bezels, tablets en zelfs telefoons zijn nu met de camera uit te rusten.

Het is wat onduidelijk of de 400-serie ook in Project Euclid gebruikt wordt, maar Intel heeft naast een RealSense-camera een compleet platform in Euclid onder weten te brengen. Het resultaat is een module met 3d-camera en een Atom-systeem ter grootte van een Mars. Het platform werd ontwikkeld als visie-platform voor robots, zodat developers zonder veel moeite een robot kunnen uitrusten met een RealSense-camera voor 3d-waarneming. Een onboard-accu levert de energie, en standaard draaien Euclid Ubuntu en Robot OS, of ROS in het kort. Onboard-wifi kan voor de communicatie met andere robotonderdelen zorgen. Intel introduceerde nog een tweede RealSense-developerkit voor robots: de RealSense Robotic Development Kit. Die is gebaseerd op een losse RealSense R200-module en een pcb ter grootte van een Raspberry Pi met een Atom x5-Z8350 die Ubuntu draait. Dat kitje moet driehonderd euro kosten en volgende maand beschikbaar zijn; wat Project Euclid gaat kosten, is nog niet bekend.

Van Project Aero is de prijs wel bekend; die gaat 399 dollar kosten. Voor dat geld krijg je een compleet besturingssysteem voor een drone in de vorm van een pcb met een Atom x7-Z8700-quadcore die Yocto-Linux draait en over 4GB lpddr3-geheugen en 16GB emmc beschikt. Er is een interface voor een reguliere en een RealSense R200-camera, waarbij de 3d-camera voor obstakeldetectie en -ontwijking moet zorgen. Ingebouwde wifi-ac levert de connectiviteit en natuurlijk zijn er tal van i/o-headers om met de overige hardware van een drone te communiceren. Wie zelfbouw te veel moeite vindt, kan ook tot eind dit jaar wachten. Intel brengt dan een Ready-to-Fly-kit op basis van de Aero uit, compleet met frame, RealSense-camera, motoren en zelfs een afstandsbediening. De prijs van die kit is nog niet bekend.

Wie nog niet het idee heeft dat Intel zich steeds meer op de 'maker' richt, getuige Aero en Euclid, en het slechts terloops tonen van een beetje Kaby Lake, wordt misschien overtuigd door het laatste developerkitje dat we noemen: Joule, dat we voor het gemak ook maar Project-status geven. Zonder gekkigheid is Joule een makerkit en ook bedoeld voor iot-ontwikkeling. Je moet het een beetje zien als Edison on steroids. Edison werd in 2014 tijdens het IDF getoond en beschikte over twee Atom Silvermont-cores. Joule is in twee versies verkrijgbaar, de 550X en de 570X, beide uitgerust met vier Atom Goldmont-cores, respectievelijk een T5500 en een T5700. Ook het geheugen en de opslag verschillen, die bedragen 3 en 4GB lpddr4, gecombineerd met 8 en 16GB emmc-geheugen. Wireless ac en bluetooth 4.1 zijn beschikbaar, evenals een keur aan i/o. Niks bijzonders zou je zeggen, tot je de afmetingen van de modules ziet; die zijn slechts 48 bij 24 bij 3,5mm. Iets langwerpiger dan Edison dus, maar minder dan 5 bij 2,5cm groot.

Bovendien heb je nu de beschikking over een heuse gen9-gpu, zodat je niet langer headless hoeft te ontwikkelen en bovendien die gpu-kracht kunt inzetten voor visuele taken. De kleine computer beschikt over 18 execution units voor grafisch werk, en de soc heeft een aparte asic voor dieptevisie aan boord. Het is aan de iot-visionairs en makers om te beslissen waar de Joule-modules goed voor zijn. Intel noemt onder meer robots, vr en ar, drones en computer vision als mogelijkheden. Voor dat laatste is er ondersteuning voor RealSense-camera's en de modules worden geleverd met een ontwikkelbordje om alle i/o makkelijk aan te sluiten. Met een prijs van 369 dollar voor de 570X is duidelijk dat je wel wat meer mag verwachten van de Joule dan van een Raspberry Pi van een paar tientjes.

Ooit het hart van de IDF's, nu verstopt in een presentatie over Altera's nieuwste fpga's, zijn de presentaties van Mark Bohr. Van oudsher kan Bohr, een architectuur- en lithografiespecialist, vertellen over de nieuwste technieken en state-of-the-art ontwikkelingen. Gelukkig konden we toch iets over Intels toekomstige 10nm-ontwerpen meekrijgen. Alles lijkt op schema te liggen en Intel houdt vol nog een flinke voorsprong op de concurrentie te hebben. Dat lijkt vreemd, aangezien Intel inmiddels op 14nm produceert en diverse andere foundries dat ook doen. Nu is de node, zoals 22nm, 14nm of 10nm genoemd wordt, al lang geen indicatie meer voor de daadwerkelijke transistorgrootte; het is eigenlijk gewoon een marketingterm. Dat neemt niet weg dat de transistorafmetingen nog steeds slinken met elke kleinere node, en een van de afmetingen die indicatief zijn, is de gate pitch, ofwel de afstand tussen twee gates.

Bij het 28nm- en 20nm- (of 22nm-, zo je wil) procedé liepen de gate-pitches tussen de foundries nog redelijk gelijk, maar bij de 14/16nm-node zijn veel foundries eigenlijk blijven steken en zijn slechts een paar andere dimensies iets kleiner geworden. Intel zegt de gate-pitch daadwerkelijk ongeveer 0,76 maal zo klein te hebben gemaakt, van 22 naar 14nm en zou dat naar 10nm evenaren. De concurrentie zou dat niet kunnen bijbenen, reden voor Intel om te claimen een generatie voor te lopen.Dat de 10nm-node prima schaalt, wordt door het bedrijf bevestigt met nog een meting; het transistoroppervlak wordt in de laatste nodes steeds 0,46 maal geschaald, maar de 14nm- en 10nm-nodes zouden iets beter dan dat schalen. In dit opzicht liep het bedrijf achter op de concurrentie, maar opnieuw claimt Intel voor de 10nm-node een generatie voorsprong op de concurenten. Dat is allemaal leuk voor Intel, maar het goede nieuws voor ons consumenten is dat zowel 10nm- als 7nm-transistors goedkoper blijven worden. Dat niet alleen, de schakelsnelheid en het energiegebruik nemen nog steeds keurig toe respectievelijk af. Dat betekent dus goedkopere, snellere en zuinigere transistors.

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ASUS ZenBook UX31E Notebook Battery

With that said, photographers will definitely appreciate it. You’ll be able to see more of each of the shots you take in higher detail, meaning you won’t have to zoom and pan around your snaps so often.Actual screen performance is reasonable. It’s relatively bright at 260nits, although this is generally eclipsed by higher-end screens, and its 0.27nits black levels equate to nice, deep blacks when playing atmospheric games.I did find the screen erred towards rather crushed blacks and greys at times, which reduced detail in some scenes. Colour coverage is reasonable, too, with the screen managing to cover 97.5% of the sRGB colour gamut, and accuracy is rated at a delta E of 6.7, which isn’t particularly great, but perfectly fine for non-professional use.
Asus has been churning out some great Ultrabooks in the form of its ZenBook range. I’ve been particularly impressed with the stellar UX305, which offers premium build quality and design at an affordable price.

With the UX303UA, the company has once again delivered the same superb build but this time with improved hardware to compete with the likes of Apple’s 13-inch MacBook Air and the Dell XPS 13. Inside the UX303UA sits one of Intel’s new Skylake Core i7 processors, 12GB of DDR3 RAM, and 256GB of solid-state storage.The Ultrabook is available in a range of configurations, offering either a i3-6100U or i5-6200U chip, with 128GB, 256GB, 500GB or 1TB storage options. But it's the i7, 12GB of RAM, and 256GB storage version that appears to be the standard configuration, judging by a quick glance at online stores.

At £899, the UX303UA isn't the cheapest laptop, but neither is it the most expensive Ultrabook. In fact, it’s very reasonably priced, which makes it an exciting prospect for anyone looking for a top-performing Windows machine.First, that signature Asus concentric circle, brushed metal finish has been retained for the aluminium case. It's available in three colours: Smoky Brown, Icicle Gold and Rose Gold. I was sent the Icicle Gold version for my review and can say that while it certainly doesn’t feel cheap or flimsy, there’s something about the simple aesthetics that almost undermines Asus’ premium aspirations.

Prior to the UX303UA I reviewed Asus’ much lower-end Transformer Book Flip TP200SA, and to be honest, there’s very little to distinguish the two in terms of pure looks. The UX303UA obviously has a better build quality and feels decidedly sturdier, but from the outside both laptops look the same.Perhaps it’s the "Icicle Gold", which was more like a faded silver, that made it appear as though the laptop had seen better days. Or maybe it was that there was no standout design feature – the Lenovo Yoga 900’s intricate hinge, for example. Whatever it was, I just wasn’t getting the idea of "premium" that Asus is promising here.

The large bezel doesn't help either, detracting from any attempt to establish a high-end finish. Unlike the super-slim bezel on the Dell XPS 13, Asus’ laptop proudly sports a huge screen border that doesn’t do much for its overall look.In terms of build quality, however, this laptop can’t be faulted. It feels robust, there are none of the issues that often come with lower-end devices – such as a rattling trackpad – and the top half of the case feels sturdier than the rather flimsy effort on the more expensive Lenovo Yoga 900.The laptop is also fairly light at 1.45kg. That’s slightly heavier than the previous ZenBook UX305 and the XPS 13, which both weigh in at 1.2kg, but it’s about the same as the 13-inch MacBook Air’s 1.35kg.

At 19mm, the UX303UA’s is thicker than the MacBook Air’s 17mm and the Dell XPS’s 15mm. It’s also bulkier than the UX305, which was an impressive 12.3mm at its widest point. The UX303UA isn’t the lightest or thinnest laptop you can buy then, but it’s still fairly compact and, like the Dell and MacBook Air, you'll have little issue carrying it around.In terms of ports, Asus has made decent provisions. The right side of the case features the power socket, mini-DisplayPort, USB 3.0 port, HDMI port, and the combo audio jack. On the left sit two USB 3.0 ports and an SD card reader.Unfortunately, there’s no USB Type-C support, which would have made the UX303UA a much more attractive option in terms of future-proofing, although it’s great to see that Asus has included the HDMI-out port.

While some may find the UX303UA’s keyboard a little shallow when it comes to travel, I didn't find it an issue. The non-backlit keys do feel a little spongy, but in my opinion layout is more important. If arrows are in an unfamiliar place, or the Enter key has been reduced in size, it can throw you off. Thankfully, there are no such issues with the UX303UA; I could type easily without hitting wrong keys.It would have been nice to have included backlighting, a feature offered by both Dell and Apple, especially since Asus has gone to the effort to provide impressive specs elsewhere. These days it seems backlighting has become a standard addition for many companies.The size of the trackpad is impressive for a 13-inch laptop. It's surrounded by a silver trim, and doesn't suffer from any rattling.

I did have a recurring issue with tapping and dragging, however. When opening tabs in Chrome for instance, I'd tap on an open link, then move the cursor downwards only to have the tab follow me. It’s a minor issue, but one that I haven't experienced with the MacBook, nor any other laptop in this price category. Update: Since my original review of the Surface Book, Microsoft has released a number of firmware updates for various issues that many users encountered. Like with the Surface Pro 4, I didn't experience all of the problems that were listed, but among units sold to the public there appeared to be a large number of problems relating to battery drain, system stability and performance.

Recent updates include improved performance and stability when switching between laptop and tablet mode, with battery life also apparently improved when making the transition between laptop and tablet.Various patches have been released for the onboard Intel HD Graphics 520, too, which should make a difference to stability. A big one for some users will be improved battery life while the laptop is asleep with various onboard sensors and drivers wrangled into line to prevent them from draining the battery.There's also been patches that improve stability on the Nvidia GPU, although it's unclear whether this will fix the problems around games being powered by the wrong graphics chip.The full list of changes can be found on Microsoft's Surface Book update history page. I haven't had a review unit in recently so I can't verify whether the patches Microsoft has issued have actually worked, but we will be requesting a unit so we can check for ouselves. You can read my original review below.

Microsoft’s Surface range of tablets has steadily been growing a huge following since the US powerhouse started shipping the devices in 2012. And for reasons that go beyond monstrous amounts of marketing and product placement.The 2015 Microsoft Surface Pro 4 offered top-end specifications within a neat portable design and is, in my opinion, the ultimate productivity tablet at the moment. However, its usability as a laptop is marred by its lack of a dedicated GPU and bundled keyboard – the Type Cover keyboard accessory still costs over £100 extra.The Surface Book, on paper, fixes these flaws, and is being marketed by Microsoft as a laptop first and a tablet second. But with pricing for the most basic version starting at £1,300, can it justify its hefty upfront cost?

Since the Surface Pro 3, Microsoft’s really come into its own on the design front, which is why I’m pleased it hasn’t rocked the boat too much with the Surface Book.From a distance you’d be forgiven for mistaking the tablet section of the Surface Book for the Surface Pro 4. The device’s chassis is built of the same grey magnesium, with the only obvious design feature being a shiny Windows logo on its back.Up close, however, you’ll notice a few key changes. For starters, it's a little larger than the Pro 4, measuring in at 7.7mm thick and 312 mm wide – dimensions that place it in roughly the same size bracket as a 13-inch Macbook.Microsoft’s also ditched the Pro 4’s kickstand to make way for the Surface Book’s biggest feature – its detachable keyboard dock. Unlike past Surface models, the Book comes bundled with a full-on physical keyboard, not relying on an optional Type Cover.

The keyboard houses the Surface Book’s most interesting feature: an optional secondary NVIDIA GeForce GPU. The GPU activates when the tablet section is docked in the keyboard, and in theory will radically improve performance. When undocked the Surface Book’s tablet section runs using the lower-power Intel HD graphics.The dock also houses the Surface Book’s primary battery and the lion’s share of its ports – a point that further emphasises the focus on being a laptop first, tablet second. Ports-wise, the Surface Book is pretty well stocked when you consider its tiny dimensions. Along the dock’s sides you’ll find two USB 3.0 ports, an SD card reader, a Mini DisplayPort, a headphone jack and a proprietary charging socket.

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September 16, 2016

Batterie ASUS N45SF

Jérôme, l'un de nos lecteurs, nous a envoyé le courrier suivant : "Bonjour, je souhaitais un peu bondir sur le guide de robots aspis. Les Neatos sont probablement très bons, mais TOUS les modèles semblent avoir des problèmes de batteries à cause de la technologie choisie. Résultat : des batteries à 50 € à changer au bout d'un an. Je pense qu'il faut prévenir les utilisateurs de ce problème." Nous avons donc décidé de partager avec vous l'observation de Jérôme, et de lui répondre par cet article, en faisant le point sur les batteries li-ion et NiMH.La plupart des aspirateurs-robots intégraient des batteries NiMH. Le Vorwerk Kobold VR100 a été l'un des premiers modèles haut de gamme à disposer d'une batterie li-ion, de même que les robots de la marque coréenne un peu plus confidentielle Moneual.

Cet aspect a d'ailleurs intégré nos filtres peu après l'apparition de ces produits dans notre comparatif. Si vous souhaitez vous procurer un robot avec une batterie spécifique, vous pouvez trier les appareils de notre comparatif en sélectionnant cette caractéristique comme filtre. Depuis, les batteries li-ion se sont un peu démocratisées, principalement sur les modèles haut de gamme : les sommets de gamme d'iRobot, les deux Kobold de Vorwerk, le dernier modèle de Neato (BotVac Connected) et quelques autres.Précisons que les robots figurant dans notre guide d'achat sont ceux qui présentent le meilleur rapport performance/prix, ce qui reste le cas des Neato choisis, même si la longévité de leur batterie NiMH est effectivement moins importante que celle d'une batterie li-ion. NiMH ou li-ion : quelle différence de longévité ? Est-ce important ?
En effet, les batteries NiMH ont une durée de vie moins importante que les batteries lithium-ion, ce qui est lié à un "effet mémoire". Nous nous étions intéressés à cette question dans le cas des aspirateurs-balais ; le principe est exactement le même pour d'autres appareils, comme les aspirateurs-robots.

La batterie NiMH conserve en quelque sorte une mémoire de ses activités ; si elle n'est pas intégralement déchargée avant une recharge, elle perd de l'autonomie prématurément et progressivement, au fil des cycles. En bref, dans le cas des aspirateurs-robots, pour qu'une batterie NiMH ne subisse pas cet effet, il faudrait que le robot prenne soin de décharger intégralement sa batterie avant un retour à sa base de chargement. Ce qui n'est évidemment pas le cas, a fortiori des Neato qui cartographient les pièces puis nettoient de manière systématique. Une fois qu'ils ont effectué le nettoyage, ils rejoignent leur base de chargement.

