April 28, 2017

Batteria per PC portatile ASUS UX31

Veniamo al notebook oggetto dell'analisi di queste pagine. Asus K55DR è il primo modello con piattaforma AMD Trinity proposto dall'azienda taiwanese, specificamente sviluppato sulla base dello chassis adottato per le altre proposte della famiglia K55 basate su CPU Intel della famiglia Core dotate di architettura Ivy Bridge. La famiglia di soluzioni K55 entra all'interno del gruppo di notebook che Asus definisce come "Versatile Performance", con il quale si vuole offrire un connubio tra prestazioni velocistiche, dotazione accessoria e flessibilità d'impiego. Da questo la scelta di utilizzare uno schermo da 15,6 pollici di diagonale, ancora in grado di assicurare una discreta trasportabilità in movimento, con tuttavia a nostro avviso il limite di una risoluzione di 1.366x768 pixel.Quello di utilizzare pannelli con queste caratteristiche tecniche, soprattutto per notebook che vengono proposti sul mercato a meno di 600,00€ IVA inclusa, è purtroppo una scelta molto frequente che a nostro avviso è da criticare. Sarebbe di gran lunga preferibile avere una risoluzione superiore a parità di diagonale, pur a fronte di un esborso economico leggermente superiore a parità di caratteristiche tecniche, vista anche la progressiva evoluzione verso risoluzioni sempre più elevate portata avanti tanto dai produttori di sistemi smartphone come da quelli di tablet.

Il guscio esterno è in materiale plastico con alcune trame molto sottili che assolvono al duplice scopo di assicurare una finitura esteticamente più gradevole e in parte fornire una maggiore resistenza alla flessione. La risultante è una sensazione di notevole rigidità complessiva, abbinata però ad una certa cura qualitativa che è apprezzabile. Il design è ripreso anche nella parte inferiore del notebook con una trama differente e più fitta, mentre la parte sotto la tastiera presenta un terzo tipo di trama in questo caso con degli stampi quadrati molto fitti ma nuovamente gradevoli al tatto.Vi sono alcuni elementi peculiari che caratterizzano l'Asus K55DR. Innanzitutto la presenza della cosiddetta Dual Graphics, cioè dell'abbinamento tra GPU Radeon HD 7640G integrata nella APU A8-4500 M e la scheda video discreta AMD Radeon HD 7470M, con funzionamento che può essere della sola componente integrata oppure di entrambe in parallelo a seconda delle preferenze in termini di prestazioni velocistiche e consumo. Nel sample messo a nostra disposizione troviamo inoltre un hard disk SATA da 1 Terabyte di capacità, abbinato a memoria DDR3-1600 in quantitativo da 6 Gbytes, con lettore ottico DVD che opera anche come masterizzatore. Passiamo ora ad un'analisi più dettagliata della costruzione di questo notebook e delle scelte tecniche portate avanti da Asus.

La configurazione che al momento viene proposta per la maggiore nel mercato italiano prevede un hard disk da 500 Gbytes di dimensione, abbinato a 4 Gbytes di memoria di sistema senza GPU dedicata Radeon HD 7470M a supporto di quella Radeon HD 7640G integrata nella APU. Per questa configurazione Asus riporta un listino ufficiale di poco meno di 700,00€ IVA inclusa sul proprio sito Asusworld.it; un rapido giro presso i principali rivenditori online nazionali permette di verificare un listino effettivo pari a circa 550,00€ IVA inclusa.Era da poco iniziato il 2008 quando in occasione del MacWorld Expo di San Francisco Apple svelò la sua "one more thing": si trattava della prima generazione di MacBook Air, un sistema portatile che allora colpì il pubblico per il suo ridottissimo spessore. Quattro anni fa lo scenario del mondo dei portatili era completamente diverso rispetto ad ora, con le prime soluzioni netbook nella forma di EeePC 700 che avevano già fatto capolino sul mercato alla fine del 2007 e avevano riscosso una calorosa accoglienza da parte del pubblico proprio per via delle loro ridotte dimensioni e della conseguente facilità di trasporto.