Peut-on estimer pour autant qu'il faut changer la batterie NiMH des aspirateurs-robots Neato (ou d'autres marques) une fois par an ? Non, tout dépend de la fréquence d'utilisation de l'aspirateur. Un autre paramètre a son importance : la surface nettoyée. En effet, plus le foyer nettoyé est de taille importante, plus le robot tourne longtemps, donc plus sa batterie se décharge. De ce fait, l'idéal est une surface de taille moyenne : assez grande pour que la batterie se décharge et que cet "effet mémoire" soit limité, mais pas assez grande pour que le robot entame un second cycle pour terminer le nettoyage (car le nombre de recharges des batteries est lui aussi limité .

Il demeure difficile d'évaluer à un an ou plus la durée de vie de ces batteries. En revanche, quoi qu'il arrive, la longévité des batteries li-ion est meilleure, car elles ne subissent pas ce phénomène et supportent un nombre de cycles de charge plus important. Mais comme l'expliquait Rowenta concernant les aspirateurs-balais, cette technologie a un coût : c'est la raison pour laquelle elle équipe les modèles les plus chers du marché, qu'il s'agisse d'aspirateurs balais ou robots.

On peut aussi se demander si cet "effet mémoire" subi par les batteries d'aspirateurs-robots est vraiment pénalisant. Dans le cas de robots comme les Neato, qui cartographient les pièces et nettoient de manière systématique, pas tant que cela. En effet, ils sont capables, lorsque leur batterie est déchargée, de rejoindre leur base pour se recharger puis reprendre le nettoyage où ils l'avaient arrêté. Donc même si la batterie voit son autonomie diminuer, le robot est toujours capable d'effectuer le nettoyage en plusieurs sessions. Il n'est pas utile de changer la batterie au premier signe de faiblesse.La perte de puissance progressive pendant le cycle de déchargement est un peu plus pénalisante ; en effet, pendant que la batterie se décharge, la puissance diminue petit à petit. Pendant son cycle, le robot risque donc de perdre de la puissance d'aspiration.

Donc oui, une batterie NiMH s'affaiblit plus rapidement et il faudra prévoir de la changer sans doute plus rapidement qu'une batterie li-ion, pour ne pas perdre trop d'autonomie ni trop d'aspiration. C'est à chacun de voir s'il souhaite investir dès le départ dans un modèle plus cher dont la batterie sera plus durable, ou faire le choix de changer la batterie plus rapidement.Prenons l'exemple d'un Neato de la gamme XV Signature : même si sa batterie doit être changée plus souvent que celles de type li-ion, le rapport performance/prix d'un tel robot reste excellent. En effet, pour s'offrir un robot aussi performant équipé d'une batterie li-ion, il faut augmenter son budget de manière conséquente. Le XV Signature Pro est actuellement vendu à 320 € environ ; pour acheter un modèle noté 5 étoiles embarquant une batterie li-ion, il faut passer au "cran budgétaire" supérieur, en choisissant un Kobold VR100 ou un Roomba 870, qu'on trouve à partir de 599 €.

Si vous préférez miser sur la longévité, n'hésitez pas à filtrer les robots de notre comparatif par type de batterie ; les caractéristiques techniques ont d'ailleurs été fraîchement mises à jour à l'occasion de cet article.
Actuellement, les batteries équipant les voitures électriques ont une durée de vie qui atteint les huit à dix ans. Au-delà, elles ne répondent plus à un usage "automobile". Hors de question pourtant de les "lâcher" dans la nature ou de les stocker dans un coin. En revanche, ces batteries ont encore leur utilité. Pour l'occasion, Nissan s'est adjoint les compétences de Eaton, spécialiste dans le domaine de l'énergie. L'idée est de recycler les batteries en les utilisant comme unités de stockage. Associées par exemple à des stations éoliennes, ces batteries pourront stocker l'électricité issue de l'énergie solaire afin de la réinjecter sur le réseau électrique domestique en cas de forte hausse notamment en hiver ou le soir. Résultat, les centrales électriques qui utilisent de l'énergie fossile seraient "soulagées" lors de ces fameux pics de consommation.

Outre le recyclage, cette solution permettra aux particuliers de "gérer leur consommation et leurs besoins énergétiques, en étant connectés au réseau électrique ou de façon indépendante".C'est le second accord initié par Nissan quant au recyclage de ses batteries. Le premier étant avec Enel, fournisseur d'énergie, pour le branchement de la voiture électrique sur le réseau domestique de la maison.
2016 pourrait bien être l'année de l'autonomie. Longtemps stagnante, l'endurance de nos smartphones a passé un cap en ce début d'exercice, avec un Samsung Galaxy A5 qui frappe très fort. Ses 17 heures 53 sur notre protocole de test viSer s'établissent comme un record absolu dans notre comparatif. Un "exploit" correspondant à environ 2 jours et demi d'usage standard.

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Accu Dell TM980

HP gaat zijn nieuwe laptops voorzien van een anti-spionagescherm. De technologie moet het onmogelijk maken om over de schouder van de gebruiker het scherm te begluren.
De functie wordt geïntroduceerd in de Elitebook 840 en 1040, meldt Engadget donderdag. Het Sure View-scherm ziet er normaal uit als de gebruiker er recht voor zit, maar als de kijkhoek met meer dan 10 graden afwijkt is er niets meer op te zien.Verschillende bedrijven verkopen al privacyfilters voor op bestaande laptopschermen. Het gaat dan om een sticker die over het display wordt geplakt. Het privacyscherm van HP werkt echter softwarematig. Met een toetsencombinatie kan de functie worden aan- en uitgezet. Van oudsher kennen we het Intel Developer Forum, kortweg IDF, als een driedaags nerdfestijn. Intel kondigde in het verleden op het IDF zijn nieuwste processors aan, liet zien aan welke toekomstige producten en technologie het bedrijf werkt en nam de gelegenheid te baat om zijn nieuwste initiatieven te tonen. In de afgelopen paar jaar hebben we echter een verandering gezien; langzaam maar zeker is het IDF zijn naam meer eer gaan aandoen en richt het zich niet zozeer op de pers als op de ontwikkelaars. Dat betekent onder meer een nieuwe slogan: "What will you make?" en een duidelijke nadruk op de community van makers. Daar is natuurlijk niets mis mee, maar de diepgravende achtergronden over processorarchitecturen komen op deze manier wel in het gedrang.

Dat neemt niet weg dat Intel ook tijdens het IDF16 een flink aantal producten, technologieën en initiatieven introduceerde. Daarbij legde de fabrikant het zwaartepunt niet op zijn 'oude' productlijnen, maar op de nieuwe, innovatieve en makerproducten. Daarmee geeft het bedrijf eigenlijk twee signalen af; het probeert zich te transformeren van chipfabrikant naar faciliteerder van nieuwe technologie en anderzijds lijkt het een duidelijk signaal dat de client-pc, de desktop en laptop, steeds minder belangrijk wordt. We zetten de aankondigingen en vermeldenswaardige ontwikkelingen op een rijtje. Daarbij kan er vanzelfsprekend wat overlap zijn met eerdere nieuwsberichten.

We beginnen met de olifant in de kamer: Kaby Lake. De opvolger van Skylake werd niet tijdens het IDF16 gepresenteerd, hoewel ceo Brian Krzanich er tijdens de keynote wel kort over sprak. Veel meer dan een korte demo van de ingebouwde grafische processor liet Intel echter niet zien. Op een Dell XPS 13-laptop met ulv-i5 werd Overwatch gespeeld en we kregen te zien hoe de laptop 4k-content niet alleen kon afspelen, maar ook bewerken. Nu is het afspelen van 4k-video geen wereldschokkende functie, maar de laptop had er verrassend weinig moeite mee. Dat gold ook voor het bewerken van 4k-video, wat op het nieuwe platform bijna in real time kon. Omdat alle prestatiecijfers van Kaby Lake nog onder de pet gehouden worden, liet Krzanich zich niet uit over de resolutie en kwaliteitsinstellingen van Overwatch.

Over Project Alloy hebben we al bericht en veel meer dan de informatie uit ons nieuwsbericht wil Intel niet vrijgeven. Project Alloy is een open hardwareontwerp voor een vr-headset, wat wil zeggen dat elke fabrikant het reference design van Intel kan overnemen en waar gewenst kan aanpassen. Dat zou betekenen dat we in de toekomst een aantal vr-headsets op basis van Alloy kunnen zien, maar over de specificaties is weinig bekend.Wel is duidelijk dat het om een 'self-contained' hmd gaat, waarbij je dus geen pc nodig zou hebben om de vr-headset te gebruiken. Die pc is namelijk geïntegreerd in de headset, waarbij Intel een Skylake-processor uit een niet nader genoemde serie in de headset heeft geplaatst, compleet met geheugen en opslag. In de band achter op het hoofd zitten accu's die Alloy van energie moeten voorzien. Zo kun je dus vrijuit bewegen zonder gehinderd te worden door een kabel naar een desktop-pc of veroordeeld te zijn om rond te lopen met een rugzak-pc.

Dat rondlopen heeft natuurlijk een potentieel nadeel; je kunt tegen allerlei objecten en mensen aanlopen. Waar je bij een HTC Vive of Oculus gebonden bent aan een specifieke ruimte, waarin je de sensors hebt geplaatst, heb je met Alloy alle vrijheid. Om objecten en mensen te ontwijken zou de Alloy-hmd dan ook niet zozeer een vr-headset zijn, maar een mixed-reality-headset. Je kunt namelijk echte objecten en personen zien in je virtuele wereld, en zelfs met objecten uit de fysieke wereld de virtuele wereld manipuleren. Dat wordt mogelijk gemaakt door twee RealSense-camera's die in de headset zitten en diepte-informatie geven over je omgeving. Daarmee kun je bijvoorbeeld ook je eigen handen zien en deze als 'controllers' in de vr-wereld gebruiken. De Alloy-headset heeft nog twee extra rgb-camera's en enkele andere sensoren om oriëntatie, positie en afstanden te meten.

Met een pc in de hmd geïntegreerd lijkt de Project Alloy-headset nog het meest op Microsofts Hololens. Ook die hmd heeft rekenkracht in de headset ingebouwd en is niet afhankelijk van een externe computer. Het is dan ook de vraag in hoeverre Project Alloy als Oculus- of Vive-concurrent gezien moet worden en misschien meer een Hololens-alternatief is. Het feit dat de hmd samen met Microsoft werd ontwikkeld en dat Windows 10 volgend jaar een update krijgt voor Holographic, de holografische shell van het besturingssysteem, lijken daar indicaties voor te zijn. Desalniettemin menen Intel-medewerkers dat de Alloy-hmd wel degelijk krachtig genoeg is voor games, dankzij de Skylake-processor met Iris-gpu. De prestaties moeten dan ergens tussen die van een headset voor telefoons en de prestaties van een high-end headset als de Vive of Oculus in zitten. In hoeverre dat richting die laatste twee uitkomt, valt te bezien als de specs en wellicht een developmentkit later dit jaar beschikbaar komen.

Overigens werken technici bij Intel niet alleen aan Project Alloy, ook bestaande vr-headsets zouden draadloos of minder afhankelijk van pc's gemaakt worden. Zo kwamen we een Oculus Rift tegen met een WiGig-adapter ingebouwd. Het betrof een prototype uiteraard; omwille van het hack-gemak werd gebruikgemaakt van de tweede developmentkit en de behuizing was met een 3d-printer gemaakt. Een accu moest de prik leveren, zodat de headset draadloos kon werken. Met een compacte accu kon de headset dik een uur draaien, waarbij de video voor de Oculus-schermen draadloos via de WiGig-adapter op 60GHz van een pc naar de headset werd gestuurd.

Optische Thunderbolt-kabelOptische Thunderbolt-kabel
Een andere optie om iets aan de kabelbrij te doen zou het vervangen van de usb-, video- en voedingskabel van een Vive door een enkele thunderbolt-kabel kunnen zijn. Over thunderbolt 3-kabels kan immers usb 3.1, displayport en voeding gestuurd worden, alles wat bijvoorbeeld een Vive nodig heeft.

Het enige nadeel is dat een actieve kabel met koperdraden niet langer dan twee meter kan zijn. Als hij langer is, worden de signalen te veel gestoord. Intel werkt echter aan een uitbreiding van thunderbolt 3, waarbij de datakabels in de thunderbolt 3-kabel optisch zijn. Die kunnen langere afstanden tot vijf of tien meter overbruggen. De voedingsdraden moeten uiteraard van koper blijven, maar die hebben geen last van de extra lengte. Die standaard is er nog niet, maar we vonden wel een bedrijf dat een volledig optische thunderbolt 3-kabel heeft ontwikkeld. Eigenlijk maakt het bedrijf alleen de connectors, die van het elektrische signaal een optisch signaal maken. Het prototype kabel dat het bedrijf liet zien, was vijf meter lang en alleen geschikt voor data; voeding kan er door het gebrek aan koperdraden niet doorheen.

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September 15, 2016

Akku Acer AS09D34

Das "100-Dollar-Laptop” der Non-Profit-Organisation "One Laptop per Child”, das die Bildung in der dritten Welt verbessern soll (wir berichteten), möchte die Initiative jetzt doch auch in den Industrieländern anbieten. Der Preis ist mit 200 US-Dollar allerdings doch höher ausgefallen als zunächst erhofft – für den Betrag können Interessierte ein Notebook für die dritte Welt spenden, wer 399 Dollar bezahlt, spendet ein Laptop und darf sich im Rahmen des "Give 1 Get 1″-Programms sein eigenes Exemplar zuschicken lassen.Dieses Gerät ist manchen vielleicht schon bekannt, auf der CES 2012 wurde es aber nun der breiten Öffentlichkeit demonstriert. Einen Laptop mit den stromsparenden Vorzügen eines Android-Tablets zu vereinen ist sicherlich eine tolle Idee.

Hoffentlich reagiert ihr nicht allergisch auf haufenweise Meldungen zu einem einzigen Hersteller aber Lenovo beeindruckt einfach sehr auf der CES 2012. Mit dem Think Pad X1 Hybrid zeigt man nun einen Laptop, der zwei Welten miteinander vereint, nämlich Windows und Android. Man erhält hier also quasi ein vollwertiges Notebook und ein Tablet im Laptop-Gewand. Dafür wurde dann auch die doppelte Hardware verbaut.Zum einen hat man, je nach Ausstattung, einen Core i3-2310M, einen Core i5-2520M oder einen Core i7-2620M von Intel und zum anderen noch einen Qualcomm APQ8060 Dual-Core-Prozessor für den grünen Roboter. Mit so einem Gerät kann man dann sehr flexibel arbeiten. Wenn man Strom sparen möchte, nimmt man die Android-Infrastruktur und wenn man Leistung benötigt, greift man auf die Windows-Umgebung zurück.

Auf dem unten eingebetteten Video kann man schön erkennen, wie nahtlos der Übergang von Microsofts Betriebssystem zu Android funktioniert. Der Lenovo Homescreen bietet dann direkt Zugriff auf Videos, Musik, Internet und Mails. 16 GB stehen einem dann für Android-Applikationen zur Verfügung. Das 13,3 Zoll-Display bietet 1366×768 Pixel und ist netterweise zudem durch das Corning Gorilla Glas geschützt.Im Android-Modus, der Instant Media Mode genannt wird, soll das ThinkPad dann satte 10 Stunden durchhalten können. Im zweiten Quartal wird das Gerät erwartet. 1599 Dollar sind als Preis geplant.Your laptop as a second monitor! MaxiVista is a dual monitor software and can turn your spare Laptop or Tablet PC into an extra monitor for your primary PC: Toolbars and program windows can be moved and extended across both screens as as if it were one big monitor. No more switching back and forth between overlapping windows – Your productivity will be increased instantly.

No Hardware required MaxiVista is completely software based and the most cost-effective Dual Monitor solution available. No need to buy expensive displays, extra video cards or a monitor KVM switch Easy to install MaxiVista is ready to use within a minute. No need to open your PC to install video cards. MaxiVista works flawlessly with any PC combination of Desktop-, Laptop- or Tablet PC High performance The patent-pending Virtual VGA technology guarantees an unexpected display performance. Even video playback runs smoothly across the networkPerfect display quality The display quality is crystal-clear as the screen is transmitted digitally like a DVI monitor. There is no signal loss normally caused by digital-analog conversion New purpose for used computers

Das Motorola Atrix ist nicht nur ein verdammt gutes Smartphone, durch Laptop-Dock und WebTop-App wird es ein absolut einzigartiges Gerät. Motorolas Firmenchef Sanjay Jha hat in einer Telefonkonferenz mit Investoren unter anderem angekündigt, dass das Atrix nicht mehr lange einizgartig bleiben wird. Ab Juni sollen weitere high-end Smartphones des Herstellers ebenfalls mit der WebTop-App ausgestattet werden. Darauf, welche Smartphones genau davon betroffen werden sein werden, wurde leider nicht näher eingegangen. Auch die Frage welche Modelle in die Kategorie high-end fallen ist für unseren Geschmack etwas zu kurz gekommen. Aber alle Geräte, die in der zweiten Jahreshälfte kommen werden und in diese Kategorie fallen, sollen über die WebTop-App verfügen.

Jha hat übrigens wirklich lediglich von der WebTop-App gesprochen, allerdings ist diese ohne das Laptop-Dock eher nutzlos. Man kann also davon ausgehen, dass auch die kommenden Modelle mit dem Laptop-Adapter verbunden werden können.Zusammen mit der Meldung, dass Motorola plant Android-Geräte sicherer zu machen, so dass sie auch Business-Standards entsprechen, ergibt sich ein ziemlich deutliches Bild von der neuen Zielgruppe, die der Hersteller ins Visier genommen hat.Apple hat kürzlich ein neues Patent eingereicht, das ein Laptop zeigt, dessen Touchscreen-Display entfernt werden und separat weiterverwendet werden kann. Während einige hier wohl eine der tollsten Ideen seit der Erfindung des Rades vermuten, werden sich viele andere zu Recht doch stark an die ASUS Transformer-Reihe erinnert fühlen.

Apple: Patent auf Dock-Konzept wie bei ASUS Transformer-Reihe beantragt
Apple wurde nie müde zu betonen, dass ein Laptop mit einem Touchscreen total unnötig sei – nachdem nun nicht nur eine Vielzahl von Windows 8-Laptops, sondern auch Googles Chromebook Pixel mit Touchscreens ausgestattet sind, scheint auch Apple auf den Zug aufspringen zu wollen. Damit aber nicht genug, denn wie ein gerade von Apple eingereichte Patent nahelegt, visiert man das Konzept eines Laptops an, dessen Touch-Display sich sogar von der Tastatureinheit entfernen lässt.

Tolle Idee, aber neu ist sie nun wirklich nicht. ASUS hatte sie schon 2011 mit dem EeePad Transformer zu Marktreife gebracht. Dieses Tablet konnte man um ein Tastatur-Dock erweitern und so in ein Netbook verwandeln. Inzwischen gehört die Transformer-Reihe bekanntlich zu den beliebtesten Android-Tablets. Auch für Windows 8 gibt es eine Reihe von Convertibles, die sich als Tablet um eine Tastatur erweitern lassen. Da will natürlich auch Apple ein Stück vom wachsenden Kuchen abhaben – allerdings scheint Apple abermals einen etwas anderen Weg einzuschlagen. Denn wie das eingereichte Patent verrät, beinhaltet das Display keinen Prozessor oder Ähnliches, so dass es quasi nur als Fernsteuerung der Recheneinheit fungieren kann.

Auch wenn es sich also nicht um ein iPad Transformer handeln wird, hat Apple sich hier ganz offensichtlich von ASUS Transformer-Reihe inspirieren lassen. Es wird daher sehr interessant zu sehen, ob die beschriebene Technologie ausreichend von vorhandenen Konkurrenzprodukten unterscheidet und das Patent gewährt wird.Was denkt ihr, werden wir bald ein Apple iPadBook Pro Transformer oder ähnliches sehen, oder gebt ihr dem eingereichten Patent wenig Aussicht auf Erfolg?Wer das iPad ab und an auch wie ein Laptop benutzen und nicht immer Apples Bluetooth-Tastatur separat mitnehmen möchte, erhält mit einer neuen iPad-Hülle mit integrierter Bluetooh-Tastatur Abhilfe. Die Schutzhülle bietet gleichzeitig auch eine Standvorrichtung für das iPad, so dass sich dieses ähnlich wie ein Laptop positionieren lässt.

Laut der bei der amerikanischen Zulassungsbehörde FCC eingereichten Betriebsanleitung bietet die Tastatur eine Standby-Zeit von bis zu 100 Tagen sowie eine Betriebszeit von bis zu 90 Stunden. Das Aufladen der Tastatur erfolgt über das iPad-Lade- beziehungsweise USB-Kabel. Der Preis bei einem Händler in Großbritannien, wo sich die Hülle bereits vorbestellen lässt, liegt bei 59,95 Pfund (circa 73 Euro), ein genauer Erscheinungstermin ist noch nicht bekannt.Die Auswahl an Produkten in der Computer-Branche ist sehr groß und hält oft auch interessante Angebote bereit. Wer sich einen neuen Laptop kaufen will oder neue Elemente für seinen PC benötigt, vergleicht meist im Internet. Dabei kann man in regelmäßigen Abständen auf verschiedene Vergünstigungen stoßen, welche den Einkauf von Computern und sonstiger Hardware in vielen Fällen um einiges erleichtern.

Eine weit verbreitete Möglichkeit des Sparens sind diverse Gutscheine und Rabattaktionen. Diese helfen den Händlern dabei, neue Kunden zu gewinnen sowie auch ehemalige Kunden zu einem erneuten Einkauf zu verleiten. Gutscheine und Rabattaktionen gibt es in verschiedenen Varianten mit unterschiedlichen Preisvergünstigungen, sodass man zum Beispiel 20% Rabatt auf seinen Einkauf bekommen kann. Auch die diversen Schlussverkäufe sorgen dafür, dass man einen guten Computer und sonstige Hardware zu niedrigen Preisen erwerben kann.In der Regel kann man jede Ware mit einem Gutschein oder einer Rabattaktion verrechnen. Man kann zum Beispiel mit einem Notebooksbilliger Gutscheincode Rabatt auf einen Laptop bekommen. Aber auch andere Gegenstände können problemlos mit einem solchen Gutschein bezahlt werden.

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Accu Dell 312-001

A decent tablet, but a terrible dock
The Chewi Hi12 comes in two parts: the tablet itself, and the optional keyboard attachment. The tablet itself looks and feels pretty nice, approaching premium in some ways. The front is a single piece of smooth glass with a black bezel. That bezel itself is comically large, around an inch, but one side is put to use as a clickable Windows button. The back is a single piece of smooth aluminum in one of two colors: silver or gold (ours was the former). The texture material feels good, and the curves are designed with intention.

The front face measures 10.31 by 6.59 inches, and the entire tablet is only 0.35 inches thick. It also weighs only 1.15 pounds, which is considerably lighter than the Surface Pro 4 (1.73 pounds) and only slightly heavier than the current iPad Air (0.96 pounds). But it seems Chuwi put all its effort into the tablet. The keyboard looks and feels great on its own, with an easy-to-grip rubber texture. But the tablet doesn’t attach to the keyboard so much as sit on it, bound only by magnets and hope.
There is no latch, which you’ll notice immediately — because this thing wobbles. Users walking around with a docked Hi12 should be careful: the unit actually fell out for us during testing. Things aren’t much better on a table. Pull the screen forward gently, then let go, and the entire unit will rock back and forth before it falls flat on its back.

This top-heaviness happens despite how hefty the keyboard unit is. Docking the tablet to the keyboard nearly doubles the weight and thickness of the overall device. This is necessary, because a lighter keyboard would have even more trouble balancing, but it’s still makes everything a lot less portable. We’d be more willing to put up with this if the balancing act actually worked. It doesn’t.
Lots of ports for a tablet The Hi12 offer a USB 3.0 and a USB 2.0 port on the tablet itself, and the keyboard dock offers two more USB 2.0 ports. That’s a generous heaping of connectivity. A headphone jack means you can connect your speakers, and a micro HDMI port enables external displays. There’s also a MicroSD slot, which can help supplement the 64GB of internal memory.

Power is handled by a MicroUSB port on the side of the tablet itself, inexplicably placed between the two full-sized USB ports. This means that, in order to use the tablet while it’s charging, you’ll need to connect a cable to the side of the display (a display that, you’ll remember, is prone to wobbling.) The 32-inch cable that comes with the Hi12 only reaches so far, meaning plugging in is impossible if there’s no plug on the table or desk you’re working on.
Bluetooth and 802.11b/g/n Wi-Fi are offered by the Realtek RTL8723BS wireless card. The Hi12 documentation points out that Wi-Fi lets you "swim the internet,” which we assume is more immersive than surfing.

A decent touchscreen, a terrible touchpad
This tablet has three main input devices — touchscreen on the tablet itself, and the touchpad and keyboard on the optional attachment. The touchscreen worked well for us, correctly identifying input and supporting multi-touch gestures. The surface is smooth, and using it feels great, as you’d expect from any tablet.
The input devices on the keyboard attachment, however, are awful. We can’t overstate this. Using the Chuwi Hi12 keyboard dock is a nightmare.

Let’s start with the touchpad. It’s only an inch and a half tall. Scrolling happens in short spurts because there’s so little room to work with. One gesture is not enough to move the cursor from the top of the screen to the bottom. Adjusting sensitivity to compensate makes the touchpad too jumpy.
But size is just the beginning of the issues. It didn’t take long for the entire touchpad on our review unit to get stuck in the clicking position, meaning the mouse automatically clicked everywhere the pointer moved. Flexing the unit caused everything to snap back into place. But the problem re-occurred several times.

And even when the touchpad wasn’t stuck, false positives were disturbingly common. Clicking and dragging a window is an adventure, because half the time windows would spastically jump between all corners of the screen. Clicking and dragging files is insanity, because you’ve no way of knowing where they might end up.
Typing wasn’t much better. The keyboard itself isn’t awful, per se. The keys are well spaced considering the size restrictions, and there’s a satisfying (if chintzy) click with every keystroke. But the faulty touchpad made typing a nightmare, with false positives moving the cursor seemingly at random. We usually write reviews on the devices we’re testing, but with the Chuwi Hi12, we had to give up.

Overall, it’s hard to recommend the Hi12’s keyboard attachment. It’s so bad that the Hi12 can’t be thought of as a true 2-in-1.
On to happier things, like the display. Its resolution is 2,160 by 1,440 pixels, which is great for a 12-inch screen. Images are sharp and there’s plenty of on-screen real estate.That’s not the only good news. The contrast ratio is 530:1. That’s not spectacular, but is perfectly respectable. So is the maximum brightness of 318 lux, good enough for outdoor use on a sunny day. Color quality is better still. In terms of gamut, the Hi12 offers 74 percent of the AdobeRGB scale. That closely rivals the significantly more expensive Samsung TabPro S. Watching videos, you’ll notice that colors are vivid and greys are easy to make out. Watching the trailer for the Jungle Book, it was easy to make out where snakes begin and branches end, which can be tricky — and the more colorful animals looked great. At least, they did when video performance managed to keep up with the display (more on that later).

The Chuwi Hi12 is powered by an Intel Atom processor, specifically the 1.44GHz quad-core Z8300 chip. The Atom line is designed for low energy usage, not peak performance, so no one should expect it to perform well on benchmarks.
And sure enough, it didn’t. Geekbench showed a single core result of 664, and a multi core result of 1,856. These are among the worst results we’ve seen in recent memory, worse than 2014’s underpowered Acer Aspire Switch 10, and barely keeping up with the Asus Flip TP200SA. Considering these are both tablets we criticized for poor performance, that’s not an endorsement.

Modestly powered laptops like the Dell Inspiron 11 (3000) do laps around the Chuwi Hi12, showing just how bad this performance is. And it gets worse. These scores are lower than the $130 Intel Compute Stick, a device we called tragically underpowered. Even for day-to-day tasks, like web browsing, the Chuwi Hi12 feels sluggish at times. Online videos rarely showed what the display is capable of, because the tablet itself couldn’t keep up with the demands of playback. And even browsing the start menu sometimes caused noticable lag.

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September 14, 2016

Batterie Toshiba Portege M800-10V

Während sich der Flow mit seinem klobigen Körper und den vielen Trennfächern eher für längere Reisen als die tägliche U-Bahn-Fahrt eignet, ist der kleinformatige Squeeze vor allem bei Städtern beliebt. Auf den ersten Blick ist der Squeeze eine unauffällige Erscheinung, die kaum Platz für mehr als einen Laptop bietet. Booqs cleveres Innenraum-Design und die Anordnung der Reißverschlüsse eröffnet jedoch Raumwunder, die mit der Vorstellungskraft einer Generation Eastpak kaum zu erfassen sind. Alle Booq Rucksäcke zeichnen sich außerdem durch innovative Innentaschen und Stauraum-Organisation aus, die so manche Schlüsselsuche erleichtern.

Der Test des Surface Pro 4 hat gezeigt, dass es in Sachen Hardware kaum etwas zu bemängeln gibt. Mit dem neuen Type-Cover verbessert sich auch das Schreibgefühl bei längeren Texten. Nutzt man das Surface Pro 4 unterwegs, zeigen sich die natürlichen Stärken und Schwächen eines Tablets: So kann man beispielsweise auch auf engerem Raum mit dem Tablet besser arbeiten. Nutzt man aber das Surface Pro 4 auf dem Schoss und möchte längere Texte schreiben, wirkt es nach wie vor nicht ganz so stabil wie ein Convertible oder Ultrabook.Arbeitet man allerdings im Büro mit externer Tastatur und Maus, sind kaum Einschränkungen wahrzunehmen. Hier kann man auch das optional erhältliche Surface Dock benutzen. Damit wird das Surface Pro 4 um unzählige Anschlüsse erweitert – geht man abends nach Hause, muss man nur einen Stecker ziehen. Der Preis für dieses Surface Dock ist allerdings mit 230€ auch sehr hoch angesetzt.

Sucht man einen kompakten und leistungsfähigen Begleiter zum Surfen im Netz, Notizen erstellen, PDFs lesen und bearbeiten, E-Mails schreiben, Filme betrachten und vielleicht hin und wieder sogar um kurze Filme oder Fotos zu bearbeiten, wird man mit dem Surface Pro 4 sehr viel Freude haben. Möchte man unterwegs längere Texte schreiben, sollte man sich aber nach einem Ultrabook bzw. Convertible mit fester Tastatur umsehen.Das Surface Pro 4 ist ein würdiger Nachfolger des Surface Pro 3. Es bringt viele notwendige Verbesserungen und überzeugt vor allem durch eine gute Leistung, ein gutes Display, den Stylus und die Haptik. Kritisch wird es beim Preis. Dieser ist mit einem Startpreis von 999 € für das Modell mit Core M3-Prozessor sehr hoch angelegt, vor allem, da das Type-Cover für 149 € zusätzlich gekauft werden muss. Wer mehr Leistung oder Speicher benötigt, kann immerhin auf neue Konfigurationen zugreifen. Studenten können zudem 10 Prozent sparen.

Webaroo ist ein kostenloser Offline-Browser für Laptop, PDA oder Smart Phone. Somit können Sie Webseiten auch dann betrachten, wenn Sie unterwegs sind und keine Internetverbindung besteht. Sie können die Inhalte als so genannte "Web Packs” herunterladen; wenn Sie sich wieder zum Internet verbinden wird der Content der gespeicherten Webseiten aktualisiert.Microsoft hat heute den Verkauf des Surface Book gestartet und bietet damit den ersten Laptop des Unternehmens auch in Deutschland an. Passend dazu hat das Unternehmen auch eine neue Firmware für das Surface Book und das Surface Pro 4 veröffentlicht, welches endlich die vielen kleinen und größeren Probleme lösen soll.

Das vor einigen Monaten offiziell vorgestellte Surface Book feiert heute in Deutschland seinen Marktstart. Es ist der erste Laptop, den Microsoft gebaut hat, und damit ein wichtiger Meilenstein für das Unternehmen. Im Vergleich zum Surface Pro 4 ist das Surface Book Laptop und Tablet in einem Gerät. Das Display lässt sich nämlich abnehmen und als Clipboard nutzen. In unserem Surface Book Test konnte der erste Laptop von Microsoft mit einer sehr guten Verarbeitungsqualität, der guten Performance und Laufzeit punkten. Überzeugt haben auch das Tastatur-Dock mit dem zweiten Akku und die Nvidia-GPU, die in einigen Modellen des Surface Book verbaut ist. Probleme gab es etwas mit der Software und Stabilität. Diese will Microsoft aber mit dem neusten Update gelöst haben.

Das Surface Book ist ein Premium-Laptop zum Premium-Preis. Microsoft verlangt ab 1.649 Euro für die kleinste Konfiguration ohne Nvidia-GPU. Möchte man die dedizierte Grafikkarte im Tastatur-Dock haben, muss man mindestens 2.069 Euro auf den Tisch legen. Das Topmodell kostet dann auch stolze 2.919 Euro. Dafür gibt es aber auch mehr Speicher und RAM.Microsoft hat passend zum Marktstart des Surface Book in Deutschland auch ein Firmware-Update veröffentlicht, welches sowohl beim Surface Pro 4 als auch beim Book die Probleme mit der Stabilität und dem Energieverbrauch im Ruhezustand beheben soll. Die neue Firmware wird ab sofort per Update verteilt und wir erhoffen uns natürlich von euch Feedback, ob das Update die genannten Probleme lösen konnte.Stiftung Warentest hat wieder einmal die Laptop-Hersteller unter die Lupe genommen und verglichen, wie gut sie Notebooks auch nach Ablauf der Garantiezeit reparieren. Das Ergebnis: Nur Apple und HP schneiden gut ab. Besonders schlecht schneidet Asus ab. Mit jeweils drei defekten Geräten haben sich anonyme Tester an insgesamt zehn Hersteller gewendet. Bei den Defekten handelte es sich um eine verschmutzte Linse im DVD-Laufwerk, einen kaputten Netzwerk-Anschluss sowie eine fehlende Taste auf der Tastatur.