Entusiasmo che però venne rapidamente smorzato dalle limitazioni prestazionali dei netbook, realizzati con piattaforme hardware che imponevano un modello d'uso veramente limitato. La tecnologia allora disponibile non era in grado di coniugare, ad un prezzo accessibile, le esigenze di prestazioni ed estrema portabilità, e le soluzioni ultraportatili disponibili sul mercato erano comunque caratterizzate da qualche limitazione e da un prezzo decisamente non alla portata di tutti. Fu così anche per il primo MacBook Air, che al debutto sul mercato apparve proprio come una soluzione di nicchia, anche per via del prezzo di ingresso di 1600 euro, con l'assenza di lettore ottico e la presenza di una sola porta USB. La filosofia su cui puntò Apple, però, era quella di dare precedenza all'usabilità del sistema proponendo una soluzione con tastiera e schermo di dimensioni standard in netta controtendenza con il fenomeno netbook.

Nel corso di questi quattro anni il panorama tecnologico è molto cambiato ed il concetto alla base di MacBook Air è stato fonte di ispirazione per una categoria di prodotti attualmente molto chiacchierati e per i quali Intel sta concentrando molte delle proprie forze: i sistemi Ultrabook. L'azienda di Santa Clara ha infatti presentato nel corso del mese passato la nuova famiglia di CPU basate su architettura "Ivy Bridge" e realizzati con processo a 22 nanometri. In questa famiglia si possono trovare una serie di processori Ultra Low Voltage, con TDP di 17W e destinati in maniera specifica all'utilizzo con i sistemi Ultrabook di seconda generazione.Logicamente questi processori risultano adatti anche per i portatili Apple della famiglia MacBook Air, che pur non rientrando formalmente nella categoria dei sistemi Ultrabook, ne ricalcano molte delle caratteristiche peculiari.Il colosso coreano Samsung, come ormai noto ai più, si sta affermando in maniera sempre più importante all'interno del panorama mondiale a proposito di quella che è una delle categorie in maggior sviluppo, ovvero la telefonia mobile. I risultati ottenuti negli ultimi anni hanno infatti portato la realtà asiatica al primo posto tra i maggiori produttori di smartphone, sorpassando anche quello che sembrava l'irraggiungibile colosso Apple.

Tra i maggiori artefici di questa rincorsa, culminata con l'affermazione al vertice della speciale graduatoria, troviamo i terminali della serie Galaxy che hanno contribuito in maniera non indifferente al successo del brand orientale. Galaxy è infatti ormai diventato un marchio importante e conosciuto in tutto il mondo, simbolo di una famiglia di prodotti dalle caratteristiche, sia tecniche che di design, di rilievo. Il primo esponente di questa famiglia nasce 3 anni or sono, prende il nome di Samsung Galaxy S e detta per la prima volta le linee guida per quelle che saranno le caratteristiche tecniche e di design dei suoi successori. Display di dimensioni e qualità importanti, processori di buona categoria, sistema operativo Android e fotocamera dalle prestazioni quantomeno discrete sono solo alcune delle caratteristiche contraddistinguono sin dal primo esemplare questa famiglia di soluzioni.

La stirpe è poi continuata lo scorso anno con Samsung Galaxy S II, la seconda versione del terminale di punta del produttore coreano che, cavalcando l'onda del successo del suo predecessore ha sin da subito fatto segnare importanti dati di vendita, raggiungendo in circa un anno le 20 milioni di unità vendute. Un risultato davvero importante, soprattutto considerato che mai prima d'ora nessun terminale Android era riuscito ad ottenere un simile successo.Successo che tuttavia pare nulla se confrontato con i nove milioni di soli preordini relativi alla terza generazione di questo smartphone. Proprio così, annunciato lo scorso 3 di maggio in occasione di un evento ad esso appositamente dedicato in quel di Londra, l'ultimo esemplare della famiglia Galaxy ha fatto registrare prima ancora della sua messa in vendita ben 9 milioni di preordini, più o meno la metà di quanto ottenuto in un anno intero da Galaxy S II. Successo che, ancora oggi, ha più di un mese dall'annuncio non sembra intenzionato a voler diminuire. Come del resto era lecito aspettarsi, d'altra parte, il nuovo Galaxy porta in dote una serie di caratteristiche tecniche che fanno sì che possa tranquillamente essere identificato come uno dei migliori, se non addirittura il migliore, smarphone Android attualmente sul mercato.