Apple erreicht letztlich ein "Gut” mit Note 2,3. HP liegt mit Note 2,4 knapp dahinter. Asus hingegen taucht gar nicht in der Liste auf: der Hersteller verweigerte die Reparatur an zwei der drei Geräte komplett. Sie seien zu alt.Apple und Sony verwiesen bei Reparaturfällen auf nahe gelegene Werkstätten. Dell schickte zwar einen Service-Techniker, das ist in der Praxis jedoch teuer: Der Vor-Ort-Service kostet laut Stiftung Warentest 175 Euro – plus Ersatzteile. Bei Apple, HP und Dell waren die Geräte innerhalb einer Woche repariert. Die anderen Hersteller sollten vor allem die Kommunikation mit dem Kunden verbessern.Alle Hersteller tauschen offenbar lieber aus als zu reparieren, obwohl dies beispielsweise bei einer dreckigen Linse im DVD-Laufwerk sinnvoll wäre. So wird es für die Kunden manchmal teuer. Immerhin schlugen Apple und Medion beim defekten Netzwerk-Anschluss eine Einschubkarte vor, anstatt das gesamte Mainboard zu tauschen.

Mit der Software Vista Battery Saver, können Sie auch unterwegs Strom sparen und Ihren Laptop somit umso länger verwenden.Durch wenige Einstellungsänderungen, wie zum Beispiel die Anpassung des Akkubetriebsverhalten oder die Deaktivierung von Sidebar Gadgets können Sie Ihren Akku um bis zu 70 % schonen.verwandelt jeden Desktop, Laptop oder Tablet PC in einen zusätzlichen Monitor Ihres Haupt-PCs, um die Bildschirmfläche zu verdoppeln. Verbinden Sie bis zu vier PCs per Wireless LAN, Ethernet oder Firewire und genießen Sie einen riesigen Desktop bis zu 9.680 x 1.600 Pixel.Programmfenster lassen sich auf den Monitoren beider PCs verteilen, als ob es ein einziger Bildschirm wäre. Alternativ erlaubt der integrierte Maus-/Tastaturumschalter die Steuerung von bis zu vier PCs mit nur einer Tastatur und Maus. Einfach die Maus zu dem PC bewegen, der bedient werden soll.

Es ist keine weitere Hardware erforderlich. Auch alte Windows 98 Rechner finden mit MaxiVista einen neuen Einsatzzweck. Zusätzlich kann der Bildschirminhalt eines PCs auf einen anderen PC über das Netzwerk gespiegelt werden. Die verlustfreie digitale Bildübertragung gewährleistet ein kristallscharfes Bild. Neue Funktionen: Neue Funktionen: Verbesserte Bildschirmgeschwindigkeit, Unterstützung von weiteren Sondertasten im Fernsteuerungsmodus, Windows Vista kompatibel, Unterstützung aller Dateiformate bei der Synchronisation der Zwischenablage, Neue Auflösungen bis 4.800×2.400 Pixel, Anzeigeprogramm kann als Service betrieben werden, Neue Darstellungsmodi (Zoom, Auf Bildschirm einpassen, skalierbares
In der Regel gibt es mehrere Stellen, an denen man nachgucken muss, wenn der Ton ausgeschaltet oder zu leise ist. Und dabei spreche ich nicht einmal von der Möglichkeit, dass es ein Hardwareproblem gibt und Windows die Soundkarte nicht findet oder ein Kabel kaputt ist. Mir fallen nämlich schon so aus dem Stegreif drei bis vier (beim Notebook) Stellen ein, die mir einen Strich durch die Rechnung machen können.

Üblicherweise befindet sich rechts unten in der Taskleiste ein kleines Lautsprechersymbol, das manchmal noch ein winziges, rotes Hinweiszeichen hat. In diesem Fall ist die Soundausgabe ganz abgeschaltet. Hier befindet sich die Lautstärkesteuerung von Windows und dort können wir mit der Maus die Lautstärke erhöhen, verringern oder ganz deaktivieren.Sollte dieses Zeichen dort nicht zu finden sein, so kann das zwei Ursachen haben. Entweder konnte Windows keinerlei geeignete Hardware zur Soundausgabe finden, oder das Symbol ist ausgeblendet. Um es einzublenden, gehen wir folgendermaßen vor:

Für Freunde von Umhängetaschen bietet Booq mit seinen Serien "Mamba”, "Kobra” und "Viper” robuste Reisebegleiter in verschiedenen Preisklassen und Design-Ausrichtungen. So bedient die Booq-Produktpalette neben dem (wohlhabenden) Studenten auch anspruchsvolle Geschäftsleute. Wegen ihrer beidseitigen Tragelastverteilung sind Rucksäcke allerdings die beliebtere Alternative. Wer sich mit Booq-Taschen auf Reisen begibt, wird neben neidischen Blicken auch viele nervenschonende Vorteile erleben. Fantastisches Design und langlebige Qualität überzeugen in der Anwendung und machen die Taschen zum langfristigen Begleiter. Dafür muss man in der Anschaffung allerdings auch tief in die Tasche greifen.

Microsoft bringt in Kürze mit dem Surface Book das erste Laptop des Unternehmens in Deutschland auf den Markt. Ab sofort lässt sich das Windows 10 Gerät im Microsoft Store zu Preisen von ab 1.649 € vorbestellen. Studenten können sich über einen satten Rabatt von 10% freuen und den Preis so deutlich senken. Der Marktstart findet am 18. Februar statt. Insgesamt stehen vier verschiedene Konfigurationen zur Wahl.Das Surface Book ist das erste Laptop von Microsoft und es wird in Kürze auch in Deutschland auf den Markt kommen. Das Unternehmen hat aber nicht nur ein schlichtes Laptop gebaut, sondern ein 2-in-1 Gerät entwickelt, welches wegweisend für andere Hersteller sein dürfte, wie es schon beim Surface Pro 4 der Fall ist. Das 13,5 Zoll große Surface Book bietet nicht nur eine hohe Auflösung von 3.000 x 2.000 Pixeln, sondern auch ein abnehmbares Display, welches als Clipboard genutzt werden kann. Ãœber den Digitizer und Stylus können präzise handschriftliche Eingaben umgesetzt werden. Passend dazu gibt es ein Tastatur-Dock, welches nicht nur einen zweiten Akku beherbergt, sondern optional auch eine leistungsstarke Nvidia-GPU. So wird die Leistung der Intel Core i5 und i7 Prozessoren der 6. Generation zusätzlich gesteigert.

Gargantuesque et une claque monumentale aux meilleurs mobiles de notre comparatif à l'autonomie au mieux deux fois moins bonne (entre 17 et 21 h en moyenne, mais dans l'absolu excellente) que proposent les Ulefone Power, Crosstalk Trekker-X1 et Galaxy A5. À cela, il faut ajouter un comportement tout aussi solide sur la lecture de vidéos, avec un temps vidéo en flux via Netflix de 27 heures et 9 minutes, soit près du double du meilleur élève dans la discipline jusqu'alors, le Huawei Mate 8. En usage mixte ou basique, de manière subjective, le K10000 réalise réellement des exploits, avec une veille solide (plusieurs jours sans être utilisé et seulement 10 % de batterie en moins) et une vraie capacité à encaisser de manière immuable tous les usages. Vous avez dit solide ? Bien plus encore.

Côté recharge énergétique, saluons l'effort consenti par Oukitel pour offrir à l'utilisateur un cycle de charge complet ultra rapide eu égard à la capacité de l'accumulateur, puisqu'il faut 3 h voire parfois un peu moins pour remplir la jauge. Restera toujours une inconnue : Oukitel a-t-il trouvé le secret pour parfaitement gérer la consommation énergétique d'un smartphone (autonomie, veille, charge) ou le "simple" fait de gonfler la capacité d'une batterie au-delà d'un certain point induit de fait un comportement monstre ? Pas de surprise pour la gestion des communications, Oukitel se repose exclusivement sur les capacités intrinsèques d'Android Lollipop. Une proposition sommaire, mais pragmatique donc, avec l'essentiel (numéro, e-mail) d'une fiche contact. Même topo pour le clavier virtuel qui ne prend pas de risque en adoptant la base Android, sa saisie prédictive pertinente et la possibilité de tracer rapidement des mots sur le clavier.

On ressort tout de même déçu des appels téléphoniques, qui sont parfois constellés d'effets métalliques, où nos interlocuteurs et nous-mêmes pouvons moduler nos voix en robot sans vraiment le demander.
Pas de grosse surprise devant la Choetech B611Q, le constructeur a opté pour un design sobre et une robe tout en plastique, ce qui ne nuit pas pour autant à la solidité, puisque le matériau est de très bonne facture. La coque est composée de trois morceaux : la plaque inférieure, la supérieure et le bandeau central. L'ensemble affiche un profil légèrement courbé au niveau du bouton d'allumage. Pas d'angoisse à se faire sur la solidité de la structure globale, l'assemblage est férocement clipsé et collé. Par curiosité, nous avons tenté de démonter la coque et, bien que la tentative fut fructueuse, elle a coûté un bout de jointure de la main à notre directeur de labo après un accident de tournevis.

Comme d'habitude, on retrouve sur une face les informations techniques et sur l'autre le bouton d'allumage et les quatre diodes d'indication de charge. Ces dernières sont d'ailleurs suffisamment vives pour rester parfaitement visibles dans toutes les situations. Pour les ultra-sensibles et les anxieux, elles ne se muent pas en phares dans la nuit en cas de charge, mais au pire, il suffit de retourner le boîtier le temps du somme. Bon point, la première diode s'allume en vert ou en bleu, selon que l'appareil branché est compatible QuickCharge ou non.L'ensemble est bien sûr un peu lourd (356 g) pour des mensurations de 14,5 cm de long, 7,5 cm de large et 2 cm d'épaisseur. Un ensemble quasiment aussi compact que la batterie Tecknet PowerBank, mais qui embarque 600 mAh de plus.

Choetech, comme Aukey sur sa PB-N36, ne se contente pas de proposer qu'un seul port micro-USB pour la charge de la batterie, puisque l'on retrouve également un connecteur Lightning qui ravira les propriétaires de "iAppareils" mobiles d'Apple voulant s'économiser le transport d'un câble supplémentaire. Malheureusement, le constructeur ne propose une déclinaison avec USB-C que sur son modèle 10 400 mAh, mais pas sur sa plus grosse capacité, ici testée.
Côté capacité justement, Choetech annonce 15 600 mAh ; une valeur exprimée en 3,7 V. Une fois converti en 4,7 V (valeur de notre labo de test), il faut compter sur 12 281 mAh. Lors de nos tests, nous avons relevé une capacité réelle de 11 773 mAh, soit un écart assez minime de 4,1 % qui range la B611Q parmi les bons élèves en termes de différence entre capacité annoncée et réelle.

Au niveau du courant de sortie, l'appareil peut délivrer 5 V et 1 A sur le port standard, tandis que le port QuickCharge relié à un appareil compatible peut délivrer jusqu'à 9 V et 1,3 A et offrir la même rapidité d'action qu'une prise secteur dédiée à la charge rapide ; et ce même lorsqu'un second produit mobile est branché sur le port USB de charge classique. Des valeurs dans une bonne moyenne, mais toutefois inférieures à celle annoncée sur la coque (9 V et 2 A) et qui semble avoir une incidence certaine pour la compatibilité QuickCharge de quelques appareils.
Ainsi, lors de nos tests, les Huawei P9, Meizu Pro 5 et OnePlus 2 n'ont pu bénéficier du rechargement véloce, alors que les Samsung Galaxy S6, S6 edge, S6 edge+, Galaxy S7, S7 edge et Sony Xperia X sont passés en QuickCharge. À méditer sur cette batterie, mais aussi sur les conditions fluctuantes de cette technologie de charge. Enfin, chargée a 100 %, la B611Q peut charger, par exemple, un iPhone 6S presque 7 fois jusqu'au bout, un Galaxy S6 quatre fois et demie, un LG G4 quatre fois et un iPad Air 2 une fois et demie.

Parmi la myriade de fabricants de smartphones chinois, c'est aujourd'hui Ulefone qui fait son entrée dans notre comparatif avec le Power. Un nom évocateur qui traduit la présence d'une batterie de 6 050 mAh et une volonté de mettre l'endurance au centre des débats. Effectivement, le Power est un marathonien, mais fait l'impasse sur bien des points clés.
L'Ulefone Power est un terminal imposant, à l'écran de 5,5 pouces en dalle LTPS Full HD (1 920 x 1 080 px). Il est animé par un SoC MediaTek MT6753 à 8 cÅ“urs ARM Cortex-A53 cadencés à 1,3 GHz, un iGPU Mali-T720 et 3 Go de RAM. Le stockage interne offre 16 Go de mémoire, qu'il est possible d'étendre en ajoutant une carte microSD. Cette dernière partage cependant la place avec le second port micro-SIM : un choix est à faire. Comme une écrasante majorité de smartphones de milieu de gamme, le Power s'équipe d'un capteur dorsal de 13 Mpx, épaulé à l'avant par un second module de 5 Mpx.

Au registre des connectivités, sont présents le Wi-Fi, le Bluetooth et la 4G LTE (compatibles avec toutes les bandes de fréquences utilisées en France). On note également un lecteur d'empreintes digitales au dos de l'appareil. C'est donc une batterie de 6 050 mAh qui est source d'énergie, celle-ci bénéficiant de la compatibilité Quick Charge.L'Ulefone Power est disponible en import pour des tarifs allant de 160 à 180 euros. Nous remercions d'ailleurs la boutique en ligne Gearbest pour le prêt de ce Power à des fins de test. Le temps des smartphones chinois aux finitions bâclées semble bien loin. Si cet Ulefone Power ne remporte pas la palme de la beauté, il reste sans fausse-note de ce point de vue là. Le pourtour de l'appareil est en métal et les biseaux qui y sont appliqués offrent une agréable prise en main. Le dos de notre modèle est fait d'un plastique imitant le bois (baptisé unanimement "plastibois" par la rédaction). Visuellement, il faut aimer, mais en main ce matériau s'avère plutôt agréable et permet une bonne accroche.

Si les 8,5 mm d'épaisseur du Power ne sont pas vraiment gênants, en revanche son poids en est un. Avec 214 grammes sur la balance, il se fait sentir en main et n'est pas vraiment agréable dans la poche.Sur la tranche droite, on trouve les touches de volume, le bouton de déverrouillage et un bouton dédié au déclenchement de l'appareil photo. Aucune de ces touches ne semble à la bonne place. Le contrôle du volume et la touche de déverrouillage sont situés trop haut pour être facilement accessibles sans avoir à déplacer sa main sur le téléphone. Le troisième bouton serait très bien placé s'il était dévolu au déverrouillage ; malheureusement ce n'est pas le cas et son positionnement s'avère anti-ergonomique pour la photo.

Au dos, le lecteur d'empreintes se trouve juste sous l'optique de l'appareil photo. Avec des mains de taille moyenne, il est difficilement accessible avec l'index sans contorsion. Résultat, on a du mal à bien positionner son doigt dessus et la lecture de l'empreinte ne se fait pas correctement. C'est un point finalement si rebutant qu'on finit tout simplement par ne plus utiliser cette fonction.La dalle LTPS — un dérivé de l'IPS — de 5,5 pouces Full HD (1 920 x 1 080 px) n'est pas la meilleure que nous ayons vue. Elle délivre un taux de contraste de seulement 867:1. Malgré les 509 cd/m² que nous avons mesurés en luminosité maximale, l'affichage en plein soleil n'est pas des plus lisibles, notamment sur les scènes sombres. Heureusement, le taux de réflexion lumineuse reste correct à 14 %.

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Akku Acer BT.T5003.001

Während sich der Flow mit seinem klobigen Körper und den vielen Trennfächern eher für längere Reisen als die tägliche U-Bahn-Fahrt eignet, ist der kleinformatige Squeeze vor allem bei Städtern beliebt. Auf den ersten Blick ist der Squeeze eine unauffällige Erscheinung, die kaum Platz für mehr als einen Laptop bietet. Booqs cleveres Innenraum-Design und die Anordnung der Reißverschlüsse eröffnet jedoch Raumwunder, die mit der Vorstellungskraft einer Generation Eastpak kaum zu erfassen sind. Alle Booq Rucksäcke zeichnen sich außerdem durch innovative Innentaschen und Stauraum-Organisation aus, die so manche Schlüsselsuche erleichtern.

Der Test des Surface Pro 4 hat gezeigt, dass es in Sachen Hardware kaum etwas zu bemängeln gibt. Mit dem neuen Type-Cover verbessert sich auch das Schreibgefühl bei längeren Texten. Nutzt man das Surface Pro 4 unterwegs, zeigen sich die natürlichen Stärken und Schwächen eines Tablets: So kann man beispielsweise auch auf engerem Raum mit dem Tablet besser arbeiten. Nutzt man aber das Surface Pro 4 auf dem Schoss und möchte längere Texte schreiben, wirkt es nach wie vor nicht ganz so stabil wie ein Convertible oder Ultrabook.Arbeitet man allerdings im Büro mit externer Tastatur und Maus, sind kaum Einschränkungen wahrzunehmen. Hier kann man auch das optional erhältliche Surface Dock benutzen. Damit wird das Surface Pro 4 um unzählige Anschlüsse erweitert – geht man abends nach Hause, muss man nur einen Stecker ziehen. Der Preis für dieses Surface Dock ist allerdings mit 230€ auch sehr hoch angesetzt.

Sucht man einen kompakten und leistungsfähigen Begleiter zum Surfen im Netz, Notizen erstellen, PDFs lesen und bearbeiten, E-Mails schreiben, Filme betrachten und vielleicht hin und wieder sogar um kurze Filme oder Fotos zu bearbeiten, wird man mit dem Surface Pro 4 sehr viel Freude haben. Möchte man unterwegs längere Texte schreiben, sollte man sich aber nach einem Ultrabook bzw. Convertible mit fester Tastatur umsehen.Das Surface Pro 4 ist ein würdiger Nachfolger des Surface Pro 3. Es bringt viele notwendige Verbesserungen und überzeugt vor allem durch eine gute Leistung, ein gutes Display, den Stylus und die Haptik. Kritisch wird es beim Preis. Dieser ist mit einem Startpreis von 999 € für das Modell mit Core M3-Prozessor sehr hoch angelegt, vor allem, da das Type-Cover für 149 € zusätzlich gekauft werden muss. Wer mehr Leistung oder Speicher benötigt, kann immerhin auf neue Konfigurationen zugreifen. Studenten können zudem 10 Prozent sparen.

Webaroo ist ein kostenloser Offline-Browser für Laptop, PDA oder Smart Phone. Somit können Sie Webseiten auch dann betrachten, wenn Sie unterwegs sind und keine Internetverbindung besteht. Sie können die Inhalte als so genannte "Web Packs” herunterladen; wenn Sie sich wieder zum Internet verbinden wird der Content der gespeicherten Webseiten aktualisiert.Microsoft hat heute den Verkauf des Surface Book gestartet und bietet damit den ersten Laptop des Unternehmens auch in Deutschland an. Passend dazu hat das Unternehmen auch eine neue Firmware für das Surface Book und das Surface Pro 4 veröffentlicht, welches endlich die vielen kleinen und größeren Probleme lösen soll.

Das vor einigen Monaten offiziell vorgestellte Surface Book feiert heute in Deutschland seinen Marktstart. Es ist der erste Laptop, den Microsoft gebaut hat, und damit ein wichtiger Meilenstein für das Unternehmen. Im Vergleich zum Surface Pro 4 ist das Surface Book Laptop und Tablet in einem Gerät. Das Display lässt sich nämlich abnehmen und als Clipboard nutzen. In unserem Surface Book Test konnte der erste Laptop von Microsoft mit einer sehr guten Verarbeitungsqualität, der guten Performance und Laufzeit punkten. Überzeugt haben auch das Tastatur-Dock mit dem zweiten Akku und die Nvidia-GPU, die in einigen Modellen des Surface Book verbaut ist. Probleme gab es etwas mit der Software und Stabilität. Diese will Microsoft aber mit dem neusten Update gelöst haben.

Das Surface Book ist ein Premium-Laptop zum Premium-Preis. Microsoft verlangt ab 1.649 Euro für die kleinste Konfiguration ohne Nvidia-GPU. Möchte man die dedizierte Grafikkarte im Tastatur-Dock haben, muss man mindestens 2.069 Euro auf den Tisch legen. Das Topmodell kostet dann auch stolze 2.919 Euro. Dafür gibt es aber auch mehr Speicher und RAM.Microsoft hat passend zum Marktstart des Surface Book in Deutschland auch ein Firmware-Update veröffentlicht, welches sowohl beim Surface Pro 4 als auch beim Book die Probleme mit der Stabilität und dem Energieverbrauch im Ruhezustand beheben soll. Die neue Firmware wird ab sofort per Update verteilt und wir erhoffen uns natürlich von euch Feedback, ob das Update die genannten Probleme lösen konnte.Stiftung Warentest hat wieder einmal die Laptop-Hersteller unter die Lupe genommen und verglichen, wie gut sie Notebooks auch nach Ablauf der Garantiezeit reparieren. Das Ergebnis: Nur Apple und HP schneiden gut ab. Besonders schlecht schneidet Asus ab. Mit jeweils drei defekten Geräten haben sich anonyme Tester an insgesamt zehn Hersteller gewendet. Bei den Defekten handelte es sich um eine verschmutzte Linse im DVD-Laufwerk, einen kaputten Netzwerk-Anschluss sowie eine fehlende Taste auf der Tastatur.

Apple erreicht letztlich ein "Gut” mit Note 2,3. HP liegt mit Note 2,4 knapp dahinter. Asus hingegen taucht gar nicht in der Liste auf: der Hersteller verweigerte die Reparatur an zwei der drei Geräte komplett. Sie seien zu alt.Apple und Sony verwiesen bei Reparaturfällen auf nahe gelegene Werkstätten. Dell schickte zwar einen Service-Techniker, das ist in der Praxis jedoch teuer: Der Vor-Ort-Service kostet laut Stiftung Warentest 175 Euro – plus Ersatzteile. Bei Apple, HP und Dell waren die Geräte innerhalb einer Woche repariert. Die anderen Hersteller sollten vor allem die Kommunikation mit dem Kunden verbessern.Alle Hersteller tauschen offenbar lieber aus als zu reparieren, obwohl dies beispielsweise bei einer dreckigen Linse im DVD-Laufwerk sinnvoll wäre. So wird es für die Kunden manchmal teuer. Immerhin schlugen Apple und Medion beim defekten Netzwerk-Anschluss eine Einschubkarte vor, anstatt das gesamte Mainboard zu tauschen.

Mit der Software Vista Battery Saver, können Sie auch unterwegs Strom sparen und Ihren Laptop somit umso länger verwenden.Durch wenige Einstellungsänderungen, wie zum Beispiel die Anpassung des Akkubetriebsverhalten oder die Deaktivierung von Sidebar Gadgets können Sie Ihren Akku um bis zu 70 % schonen.verwandelt jeden Desktop, Laptop oder Tablet PC in einen zusätzlichen Monitor Ihres Haupt-PCs, um die Bildschirmfläche zu verdoppeln. Verbinden Sie bis zu vier PCs per Wireless LAN, Ethernet oder Firewire und genießen Sie einen riesigen Desktop bis zu 9.680 x 1.600 Pixel.Programmfenster lassen sich auf den Monitoren beider PCs verteilen, als ob es ein einziger Bildschirm wäre. Alternativ erlaubt der integrierte Maus-/Tastaturumschalter die Steuerung von bis zu vier PCs mit nur einer Tastatur und Maus. Einfach die Maus zu dem PC bewegen, der bedient werden soll.

Es ist keine weitere Hardware erforderlich. Auch alte Windows 98 Rechner finden mit MaxiVista einen neuen Einsatzzweck. Zusätzlich kann der Bildschirminhalt eines PCs auf einen anderen PC über das Netzwerk gespiegelt werden. Die verlustfreie digitale Bildübertragung gewährleistet ein kristallscharfes Bild. Neue Funktionen: Neue Funktionen: Verbesserte Bildschirmgeschwindigkeit, Unterstützung von weiteren Sondertasten im Fernsteuerungsmodus, Windows Vista kompatibel, Unterstützung aller Dateiformate bei der Synchronisation der Zwischenablage, Neue Auflösungen bis 4.800×2.400 Pixel, Anzeigeprogramm kann als Service betrieben werden, Neue Darstellungsmodi (Zoom, Auf Bildschirm einpassen, skalierbares
In der Regel gibt es mehrere Stellen, an denen man nachgucken muss, wenn der Ton ausgeschaltet oder zu leise ist. Und dabei spreche ich nicht einmal von der Möglichkeit, dass es ein Hardwareproblem gibt und Windows die Soundkarte nicht findet oder ein Kabel kaputt ist. Mir fallen nämlich schon so aus dem Stegreif drei bis vier (beim Notebook) Stellen ein, die mir einen Strich durch die Rechnung machen können.

Üblicherweise befindet sich rechts unten in der Taskleiste ein kleines Lautsprechersymbol, das manchmal noch ein winziges, rotes Hinweiszeichen hat. In diesem Fall ist die Soundausgabe ganz abgeschaltet. Hier befindet sich die Lautstärkesteuerung von Windows und dort können wir mit der Maus die Lautstärke erhöhen, verringern oder ganz deaktivieren.Sollte dieses Zeichen dort nicht zu finden sein, so kann das zwei Ursachen haben. Entweder konnte Windows keinerlei geeignete Hardware zur Soundausgabe finden, oder das Symbol ist ausgeblendet. Um es einzublenden, gehen wir folgendermaßen vor:

Für Freunde von Umhängetaschen bietet Booq mit seinen Serien "Mamba”, "Kobra” und "Viper” robuste Reisebegleiter in verschiedenen Preisklassen und Design-Ausrichtungen. So bedient die Booq-Produktpalette neben dem (wohlhabenden) Studenten auch anspruchsvolle Geschäftsleute. Wegen ihrer beidseitigen Tragelastverteilung sind Rucksäcke allerdings die beliebtere Alternative. Wer sich mit Booq-Taschen auf Reisen begibt, wird neben neidischen Blicken auch viele nervenschonende Vorteile erleben. Fantastisches Design und langlebige Qualität überzeugen in der Anwendung und machen die Taschen zum langfristigen Begleiter. Dafür muss man in der Anschaffung allerdings auch tief in die Tasche greifen.

Microsoft bringt in Kürze mit dem Surface Book das erste Laptop des Unternehmens in Deutschland auf den Markt. Ab sofort lässt sich das Windows 10 Gerät im Microsoft Store zu Preisen von ab 1.649 € vorbestellen. Studenten können sich über einen satten Rabatt von 10% freuen und den Preis so deutlich senken. Der Marktstart findet am 18. Februar statt. Insgesamt stehen vier verschiedene Konfigurationen zur Wahl.Das Surface Book ist das erste Laptop von Microsoft und es wird in Kürze auch in Deutschland auf den Markt kommen. Das Unternehmen hat aber nicht nur ein schlichtes Laptop gebaut, sondern ein 2-in-1 Gerät entwickelt, welches wegweisend für andere Hersteller sein dürfte, wie es schon beim Surface Pro 4 der Fall ist. Das 13,5 Zoll große Surface Book bietet nicht nur eine hohe Auflösung von 3.000 x 2.000 Pixeln, sondern auch ein abnehmbares Display, welches als Clipboard genutzt werden kann. Ãœber den Digitizer und Stylus können präzise handschriftliche Eingaben umgesetzt werden. Passend dazu gibt es ein Tastatur-Dock, welches nicht nur einen zweiten Akku beherbergt, sondern optional auch eine leistungsstarke Nvidia-GPU. So wird die Leistung der Intel Core i5 und i7 Prozessoren der 6. Generation zusätzlich gesteigert.

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September 13, 2016

ASUS N50VC Notebook Battery

Featuring a 29.4cms (11.6) IPS Full HD display with Corning Concore Glass and an anti-glare coating, the Portégé Z10t-A. Its versatile usability optimized for productivity converts the Portégé Z10t-A from an Ultrabookâ„¢ to a mobile computing device with a quick release lock. The detachable tablet features a full-size SD card slot, USB 3.0 and Micro HDMI® port, and an audio combo jack. The keyboard dock features full-size HDMI, RGB, LAN and USB 2.0 port.The Portégé Z10t-A is powered by the latest Intel Core processors and backed by a decent battery life. The detachable keyboard is LED backlit and spill-resistant, which includes a touchpad with Windows 8.1 gesture support and accupoint.

The Portégé Z10t-A has several advanced security and data management features installed: Intel Anti-Theft functionality reduces the risk of unauthorized access, the Trusted Platform Module (TPM) safeguards locally stored critical data, and Intel vPro technology is a comprehensive built-in security and manageability set tailored to enterprise usage scenario and related threats of today. Besides security against latest security threats, Intel vPro also allows IT departments to monitor, maintain, repair and upgrade the Portégé Z10t-A remotely.

Toshiba Satellite L30W offers complete usability with thin and clean design with a durable hinge featuring a ‘quick-release’ latching mechanism for attaching and detaching the screen to the keyboard base. New hinge design makes the thinner design and the cleaner looks, which closes to premium clamshell chassis.Featuring a 33.03cms (13) diagonal HD removable high quality display, the Satellite L30W lets you enjoy contents from any angle by direct bonding and an IPS panel. Great for entertainment, the Satellite L30W is also Toshiba’s first detachable device to feature an audio experience with DTS SoundTM tuned by Skullcandy. Packed with essential ports, the tablet also includes a built-in SD card slot, Micro HDMI and USB 2.0 ports, as well as wireless display support.

Satellite L30W delivers the same great performance and feature set of an everyday laptop with its Intel CoreTM i3-4012Y Processor (1.50 GHz, 3MB Cache) and a spacious 500GB hard drive. The new Satellite L30W will be available from early July 2014 in India, at a price of Rs. 53,520/-Engineered for high flyers, this thin, light and sophisticated High Definition Ultrabook is stunningly fast, keeping you seriously productive on the go. At 17.9mm and 1.2kg, the Portégé Z30-A is slim and feather light Ultrabook designed for maximum business mobility. An extremely light magnesium case makes the Toshiba Portégé Z30-A one of the most mobile laptops of the new range.The Portégé Z30-A is equipped with 33.78 cm (13.3) HD diagonal display. Customers could also choose an intuitive touch-screen technology that brings images and presentations to life with bright and crisp colors.

Featuring the 4th Generation Intel Core i7-4600U vPro processor 2.1 GHz with Turbo Boost Technology 2.0 up to 3.30 GHz (4MB Cache), the Portégé Z30-A consistently delivers fast and energy-efficient performance. Despite being 17.9mm slim, Toshiba Portégé Z30-A comes with complete connectivity – HDMI, RGB, VGA, LAN, three USB 3.0 ports one with USB Sleep & Charge technology and a slot for SD connections.Equipped with the power-saving 4th Generation Intel Core i7 -4600U vPro processor 2.1 GHz with Turbo Boost Technology 2.0 up to 3.30 GHz (4MB Cache) processor and weighing only 1.47kg, the Tecra Z40-A delivers full performance and complete mobility. It has a 35.56 cms (14)-inch Tecra Z40-A has an anti-glare HD display that delivers bright visuals and maximum readability even when used outdoors.Running on Windows 8.1, the Tecra Z40-A is ideal for multitasking. Completely convenient to use, it features a ClickPad that supports various scroll, zoom and launch functionalities. Additionally, the Tecra Z40-A features an Accupoint for improved usability, typing, and multitasking become faster and easier.

Powered by Intel Quad Core i7 -4800MQ vPro processor 2.7 GHz with Turbo Boost Technology 2.0 up to 3.70 GHz (6MB Cache) processor, Tecra W50 is has a NVIDIA Quadro graphics card with fast GDDR5 memory delivers a higher performance to accelerate tasks like video editing and creating animations.To prove its reliability, data security and manageability, the ultra durable Portégé Z30-A; Tecra Z40-A and Tecra W50 have passed Highly Accelerated Life Tests (HALT). It's also been drop-tested up to 76cm and tested for spill-resistance, so you have time to shut down and protect your data in the event of an accident. And with Toshiba EasyGuard to safeguard your security, protection and connectivity, you can depend on the sturdy W50 for all-round peace of mind too. With the Trusted Platform Module (TPM), it protects the data on your local storage. From the start, a secure fingerprint reader makes signing on quick and personal to you, while Intel Anti-Theft means your laptop can be locked-down remotely to prevent unauthorized access.

According to Mr. Sivakumar, "At Toshiba, we always strive to exceed customer expectations and delight them with product performance and the supreme quality of our after-sales service, which are major reasons why customers buy a Toshiba laptop. As per a recent consumer satisfaction survey conducted by Toshiba India, Toshiba achieved the best-in-class Net Promoters Score (NPS), which is a testimony to the happiness of our customers with our after sales service support and our impeccable service record.”The entire new Satellite range of laptops comes with one year onsite warranty & the new Portégé & Tecra range of laptops comes with three years onsite warranty.

Tablets, phablets and smartphones are great, but no patch on the laptop for portable work-n-play. Sometimes products just don't live up to their hype: As phones became smarter and tablets morphed into phablets, their makers started writing obituaries for that original platform of portable computing, the laptop PC ( and its younger brother, the notebook).Turns out they were premature. Surveys by industry watchers have shown tablet sales still struggling. Granted smart phones are flying off the shelves, but not as substitutes for old fashioned PC-style computing.