Display Super AMOLED HD da 4,8 pollici, processore Exinos 4 Quad, quad-core di produzione della stessa Samsung, fotocamera da 8 megapixel, NFC e batteria da 2100 mAh sono solo alcune delle caratteristiche tecniche di questo terminale. Caratteristiche che riassumiamo nella tabella riportata qui di seguito ricordando che nel caso in cui disponibili, le voci della tabella sono ricavate dal sito internet ufficiale della stessa Samsung.Negli ultimi giorni Microsoft ha creato grande attesa per un importante evento organizzato a Los Angeles: la vigilia della conferenza è stata animata da ipotesi e congetture sul possibile annuncio. Tra le varie opzioni possibili i ben informati parlavano di un possibile tablet Microsoft, e si era anche fatto il nome di Barnes & Noble come possibile partner.L'ipotesi del tablet Microsoft si è poi rivelata veritiera e Steve Ballmer ha mostrato al pubblico l'interessante progetto Surface. Il CEO di Microsoft ha introdotto i nuovi tablet partendo da lontano, dall'origine del mouse che venne creato per soddisfare una chiara esigenza degli utenti di un PC. E come in quel caso i nuovi tablet Microsoft intendono rispondere a precise esigenze degli utenti, o per lo meno questa è l'idea del colosso di Redmond che in ambito tablet è costretta a inseguire i concorrenti.

Ma ritorniamo in argomento delineando quelle che sono le caratteristiche per oggi conosciute. Surface si articola in due macro categorie, una dedicata a soluzioni ARM based, quindi Windows RT su piattaforma NVIDIA Tegra 3, a cui si affiancano modelli destinati a Windows 8 Pro con processore Intel Core i5 Ivy Bridge.Il modello previsto per Windows RT ha un peso di 676 grammi con un display da 10,6 pollici ClearType HD. Dalle poche specifiche rese pubbliche da Microsoft si legge che lo spessore per questo tablet è pari a 9,3 mm, caratteristica che lo rende pressoché identico al rivale iPad.Sul fronte delle porte di espansione Microsoft prevede uno slot per microSD e una connessione video HDMI; a queste opzioni si aggiunge la connettività Wi-Fi offerta dal modulo MIMO 2x2 integrato. A livello software il tablet dotato di sistema Windows RT metterà a disposizione Office 15, notizia già circolata alcune settimane fa e ora confermata.Per quanto riguarda la batteria le specifiche indicano un dato: 31,5Wh, dettaglio però insufficiente da solo a offrire una reale stima dell'autonomia offerta. Al momento del lancio sono previste configurazioni con SSD da 32 e da 64GB.Per i modelli Surface destinati a Windows 8 Pro le caratteristiche appena descritte cambiano leggermente: il peso del tablet sale a 903 grammi, lo spessore a 13,5 mm ma la dimensione del display rimane di 10,6 pollici con risoluzione full HD.

Tra le opzioni di espansione previste citiamo una USB 3.0, un connettore MiniDisplayPort e un lettore microSDXC. Anche su questi modelli sarà disponibile un modulo Wi-Fi MIMO 2x2 ma rispetto alle versioni con Windows RT saranno previste configurazioni con SSD da 64 e 128GB.A distanza di parecchi mesi torniamo a occuparci di netbook proponendo un articolo dedicato a alcuni EeePC, prodotti che per mesi hanno catturato l'attenzione degli utenti attratti dalla possibilità di avere a loro disposizione un piccolo PC a un prezzo molto interessante. Lo scenario si è evoluto: le prestazioni offerte sono in parte migliorate, l'autonomia anche e, soprattutto, l'offerta si è diversificata con prodotti più o meno curati nel design, leggeri o in grado di soddisfare meglio specifiche categorie di utenti.Una prima fase del fenomeno netbook ha visto Asus quale principale attore del mercato: le soluzioni Eee PC sono rimaste per lungo tempo prive di concorrenza, e solo in una seconda fase anche altri produttori hanno scelto di entrare in questo segmento caratterizzato da prezzi - e margini - ridotti. Tra tutti forse solamente la taiwanese Acer ha veramente impensierito e contrastato Asus, mentre altri OEM hanno avuto un approccio più moderato al fenomeno presentando pochi e modelli e dimostrando scarso interesse nei confronti della battaglia di prezzo che si era innescata.

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Posted by: akkusmarkt at 09:13 AM | No Comments | Add Comment
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