A report last week from ResearchAndMarkets.com, said the India laptop market reached 4.71 million units during the year ending June 2014: "Changing work style and increasing need for access to information 24/7 is fueling the growth of the Indian Laptop market." Also last week, IDC reported that in the quarter since June, "Higher-than-expected shipments in the consumer space in the two biggest markets - China and India – characterised personal computer business in Asia-Pacific."

So in India at least, laptop mey abhi bi dum hai! I am not surprised -- and I'll tell you why. I am a closet laptop lover. Like everyone else I bought the hype about the tablet-phablet business and tried out the best of them, including the 2-in-1s which come with a keyboard. Having strayed from the straight and narrow to embrace these new upstarts, I returned fairly quickly to the comfort of my old laptop love. Why? Because, I need to do fairly basic things while on the move -- create documents, review and edit files that people send me, read or create presentations and financial spreadsheets and photoshop some pictures. You don't have to be some high tech geek to be doing all this -- most us of need to. And as I discovered very soon -- all of this is inconvenient, if not painfully slow, to do on tablets and impractical on a phone.

Acer recently launched a laptop that tries to bridge the gap between work and play even while pricing it sensibly: I tried out the Aspire E 15 ( E5-511), which offers a 15.6 inch LED display, fuelled by an Intel quad core Pentium N3530 processor, 2 GB of memory , 500 GB of hard disk storage, an 8X DVD writer and the usual WiFi and Bluetooth connectivity. In the version sold in India, Windows 8.1 comes pre installed, but I was relieved to see that Acer has tweaked it, to open with the old familiar Windows start screen and leaves you the option of switching to the newer brick wall menu or not.

The audio through the built-in stereo speakers is really good. I tried it out playing a YouTube video at the maximum HD resolution and the effect was excellent. Mind you, the laptop's native resolution is less than full video ( at 1366 by 768 pixels) and I think they might have gone full HD (1920 by 1080) if they wanted to live up to the promise of a laptop for family as well as professional use. Also 2 GB/ 500 GB seems on the low side on the memory-storage side, especially when many international versions of the same laptop offer 4GB/1 TB at a very small increase in price .

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Accu Dell D951T

There is another display-related setting on the Energy Saver area of System Preferences. Check the box for Slightly dim the display while on battery power.Keeping your display running while your laptop sits unattended is a needless waste of battery resources. On the Energy Saver page, you can set times for Computer Sleep and Display Sleep, both of which spring into action if your MacBook sits idle for a period of time. Set as short a time as you're comfortable with for the Battery tab; it's less important for the Power Adapter tab.

First off, if you are concerned about your Windows 10 laptop's battery life, head to Control Panel > Hardware and Sound > Power Options and make sure you choose a Balanced or Power Saver plan. Use the High performance plan only when you need a boost for gaming or high-end graphics apps.With Windows 10, there are additional power and display settings from the Settings button on the Windows 10 start screen. Tap the Home button, tap the Settings button on the left edge, and then tap System. From the left menu, tap Display and you'll find a slider for Adjust brightness level.

Next, tap Battery Saver from the left menu. Tap the toggle switch to turn on Battery saver. If the toggle switch is grayed out, unplug your laptop so it's running on battery power and the toggle switch will become active. Battery saver is a new feature with Windows 10 that limits background activity and push notifications to extend battery life.By default, Battery saver turns on when your battery falls below 20 percent. Tap Battery saver settings to adjust this percentage. Also on the Battery saver settings page, you can check a box for Lower screen brightness while in battery saver to further extend battery life.Lastly, tap Power & sleep from the left menu and select times for Windows 10 to turn the screen off and put your PC in sleep mode to avoid needlessly draining your battery while your laptop sits idle.

Similar to powering the display backlight, powering keyboard backlights can also be a big drain on your battery. First, make sure you turn off your keyboard backlights when you don't need them. Secondly, both OS X and Windows 10 have settings that will kill keyboard backlights after the laptop sits idle for a time of your choosing. This setting varies by manufacturer with Windows 10, but on OS X, you'll find it in System Preferences > Keyboard.While the display is the primary culprit for draining your laptop's battery, I still want to leave you with two pieces of tried-and-true battery life advice.

1. Turn off Wi-Fi and Bluetooth when they aren't needed. Both wireless adapters use battery power to scan for networks and devices and keep you connected.2. Unplug any peripherals when they aren't in use. An unpowered peripheral draws power from your laptop, which means it'll drain the battery when the laptop isn't plugged in.
Back in April, Intel announced its upcoming Apollo Lake platform, billed as an architectural refresh for low-cost Pentium and Celeron systems. Apollo Lake is built on Intel’s next-generation Goldmont CPU architecture with Skylake-derived graphics, and will debut on a 14nm process. Actual performance figures, however, weren’t discussed.

A leaked slide spotted on the Anandtech forums sheds some more light on things and offers a preview of what Intel has packed into Goldmont and its accompanying GPU. The translated Chinese appears to the right of each information block on the slide.If this slide is accurate, Goldmont will improve CPU performance by 30%, introduce a new Skylake-derived GPU architecture for a 30% uplift in graphics, support DDR3L, LPDDR3, and LPDDR4, improve battery life by 15%, introduce new I/O options with added USB Type-C support, and work under both Linux and Windows 10 64-bit.

As updates go, these are fairly significant, though obviously they can’t be verified until we see shipping hardware. The gap between Silvermont and Goldmont won’t be nearly as large as the difference between Clover Trail and Silvermont, but there’s a simple explanation for that. The Atom core inside Intel’s Clover Trail tablet platform back in 2012 was badly outdated, having originally debuted on 45nm in 2008. To put that in perspective, ARM had moved from the ARMv11 architecture in 2008 to Cortex-A8, then to dual-core Cortex-A9. The first Cortex-A15 devices shipped in 2012, just before Intel formally launched its 22nm Silvermont architecture and first meaningful CPU update in four years. Silvermont was far more potent than Clover Trail had been, especially since it offered up to four cores (Clover Trail topped out at dual-core + HyperThreading) and significantly improved performance per clock.

Goldmont is sticking with four cores and eschewing Hyper-Threading, but higher efficiency and improved clock speed make a 30% improvement quite reasonable, especially since Intel can apparently deliver it while simultaneously improving battery life for a net improvement in cost per watt. 30% GPU uplift isn’t going to turn Atom or Celeron systems into gaming boxes, but it could easily make the difference between a playable and unplayable frame rate. If we set 30 FPS as our minimum acceptable gaming target on a budget system of this nature, a 30% GPU increase would turn a 25 FPS game into a 32.5 FPS title. It may not compare well to monster systems with a GTX 1080, but in a small laptop that kind of improvement is quite solid.

While Intel plans to pull out of the Android business and killed its SoCs, we should still see Goldmont debuting on lower-end 2-in-1 devices and some low-cost portable laptops. We were quite impressed with devices like the Asus T100 when Bay Trail debuted — hopefully Goldmont will give budget users more bang for their buck, while simultaneously packing in enough GPU horsepower to make the system useful for some very light gaming.Most computer makers release new desktop, notebook, or tablet PCs at least twice a year. PC chip maker Intel tends to launch new processors about once a year. But computer users? They’re only replacing their old computers after 5 or 6 years.

That’s what Intel CEO Brian Kzranich said at an event in New York this week, and it’s a change from a few years ago, when the upgrade cycle was closer to four years.The good news for consumers is that the reason you probably don’t feel the need to upgrade so often is because your five-year-old computer is probably good enough for most tasks. The bad news is that the shift could hurt the bottom line for computer makers… which could eventually lead to fewer choices for consumers as companies in the PC space decide to look elsewhere for their profits.

It’s not like there aren’t new features that might be worth upgrading for. It’s just that most of them aren’t must-haves.Over the past few years we’ve seen the rise of features like SSDs, laptops and convertibles with touchscreen displays and higher-than-1080p resolutions, and more recently the adoption of USB Type-C ports (including some with high-speed Thunderbolt 3 technology).CPU and graphics processors have also improved in recent years, as has energy efficiency.

But the truth is, you can run Windows 7, 8.1, or 10 just fine on a laptop or desktop from 2010.There are a few reasons we might see some additional upgrades in the coming years. Virtual Reality systems like the Oculus Rift and HTC Vive generally require powerful computers with modern graphics cards. If these devices go mainstream, they could tempt some people to upgrade. But at launch, I suspect they’ll mostly appeal to gamers… who were already among those most likely to upgrade their hardware every year or two instead of once a decade.

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September 12, 2016

Akku ACER al10g31

Wer aber ein für den deutschen Markt zugelassenes Gerät im Fachhandel kauft, sollte auf der sicheren Seite sein. Der IO-Hawk-Hersteller hat in einer Pressemitteilung erst kürzlich darauf hingewiesen, jedes seiner über die Capteq GmbH vertriebenen Boards sei geprüft und getestet worden. Die Akkus seien hochwertige Samsung-Batterien, fest verbaut und mit einer schützenden Hülle versehen.Nässe und Erschütterungen könnten dem Gerät nichts anhaben, eine lange Lebensdauer sei gewährleistet. Beim IO Hawk wird die Geschwindigkeit auf 10 km/h gedrosselt, Signale warnen vor zu starken Steigungen, schlechten Untergründen oder niedrigem Akkustand.

Aber selbst wer bis zu 999 Euro für ein hochwertiges E-Board ausgibt, darf sich nicht auf ungetrübten Fahrspaß freuen. "Alles, was Spaß macht, ist nicht unbedingt auch legal und erlaubt und leider zählen auch diese Hoverboards zu dieser Kategorie, weil sie technisch eine Grauzone darstellen und damit rechtlich auch", sagt Anwalt Ole Jensen. Streng genommen darf man nur auf Privatgelände oder Spielstraßen damit rumdüsen."Weil das Hoverboard schneller als 6 km/h fährt, ist es ohne Zulassung im allgemeinen Straßenverkehr nicht zugelassen", erklärt Jensen. "Weil es so schnell ist, ist es aber auch auf Fußgängerwegen nicht zugelassen, da es als Kraftfahrzeug gilt." Fährt ein Board flotter als 15 km/h, benötigt der Fahrer sogar einen Mofa-Führerschein.Laut einer weltweit durchgeführten Studie von Dell und Intel® wird in Zukunft fast jeder fünfte Mitarbeiter im Unternehmen als Meeting-Spezialist den Großteil seiner Arbeitszeit in Besprechungen und Konferenzen zubringen. Mobilität, Flexibilität und effiziente Kollaboration sind für den optimalen Arbeitsplatz eines Meeting-Spezialisten die zentralen Aspekte.

Dell und Intel® haben in der Ende 2015 durchgeführten Studie "The Global Evolving Workforce Study" mit weltweiten Befragungen von Unternehmen untersucht, welche Entwicklungen den Arbeitsplatz der Zukunft prägen werden. Im Mittelpunkt stehen dabei die Mitarbeiter in modernen Unternehmen und wie sie ihrer Arbeit nachgehen werden. Dabei zeigt sich: Auch in Zukunft werden klassische Aufgaben, wie sie etwa Büro-Mitarbeiter ausüben, fortbestehen. Doch neue Arbeitsweisen und Tätigkeitsprofile werden an Bedeutung gewinnen. So werden in Zukunft immer mehr Mitarbeiter flexibel und mobil ihren Arbeitstag in verschiedenen Besprechungsräumen oder Büros innerhalb des Firmengebäudes verbringen - sie sind sogenannte Meeting-Spezialisten. Doch was definiert einen Meeting-Spezialisten?

Die Studie beschreibt Meeting-Spezialisten als jene Mitarbeiter, die mehr als 50 Prozent ihrer Arbeitszeit von Meeting zu Meeting innerhalb des Unternehmens pendeln. Für sie ist es daher besonders wichtig, dass sie mit ihrer IT nahtlos und ohne Datenverlust vom Büroarbeitsplatz oder Schreibtisch zum Konferenzraum wechseln und dort weiterarbeiten können. Nur so ist eine maximale Effizienz möglich und so lassen sich Informationen in den Meetings teilen und mit anderen austauschen. Zugleich setzt das eine optimale Anbindung der IT an jeden Ort im Unternehmen voraus. Erreicht wird das durch Wireless-Technologien und IT-Endgeräte mit maximaler Mobilität. Zur Kategorie der Meeting-Spezialisten gehört in erster Linie das Management im Unternehmen. Auch Marketing-Mitarbeiter, Leiter diverser Fachbereiche und Beschäftigte des IT-Bereichs sind hier einzuordnen.

Laptop und Smartphone: Flexibel und mobil
Die wichtigsten Arbeitsgeräte des Meeting-Spezialisten sind das Notebook und das Smartphone. Tablet-PCs kommen hier an dritter Stelle. Ein Desktop oder gar eine Workstation sind beim Meeting-Spezialisten kaum im Einsatz. Die Mobilität erfordert zudem IT-Geräte mit möglichst geringem Gewicht, hoher Leistung sowie starker Ausdauer, die auch längere Zeit ohne externe Stromversorgung auskommen. Deswegen ist für Meeting-Spezialisten Technik mit starker Rechenleistung bei gleichzeitig geringem Strombedarf genauso wichtig wie eine schnelle Wireless-Netzwerkanbindung.

Einen Teil seiner Arbeitszeit ist der Meeting-Spezialist aber auch an seinem Büroarbeitsplatz tätig. Hier benötigt er eine Dockingstation, um sein Notebook im Handumdrehen mit sämtlichen Peripheriegeräten zu verbinden und den Akku aufzuladen. Zum ergonomischen Arbeiten gehört zudem ein zweiter Monitor. Word- und Excel-Dokumente lassen sich über mehrere Bildschirme verteilt wesentlich übersichtlicher nebeneinander darstellen. Ein Umschalten zwischen den Dokumenten ist nicht mehr nötig und die Produktivität lässt sich so steigern. Bereits heute bietet Dell moderne IT für den Arbeitsplatz der Zukunft und speziell für Meeting-Spezialisten an. Dell setzt in seinen Geräten, die Meeting-Spezialisten ein komfortables Arbeiten sowohl am Büroarbeitsplatz als auch mobil in den Konferenzräumen des Unternehmens ermöglichen, leistungsstarke Prozessortechnik von Intel® ein.

Für den Meeting-Spezialisten bestens geeignet sind Notebooks der Baureihen Dell Latitude 13, 14 und 15 der Serien 5000 und 7000. Je nach Ausstattung setzt Dell in seinen Latitude 14 und Latitude 15 der 5000 Serie einen Intel® Coreâ„¢ i3 Prozessor oder einen Intel® Coreâ„¢ i5 Prozessor ein. Die neuesten Dell Latitude E5570 mit 15-Zoll-Display lassen sich durch einen zusätzlichen leistungsstarken Akku erweitern. Eine breite Palette an Zubehör, wie eine intelligente Dockinglösung, ein zweites Netzteil und eine abgesetzte beleuchtete Tastatur, garantiert optimale Voraussetzungen für mobiles Arbeiten. Die Reihe der Dell Latitude 12 7000 2-in-1 ist speziell auf den mobilen Einsatz des Meeting-Spezialisten zugeschnitten. Bei diesem handlichen und leistungsstarken Gerät handelt es sich um eine Kombination aus Tablet-PC und Notebook mit einer Display-Diagonale von 12,5 Zoll (30,4 cm). Es ist mit einem Intel® Coreâ„¢ m5 Prozessor oder mit dem noch leistungsfähigeren Intel® Coreâ„¢ m7 Prozessor ausgestattet.

Im Bereich der Tablet-PCs ist außerdem das Venue 11 Pro Tablet-PC ein ideales Arbeitsgerät für Meeting-Spezialisten. Es ist mit diversen Prozessoren erhältlich, von Intel® Atomâ„¢ Quad-Core-Prozessoren bis hin zu leistungsfähigen Intel® Coreâ„¢ i5 Prozessoren. Mit dem Tablet-PC lässt sich mithilfe einer optional erhältlichen Mobilfunkkarte auch eine Datenverbindung per Mobilfunk herstellen. In zukünftigen Unternehmen wird der Meeting-Spezialist eine wichtige Rolle spielen. Seine Anforderungen an die technische Ausstattung seines Arbeitsplatzes und seines Arbeitsumfelds sind komplex - die eingesetzte Technik muss mobil, leicht und dennoch leistungsstark sein. Er muss schnell zwischen seinem Büroarbeitsplatz und dem Konferenzraum wechseln können und dabei problemlos stets in Echtzeit auf alle relevanten Daten zugreifen können. Nur wenn das gelingt, kann er zufrieden und produktiv arbeiten. Dell stellt dafür ein umfangreiches Angebot innovativer Lösungen, Hard- und Software sowie Services bereit, die Unternehmen bei der Gestaltung des optimalen Arbeitsplatzes für ihre Mitarbeiter unterstützen.

Längere Laufzeit für das Smartphone: Sony will in einigen Jahre neue Akkus auf den Markt bringen. Diese haben eine höhere Energiedichte als heutige Akkus.
Längere Laufzeit bei gleicher Größe: Der japanische Konzern Sony hat neue Akkus mit einer höheren Energiedichte angekündigt. Sie seien in wenigen Jahren verfügbar, berichtet die japanische Wirtschaftszeitung Nikkei.Sony will bei den neuen Akkus die positive Elektrode aus Schwefel fertigen. Ein solcher Lithium-Schwefel-Akku soll eine Energiedichte von 1.000 Wattstunden pro Liter (Wh/L) haben. Das sind etwa 40 Prozent mehr als die eines herkömmlichen Lithium-Ionen-Akkus.

Die Akkus sollen 2020 auf den Markt kommen. Sony will zuerst Smartphones damit ausstatten. Erst danach werden sie auch in anderen Geräten eingesetzt.Mit dem Medion Akoya E1240T wird am 30. Juni 2016 bei ALDI Nord ein neues Notebook verkauft, welches zum Preis von 249 Euro eine gute Ausstattung besitzt. Es handelt sich um ein 2-in-1-Gerät mit Windows 10, welches von einem Notebook in ein Tablet verwandelt werden kann. Technisch ist es auf dem neusten Stand. Das Medion Akoya E1240T kommt mit einer Bildschirmdiagonale von 10,1 Zoll und besitzt eine Auflösung von 1.920 x 1.200 Pixeln. Das IPS-Display dürfte demnach eine scharfe Darstellung bieten. Angetrieben wird das Laptop vom neuen Intel Atom x5-Z8350, dem 2 GB RAM und 64 GB interner Speicher zur Verfügung stehen. Die Performance unter Windows 10 dürfte also auch recht gut ausfallen und der Speicher ausreichend sein. Per microSD-Karte lässt sich der Speicher optional erweitern. Ganz neu bei einem Medion-Notebook ist der USB-Typ-C-Anschluss, der mit USB 3.0 arbeitet. Es gibt weiterhin einen HDMI-Ausgang, wodurch das Tablet mit einem größeren Monitor zum Desktop-PC werden kann.
Eine weitere Besonderheit ist das Scharnier des Medion Akoya E1240T. Das Display lässt sich als Tablet nicht nur abnehmen, sondern auch verkehrt herum wieder aufsetzen. Dadurch wird auch ein Präsentationsmodus geschaffen, in dem man Filme und Bilder noch besser betrachten kann. Der Winkel des Displays lässt sich so natürlich noch besser anpassen. Die Laufzeit soll dabei um die 8 Stunden betragen, was durch einen großen 30,4-Wh-Akku ermöglicht werden soll. Damit kommt man durchaus über den Tag. Auch das Gewicht des Tablets fällt mit 510 Gramm nicht negativ auf. Das Tastatur-Dock wiegt zusätzlich 580 Gramm.

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Batteria TOSHIBA Satellite M500

Questa è la prima gamma laser monocromatica di Brother fornita infatti di vassoi standard fino a 520 fogli, ma la capacità della carta può arrivare fino a 2.650 fogli in ingresso rendendo così i modelli estremamente versatili e adatti, sia come apparecchi desktop per gruppi di lavoro che come stampanti dipartimentali. HL-L5100DN Situ (19)La gamma include infine una suite di soluzioni Brother per la stampa professionale che comprendono una gestione avanzata dei processi che permette di avere una visione completa e il controllo dei costi di stampa di un’intera organizzazione, compresa la possibilità, per i dipendenti e gli ospiti, di stampare dai propri dispositivi personali secondo le policy che seguono la pratica "Bring Your Own Device” (BYOD). Su tutti i modelli top di gamma è presente la tecnologia Near Field Communication integrata (NFC). Queste tipologie di prodotto sono già disponibili a partire da 319 euro.

Ma le novità in casa Brother non finiscono qui. La società ha presentato anche una nuova generazione di scanner di rete dotati di funzionalità innovative progettate per migliorare la produttività dei dipendenti e l’efficienza aziendale. La robustezza e la connettività di rete sono le principali caratteristiche della nuova gamma di scanner Brother che comprende quattro modelli (ADS-2400N, ADS-2800W, ADS-3000N e ADS-3600W).Brother Scanner di rete 2Progettati tenendo conto delle esigenze di scansione del mercato italiano delle Pmi, tutti i modelli offrono funzionalità di rete complete, che garantiscono maggiore produttività. Per consentire un miglior utilizzo e per soddisfare l’esigenza di gestire le "informazioni in movimento”, la scansione in rete consente agli utenti di eseguire la scansione direttamente dalla macchina a più dispositivi solo con la semplice pressione di un tasto. Così i documenti possono essere facilmente scansionati e condivisi tra i team di lavoro e tra i vari reparti.

Altre funzionalità progettate per accelerare le operazioni di scansione e migliorare la produttività sono Secure Function Lock (Blocco Funzioni di Sicurezza) e Near Field Communication (NFC, disponibile nel modello ADS-3600W): è possibile impostare profili personalizzati per i diversi tipi di lavoro e gli utenti possono essere autenticati per accedere allo scanner mediante NFC.Inoltre, il touchscreen a colori da 9,3 centimetri programmabile (per ADS-2800W e ADS-3600W) consente agli utenti di pre-configurare, più rapidamente e con meno passaggi, le funzioni di scansione più utilizzate migliorando l’efficienza del flusso di lavoro. Questi scanner desktop dipartimentali sono in grado di gestire una vasta gamma di supporti: dai 40 ai 413 gsm per le grammature di carta e fino a 1,4 millimetri di spessore per le tessere di plastica in rilievo. La nuova gamma ADS è quindi perfetta anche per la scansione di carte d’identità.

Infine, ecco la nuova gamma di soluzioni di stampa portatile a trasferimento termico caratterizzata da un design elegante e da una serie di tecnologie innovative che la rendono perfetta per la stampa in movimento. Si tratta della gamma PJ-700 che comprende sei modelli, tutti forniti di una batteria ricaricabile lithium ion da 11.1V. La gamma è allo stesso tempo elegante, pratica e estremamente affidabile. Inoltre, è in grado di stampare fino a 600 fogli con una solo carica della batteria (tramite USB) senza bisogno di manutenzione continua. Brother stampanti portatiliLa gamma include i modelli: PJ-722, PJ-723, PJ-762, PJ-763 e la PJ-763 MFi, che offre in più la funzione "Made for iPod/iPad/iPhone”: una licenza esclusiva che permette di realizzare un’app per la stampante Brother fornita della nuova connessione Apple Bluetooth 4.0. Senza dimenticare il modello top di gamma, la stampante portatile PJ-773. Tutte le macchine hanno una velocità di stampa da mobile molto rapida che arriva ad un massimo di 8 pagine al minuto caratterizzate da un’elevata qualità (da 203×200 dpi a 300×300 dpi).

Le stampanti della nuova gamma Brother PJ-700 hanno la particolarità di essere leggerissime, circa 610g inclusa la batteria. Inoltre, hanno un ingombro ridotto a 255(L) x 55(D) x 30(H) mm grazie al design estremamente compatto.Il modello top di gamma PJ-773, certificato Mopria Alliance, supporta AirPrint di Apple, Google Cloud Print, iPrint&Scan di Brother e Android Print Plug in. Le caratteristiche offerte dalla gamma PJ-700, in termini di praticità e portabilità la rendono ideale per l’utilizzo nel settore dei servizi di emergenza e nel settore dei servizi alle aziende. Brother1La possibilità di stampare velocemente documenti A4 a piena pagina rende queste stampanti perfette per le esigenze di stampa rapida richieste sulla scena di incidenti come, ad esempio, per gli operatori delle ambulanze e per i vigili del fuoco. Inoltre, produrre velocemente documenti e ricevute ad alta risoluzione rendono la gamma PJ-700 la soluzione più pratica per chi svolge attività di vendita e assistenza o per chi lavora nel settore dei servizi professionali, per esempio nel ramo assicurativo.

Secondo Accenture, gli italiani sono molto più attratti dalle innovazioni rispetto alla media europea, caratterizzandosi come "early adopter”: il 34% ha appena comprato un nuovo dispositivo, rispetto al 24% degli europei. Ed è proprio l’innovazione a essere il fattore determinante per sostenere il mercatoI clienti appaiono in attesa di una innovazione significativa e in generale l’Italia è terra fertile per l’innovazione con alte percentuali di "early adopter”.Secondo la ricerca Igniting Growth in Consumer Technology 2016, Accenture ha analizzato i comportamenti di 28 mila consumatori a livello mondiale rispetto alle loro attitudini al consumo di dispositivi, servizi, e contenuti digitali dei produttori di hardware (smartphone, tablet, PC, TV), degli operatori TLC e dei player di internet, dimostra che in un mercato globalmente in difficoltà, gli italiani si confermano molto attenti all’innovazione, con parametri più alti rispetto al resto del mondo nell’uso dei pagamenti in mobilità e dell’adozione di dispositivi legati all’Internet delle cose. Un elemento che pone un quesito forte per l’intero ecosistema produttori handset-tlc-OTT che rappresenta anche uno dei trend mappati dalla Accenture Tecnology Vison 2016.

La Digital Trust è uno dei cinque trend che sono stati presentati durante la Tecnology Vision 2016. I più alti tassi di penetrazione di smartphone (91%) e tablet (60%) caratterizzano lo scenario italiano rispetto al resto d’Europa (con una media di penetrazione del 77% – smartphone – e 49% – tablet).Anche in Italia il mercato ha raggiunto la stabilità, ma presenta margini di crescita più alti rispetto alla media europea: il 56% degli intervistati ha in programma di comprare un nuovo smartphone nei prossimi 12 mesi – rispetto alla media europea del 41% – con un calo dell’8% rispetto al 2015. Più alta della media europea anche la percentuale di consumatori intenzionati a comprare tablet – 36%, contro il 24% europeo – e TV: il 38%, rispetto al 27% dei consumatori europei. Uguale alle altre nazioni europee la percentuale di italiani che pensa di acquistare un computer portatile: 25%, segno di un mercato dove non si prevedono innovazioni sostanziali, che ha raggiunto la maturità in tutti gli Stati.

Gli abitanti della Penisola sono molto più attratti dalle innovazioni rispetto alla media europea, caratterizzandosi come "early adopter”: il 34% ha appena comprato un nuovo dispositivo, rispetto al 24% degli europei. Ed è proprio l’innovazione sia in termini di funzionalità all’avanguardia che di una migliore esperienza d’uso, ad essere il fattore determinante per sostenere il mercato: è ciò che spinge il 50% degli Italiani ad un nuovo acquisto (rispetto al 37% dei più pragmatici tedeschi, al 39% degli inglesi e alla media europea del 38%). Significativa anche la percentuale di italiani motivata dal desiderio di fruire dei contenuti in uno schermo più grande, il 31%, un trend trainato dai maggiori player di smartphone.

Un ulteriore 34%, poi, è intenzionato ad un nuovo acquisto perché le funzioni base del proprio smartphone non sono considerate sufficienti per un buon utilizzo e il 18% perché ha un dispositivo rotto. Gli italiani si dimostrano "early adopter” anche per quanto riguarda i pagamenti da mobile: il 57% li usa o è intenzionato ad utilizzarli (12% e 45% rispettivamente) contro una media europea del 42%. E’ probabilmente l’elevata penetrazione degli smartphone ad influenzare l’interesse verso questa modalità di pagamento, un aspetto che le imprese operanti in Italia dovranno considerare con attenzione nei prossimi mesi. Tra l’altro, anche la frequenza di utilizzo dei pagamenti da mobile è più alta che in Europa: il 65% dichiara di servirsene giornalmente (20%) o almeno una volta a settimana (45%), mentre in Europa la percentuale scende ad un 48% (rispettivamente 17% e 31%).

Lo studio fornisce uno scenario di mercato in stand-by. Se l’11% dei consumatori italiani ha in programma di aumentare la spesa mensile dai propri servizi mobili l’acquisto di dispositivi come smartphone, tablet e computer portatili registrano un decremento del 20% rispetto al 2014 – anno in cui sul mercato è stata lanciata una forte offerta di prodotti e hardware nuovi e dirompenti rispetto al passato. Un segnale, questo, di quanto sia importante innovare l’offerta di servizi per cogliere nuove opportunità di mercato, anche alla luce della scarsa propensione all’acquisto di nuovi dispositivi hardware. Solo percentuali di crescita marginali nella domanda di dispositivi IoT (Internet of Things), mercato su cui il settore stava contando per sostenere la crescita sebbene in Italia emergano valori superiori rispetto alla media europea: il 20% pensa di comprare un dispositivo indossabile per il fitness (il doppio rispetto al 10% degli Europei), il 17% un sistema di sicurezza domestico connesso (vs una media europea dell’8%), un altro 17% di dispositivi indossabili legati alla salute, il 16% uno smartwatch, il 15% termostati per case intelligenti. Sono i costi elevati (64%) e la preoccupazione rispetto ai rischi per la privacy (29%) e la sicurezza (29%) i principali deterrenti all’acquisto di nuovi dispositivi e servizi IoT. Il 72% degli italiani appare preoccupato dai rischi di attacchi hacker ai propri dispositivi IoT, tanto che il 39% dichiara di utilizzarli meno o non usarli più. Eppure, l’esperienza di utilizzo è migliorata rispetto all’anno scorso, considerando che la percentuale di utenti che hanno riscontrato una qualche criticità è scesa del 22%, pur rimanendo a livelli molto alti (il 72% è incappato in una complicazione).

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September 10, 2016

Akku Acer TravelMate 8372G

Trick 3: Schnelleres Laden Die meisten Apple-Fans besitzen mehr als ein Gerät aus Cupertino. Falls Sie also neben dem iPhone auch ein iPad Ihr Eigen nennen, gibt es eine besonders schnelle Lademethode: Nutzen Sie statt des iPhone-Netzteils das des iPads. Dank der höheren Stromstärke lädt das iPhone deutlich schneller. Uneingeschränkt ist das aber leider nicht zu empfehlen: Der Akku leidet auf Dauer und hält mit der Zeit kürzer durch.Fullscreen
Trick 1: Schnelleres Laden Die meisten Apple-Fans besitzen mehr als ein Gerät aus Cupertino. Falls Sie also neben dem iPhone auch ein iPad Ihr Eigen nennen, gibt es eine besonders schnelle Lademethode: Nutzen Sie statt des iPhone-Netzteils das des iPads. Dank der höheren Stromstärke lädt das iPhone deutlich schneller. Uneingeschränkt ist das aber leider nicht zu empfehlen: Der Akku leidet auf Dauer und hält mit der Zeit kürzer durch.

Wenn man sich die Benchmark-Werte des kürzlich angeteaserten Asus ROG-Notebooks ansieht, muss man zwangsläufig zum Schluss kommen, dass der Hersteller hier schon eine neue GPU-Generation in sein neuestes Gaming-Notebook verbaut hat. Die einzig andere logische Alternative wäre ein Dual-GPU-Gespann, beispielsweise aus zwei GTX 980M-GPUs, dies würde aber das Kühlsystem extrem fordern. Viel wahrscheinlicher ist, dass Asus hier bereits einen ersten Vorgeschmack auf die Leistungsfähigkeit zukünftiger mobiler Grafikkarten auf NVIDIA's neuer Pascal-Architektur gibt, übertrifft das Notebook doch selbst ohne Übertaktung den bisherigen Desktop-Spitzenreiter GTX Titan X.

Laut den Entwicklern handelt es sich dabei um einen Konzeptrechner, der nicht einmal übertaktet sei - also noch schneller werden könne. Während Asus selbst keine Details zum Grafikchip verrät, spekuliert die Website Videocardz, dass es sich um eine GeForce GTX 1080M handelt, die Mobilversion der kürzlich vorgestellten Nvidia-Highend-Karte GTX 1080. Darauf deutet zumindest eine frühere Version der Benchmark-Grafik hin, die den Konzeptrechner als "GXXX" bezeichnete.
Die Internet-Plattform Alibaba rechnet mit einer steigenden Nachfrage nach deutschen Produkten in China. Zielgruppe sei die wachsende chinesische Mittelschicht, sagte der Deutschland-Chef des chinesischen Unternehmens, Terry von Bibra, der Deutschen Presse-Agentur. „Bei deutschen Produkten besteht in China eine sehr hohe Nachfrage", zeigte sich von Bibra überzeugt. Der ehemalige Chef des Online-Anbieters karstadt.de steht seit November des vergangenen Jahres an der Spitze des neu gegründeten deutschen Alibaba-Ablegers.

Schon im vergangenen April hatte n-tv mit dem IO Hawk viel Spaß. Es handelt sich dabei um ein Elektro-Board, das im Prinzip ein kleiner Segway ohne Haltestange ist. Sie werden meistens Hoverboard genannt, obwohl das eigentlich falsch ist: Der Fahrer steht in Fahrtrichtung zwischen den Rädern und nicht wie beim schwebenden Skateboard aus "Zurück in die Zukunft" quer zur Fahrtrichtung.Inzwischen gibt es zahlreiche andere Geräte, die alle mehr oder weniger gleich aussehen, teilweise aber erhebliche technische Mängel aufweisen und gefährliche Billigware sind. Unter anderem sollen E-Boards sogar in Brand geraten sein, was Amazon und andere Händler dazu bewog, den Elektro-Ramsch aus ihren Sortimenten zu nehmen.

Gerüchten zufolge, wird Nvidia bereits kommende Woche, also während der Computex in Taipei, Taiwan, die neuen GPU-Lösungen für Notebooks enthüllen und der Öffentlichkeit vorstellen. Dem Vernehmen nach wird die GTX 1080 (M) die GTX 980M ablösen, die GTX 1070 (M) demnach die GTX 970M. Dieser Strategie folgend, würden dann noch eine GTX 1060 (M) und GTX 1050 (M) folgen und die bisherigen mobilen Grafikeinheiten GTX 960M und GTX 950M ablösen. Ob Nvidia bei der Kennzeichnung "M" für Notebook-GPU bleibt, ist derzeit umstritten. Es gibt Stimmen, die behaupten, Nvidia könnte den Extra-Buchstaben in der Bezeichnung künftig weglassen.

Die mobile Variante der Nvidia GTX 1080 wird vermutlich nicht ganz so performant wie die Desktop-Version sein. Ob damit flüssiges 4K-Gaming möglich sein wird, ohne auf Dual-GPU-Lösungen zurückgreifen zu müssen, werden wir vielleicht schon nächste Woche auf der Computex sehen. Erste Produkte mit den neuen mobilen GPU-Lösungen könnten dann schon im August folgen. Spannend!Das OnePlus 3 ist der neueste "Flaggschiff-Killer” aus der Smartphone-Schmiede von OnePlus. Das dritte Top-Smartphone des chinesischen Unternehmens soll es wieder mit den großen Konkurrenten auf dem Markt aufnehmen. Ob es das im Bezug auf den Akku und dessen Laufzeit kann, sagen wir euch im Folgenden.

Ihr seid auf der Suche nach einem neuen Smartphone und wollt nicht nur weniger Geld ausgeben, sondern auch sicher gehen, dass der Akku lange hält? Wir sagen euch im folgenden Artikel, ob es sich lohnt, dass OnePlus 3 zu kaufen, wenn ihr Wert auf einen langlebigen Akku legt. Außerdem erklären wir euch, was es mit dem Begriff Dash Charge auf sich hat. Bei uns erfahrt ihr zudem, welche SIM-Karte ihr für das OnePlus 3 benötigt.

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Die Akku-Kapazität des neuen Flaggschiff-Killers beläuft sich auf 3.000 mAh. Damit hat das Gerät mehr Power als der Akku des LG G5 (2.800 mAh) und ist gleichauf mit dem Samsung Galaxy S7 oder HTC 10. Keine schlechte Gesellschaft. Wie lange der Akku tatsächlich hält, ist natürlich noch ein Thema, das wir in einem Test klären müssen. Damit ihr den Akku aber schnell laden könnt, sollte er mal vorzeitig leer sein, hat OnePlus sein neuestes Gerät mit einem Standard namens Dash Charge ausgestattet. Laut eigenen Angaben setzt OnePlus hierbei einen neuen Benchmark, was Lösungen zum Schnellladen angeht. In nur 30 Minuten soll der Akku eine Ladung von mehr als 60% erreichen – laut OnePlus könntet ihr euch damit bis zu sieben Stunden unterbrochen Videos ansehen oder mit der Kamera des OnePlus 3 zahlreiche Bilder schießen. Dash Charge erhöht nicht einfach den Ladedruck, sondern lässt mehr Strom fließen. So ist die Schnellladung auch möglich, wenn ihr währenddessen ein Spiel spielt oder andere datenintensive Anwendungen nutzt. Auch hier reservieren wir unsere finale Einschätzung, bis wir das neue Feature ausführlich testen konnten.

Wenn ihr keine Steckdose in der Nähe habt, um die Vorteile von Dash Charge zu nutzen oder unterwegs seid, könnt ihr euch bei der Bestellung des Smartphone direkt auch eine Powerbank von OnePlus sichern. Für 20 Euro bekommt ihr dabei ein Exemplar mit 10.000 mAh. Wir sagen euch an anderer Stelle zudem, wie ihr es verhindern könnt, dass euer Handy-Akku immer so schnell leer ist.Keine Polaris-Technik, sondern vorerst bekannte Modelle unter anderem Namen: AMDs neue Radeon M400 basieren auf den Tonga-, Bonaire- und Oland-Chips. Die alte Pitcairn-GPU fällt weg.
AMD hat ohne größere Ankündigung die Radeon-M400-Reihe veröffentlicht. Die neuen Modelle werden den Serien Radeon R9 M400, Radeon R7 M400 und Radeon R5 M400 zugeordnet. Technisch unterscheiden sich die Grafikchips nicht von ihren Vorgängern, da AMD weiterhin die gleichen GPUs verwendet. Einzig der Pitcairn-Chip von 2012 wurde aus dem Portfolio gestrichen.

Neues Topmodell ist vorerst die Radeon R9 M485X, die auf einer Tonga-GPU basiert. Mit GCN-v3-Architektur, insgesamt 2.048 Shader-Einheiten und einem 256 Bit breiten Speicherinterface mit 8 GByte GDDR5 ähnelt sie der Radeon R9 380X für Desktop-Systeme. Die Radeon R9 M470X (896 ALUs) und die Radeon R9 M470 (768 ALUs) mit 128-Bit-Interface nutzen einen Bonaire-GCN-v2-Chip, bekannt etwa von der Radeon HD 7790. Der noch bei der Radeon R9 M390 verbaute Pitcairn wird bei der M400-Reihe nicht mehr verwendet.

Bei der Radeon R7 M465X dürfte ein ebenfalls ziemlich alter Cape Verde (GCN v1) eingesetzt werden, dafür sprechen die 512 Shader-Rechenwerke und das 128 Bit breite Interface. Für die Radeon R7 M465 (384 ALUs mit 128 Bit) und die Radeon R7 M445 (320 ALUs mit 64 Bit) nutzt AMD schnellen GDDR5-Videospeicher, bei der Radeon R7 M460 sowie der Radeon R7 M440 hingegen langsamen DDR3. Allen vier gemein ist der halbwegs aktuelle Oland-GCN-v2-Chip.Für die Radeon R5 M435, die Radeon R5 M430 und die R5 M420 setzt AMD vermutlich auf die gleiche GPU. Alle drei rechnen mit 320 Shader-ALUs und einem 64-Bit-Interface. Die Radeon R5 M430 ist mit GDDR5-, die beiden anderen R5-Varianten mit DDR3-Videospeicher bestückt. Der Chip mag altbekannt sein - die Verwendung von GDDR5 in diesem Segment ist allerdings neu.Da noch keine Radeon R9 M495X gelistet ist, dürfte sich AMD diese Bezeichnung für eine kommende, Polaris-basierte Grafikeinheit aufheben.

Asus könnte mit seiner Gaming-Notebook-Reihe "Republic of Gamers" bald einen Meilenstein erreichen. In einem Blogeintrag deutet Asus an, dass ein kommendes Modell der ROG-Reihe leistungsstärker sein wird als ein Highend-Gaming-PC.
Ohne Details zu den Komponenten zu verraten, hat Asus Benchmarkwerte veröffentlicht, die zeigen, dass das ultraschnelle Notebook[Anzeige] Laptop, Tablets und Co. direkt bei Microsoft kaufen sogar die Performance eines PC mit Titan-X-Grafikkarte übertrifft. Laut Asus soll es schneller sein als jedes andere Notebook.

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Batteria TOSHIBA Satellite L740D

La dissipazione è efficiente, perché l’utente utilizzando il dispositivo come laptop non si accorgerà del calore prodotto, tuttavia utilizzando l’unità come tablet il nostro campione ha mostrato un importante surriscaldamento del dorso, che potrebbe risultare fastidioso quando si usa il tablet appoggiato alle ginocchia e lo si tiene per mano. Si può fare meglio. Il riscaldamento si può sentire anche se si appoggia la mano al vetro quando si utilizza lo stilo. E’ un segno che gli ibridi, quando vogliono essere generosi nelle prestazioni, devono trovare qualche compromesso, e non si vorrebbero compromessi quando si tratta di spendere oltre 1500 euro.

Per quanto riguarda le prestazioni i nostri PcMark 8 hanno fatto segnare uno score Home Conventional di 2020 punti, la configurazione più vicina che possiamo paragonare a questa è quella di Dell Latitude 12 7275, che si era fermato a 1888 punti (ma aveva anche SSD da 256 Gbyte). Confermiamo ancora che i processori della serie Intel Core iX hanno sempre fatto registrare nelle nostre prove prestazioni sensibilmente superiori, è un aspetto di cui tenere conto in fase di acquisto.IN PROVA – HP ZBook 17 G3 è una workstation mobile di terza generazione offerta da HP con Cpu Intel Xeon, grafica discreta AMD o Nvidia e doppia interfaccia Thunderbolt 3. L’abbiamo messa alla prova

E’ interessante il comparto delle workstation mobile. In questo ambito restano valide ancora oggi alcune scelte conservative e allo stesso tempo quando si innova lo si fa non per incontrare meramente i trend del mercato ma per fornire quello che serve per l’animazione grafica di fascia alta, a chi progetta in CAD, a chi ha bisogno di potenza di calcolo per simulazioni di ogni tipo, per esempio oltre che nell’ambito delle costruzioni, per le dinamiche dei fluidi, o ancora, per ogni tipologia di simulazione statistica o di analisi di grandi quantità di dati, così come nel settore aerospaziale. Si sprecano i casi d’uso di queste soluzioni. Proprio sulle workstation HP Z si sono attestate realtà come, Sage Cheshire Aerospace, 3M, Hexagon Geospatial, la scuola di cinematografia di Vancouver.

HP ZBook 17 G3 è la proposta di workstation HP, ancora portatile, nonostante gli oltre 3 Kg di peso. Si tratta di un notebook di dimensioni generose, con il display da 17,3 pollici, quindi circa 44 cm di diagonale. Le misure sono importanti: 42x28x3 cm, ed è evidente soprattutto lo spessore; tuttavia è questo il frutto di un lavoro intenso svolto da HP sulla generazione precedente (la G2) dalla quale è stato limato circa il 10 percento di peso e un quarto proprio dello spessore. Quello che è certo è che anche su una workstation mobile oggi si può avere la medesima potenza di calcolo di una workstation da scrivania, magari rinunciando solo alla medesima accessibilità e a qualcosa nel comparto grafico.

HP ha pensato le workstation Zbook per supportare anche le più specifiche esigenze, lasciando ancora la scelta dell’OS tra Windows 10 e Windows 7, la disponibilità di processori Intel Core, ma anche Intel Xeon, innalzare il livello del comparto grafico con soluzioni AMD FirePro 3D, come Nvidia Quadro con fino a 8 Gbyte di memoria. Queste workstation possono supportare fino a 64 Gbyte di Ram EEC e con un comparto storage di prima classe nutrito da doppie unità HP Z Turbo Drive G2 da 1 Tbyte. A livello di interfacce, la più grande novità della nuova generazione di workstation è data dalla doppia presa Thunderbolt 3. Ed entriamo nei dettagli della prova. (Continua…)Il guscio unibody interamente realizzato in metallo del MacBook è ora disponibile in quattro finiture in alluminio: oro, argento, grigio siderale e, per la prima volta su un Mac, nella finitura oro rosa

Apple ha aggiornato il MacBook con processori Intel di ultima generazione, prestazioni grafiche superiori, archiviazione flash più veloce e un’ora extra di autonomia della batteria, migliorando ulteriormente il Mac più sottile e leggero di sempre.Il guscio unibody interamente realizzato in metallo del MacBook è ora disponibile in quattro finiture in alluminio: oro, argento, grigio siderale e, per la prima volta su un Mac, nella finitura oro rosa. Con un display Retina da 12″, una tastiera full-size incredibilmente reattiva, il trackpad Force Touch, una versatile porta USB-C e una batteria che dura tutto il giorno in un design che pesa meno di 1 kg ed è spesso solamente 13,1 mm, il MacBook rappresenta il futuro dei notebook.

Il MacBook aggiornato integra processori Intel Core M dual-core di sesta generazione fino a 1,3GHz, con velocità Turbo Boost fino a 3,1GHz e una memoria ancora più veloce a 1866MHz. La nuova Intel HD Graphics 515 offre prestazioni grafiche fino al 25% più scattanti, mentre l’archiviazione flash basata su PC Ie permette di fare tutto più velocemente, come avviare le app o aprire i file. Il MacBook è il portatile perfetto da usare tutti i giorni, tutto il giorno, grazie alla sua straordinaria autonomia: fino a 10 ore di navigazione web in wireless e fino a 11 ore di riproduzione film iTunes.Il MacBook ha inoltre una porta USB-C incredibilmente compatta e versatile per la ricarica, il trasferimento dati e il video output. Tutto con un unico connettore dalle dimensioni pari a un terzo di una tradizionale porta USB. Dopo l’introduzione dell’USB-C sul MacBook, l’ecosistema di accessori Apple e di terze parti con tecnologia USB-C ha continuato ad arricchirsi di nuovi prodotti, offrendo agli utenti maggiori flessibilità e possibilità.

Senza parti in movimento né ventole, il MacBook offre prestazioni efficienti e silenziose. Progettato per un mondo senza fili, il MacBook è dotato delle più recenti tecnologie wireless, inclusi Wi-Fi 802.11ac e Bluetooth 4.0, per una connettività senza fili ultrarapida. Il MacBook è perfetto per operazioni come lo streaming di contenuti dal portatile alla Apple TV tramite AirPlay, il trasferimento veloce di file con AirDrop o l’utilizzo di cuffie wireless.Tutti i nuovi Mac includono di serie OS X El Capitan, l’ultima versione di OS X che ridefinisce l’esperienza Mac e migliora le prestazioni di sistema. El Capitan riprende le funzioni rivoluzionarie e lo splendido design di OS X Yosemite, e introduce miglioramenti nella gestione delle finestre, nelle app integrate e nella ricerca Spotlight, oltre a incrementare le prestazioni per rendere ancora più veloci e scattanti le attività di tutti i giorni, come aprire app e PDF, passare da un’app all’altra o controllare l’email.
Il MacBook è disponibile su Apple.com e presso gli Apple Store e alcuni Rivenditori Autorizzati Apple. Il MacBook è disponibile con processore Intel Core m3 dual-core a 1,1GHz con velocità Turbo Boost fino a 2,2GHz, 8GB di memoria e unità flash da 256GB a €1.499, e con processore Intel Core m5 dual-core a 1,2GHz con velocità Turbo Boost fino a 2,7GHz, 8GB di memoria e unità flash da 512GB a €1.829. Le opzioni di configurazione possibili all’ordine (CTO) includono un processore Intel Core m7 dual-core a 1,3GHz con velocità Turbo Boost fino a 3,1GHz.

Brother alza il sipario sulle ultime novità: dalle stampanti laser monocromatica, agli scanner fino alle stampanti da mobile. Tante novità, a partire dalla nuova gamma laser monocromatica studiata per le esigenze delle grandi aziende Brother alza il sipario sulle ultime novità: dalle stampanti laser monocromatica, agli scanner fino alle stampanti da mobile. Tante novità, a partire dalla nuova gamma laser monocromatica studiata per le esigenze delle grandi aziende. La nuova gamma laser monocromatica di Brother comprende tredici modelli con tecnologia di stampa altamente avanzata: sei stampanti e sette all-in-one progettati per i dipartimenti aziendali che hanno la necessità di stampare grandi volumi e di condividere un solo dispositivo di rete tra gruppi di lavoro.

Con un volume di stampa ideale fino a 10mila pagine al mese, la nuova gamma laser monocromatica può infatti vantare diversi record rispetto ai modelli precedenti: gamma con l’engine laser più durevole di sempre, gamma più veloce di sempre e garantisce maggiore produttività, gamma con i consumabili di più lunga durata di sempre.Questo si traduce in un costo pagina più basso e costi di stampa complessivamente più contenuti, gamma che ha a disposizione il maggior numero di opzioni di input e output della carta di sempre per una massima flessibilità, gamma con le funzioni di sicurezza più efficaci di sempre per garantire che le informazioni riservate restino sempre protette. Una serie di modelli che si caratterizzano per la velocità di stampa che arriva fino a 50 pagine al minuto mentre la prima pagina ha un tempo di uscita di soli 7,5 secondi. Grazie al toner ad alta capacità che consente di stampare fino a 20mila pagine, questa gamma combina produttività e risparmio ai massimi livelli oltre ad offrire ampie possibilità di personalizzazione da parte delle aziende. La gestione professionale della carta risulta semplificata grazie ai vassoi inferiori aggiuntivi, all’unità mailbox opzionale a più scomparti con funzione di ordinamento e al sistema composto da 4 cassetti da 520 fogli ciascuno, che consentono di aumentare i volumi di carta in base alle necessità.

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