April 27, 2017

Batteria per PC portatile ASUS N75

Proprio il 26 ottobre dello scorso anno, infatti, il CEO della compagnia nord-europea, nel corso del proprio keynote in occasione del Nokia World 2011 mostrò per la prima volta al mondo Nokia Lumia 800 e Nokia Lumia 710, le prime due soluzioni di quella che sta diventando con il passare dei mesi una famiglia sempre più numerosa.Molte cose sono successe a seguito del lancio dei primi due terminali Windows Phone di Nokia, e non è ormai un segreto che, proprio il produttore in questione copra un ruolo particolarmente importante nello scacchiere Microsoft. Tutti gli elementi hanno infatti sempre portato a pensare che Nokia godesse di una particolare posizione rispetto agli altri partner Microsoft, tanto da essere l'unica tra essi ad avere delle applicazioni proprie con le quali customizzare i terminali sin dal momento del lancio e alcune delle quali sono disponibili nello stesso Marketplace anche per soluzioni di terze parti.Proprio per questo ruolo particolarmente importante, a seguito dell'annuncio della nuova release del sistema opertivo Windows Phone, che raggiunge la versione 8, gran parte dell'attenzione si è catalizzata sulla stessa Nokia. Proprio in queste ore, in occasione di un evento organizzato a New York, infatti, il colosso della telefonia mobile ha annunciato alcuni nuovi terminali caratterizzati dalla presenza della nuova versione dell'OS Microsoft.

Le soluzioni annunciate sono 2, entrambe facenti parte della famiglia Lumia. I due nuovi terminali prendono il nome rispettivamente di Lumia 920 e Lumia 820 e vanno a coprire la fascia alta e la fascia media dell'attuale mercato, sostituendo così Lumia 900 e Lumia 800, i due rappresentanti più significativi della gamma Nokia in questo anno.Durante alcuni incontri dedicati a Windows 8 Microsoft ci aveva detto che per il lancio del nuovo sistema operativo c'erano da aspettarsi interessanti e nuovi form factor di prodotto. E puntuale, una prima risposta è arrivata da Sony che a IFA 2012 ha mostrato i nuovi Touch Top 20 e Touch Duo 11. Nei giorni scorsi abbiamo potuto toccare con mano per qualche ora i due prodotti Sony e qui di seguito vi proponiamo una rapida descrizione e qualche prima impressione.Sony Vaio Tap 20 si fa notare per le proprie dimensioni non proprio contenute e il peso di oltre 5Kg. Come suggerisce il nome del prodotto il display ha una diagonale di 20 pollici con risoluzione di 1600x1050 pixel, quindi è adatto alla riproduzione di contenuti in Full HD. Il prodotto non ha certo velleità mobile, infatti Sony lo propone proprio per l'utilizzo domestico, per quel genere di utenti che a letto, su divano o in simili situazioni già oggi sentono la necessità di aver tablet o smartphone sempre con sè.

Il tablet domestico è dotato di un piedestallo in grado di garantire l'orientamento del display secondo le necessità, ma è anche possibile mantenere il prodotto completamente in orizzontale. Sony suggerisce questo tipo di utilizzo per eventuali sessioni di gaming tra due persone. Il pannello è ovviamente multitouch e insieme al tablet viene anche fornito un comodo stilo.Come mostra la foto scattata in occasione di IFA 2012 il processore previsto per Sony Vaio Tap 20 è un Intel Core i5-3371, mentre per il sottosistema video Sony ha scelto di utilizzare la soluzione integrata Intel. SU questo fronte ci saremmo aspettati qualcosa di più: le caratteristiche multimediali e entertainment del Vaio Tap 20 potrebbero suggerire l'adozione di una GPU discreta, ma rispetto alla configurazione che troveremo in commercio a partire dal lancio di Windows 8 potrebbero esserci delle sostanziali differenze.Anche su Sony Vaio Tap 20 è prevista una batteria capace di garantire un minimo di autonomia di funzionamento: Sony indica alcune ore di autonomia ma quezta non è certo una caratteristica fondamentale per un prodotto simile, anche se la comodità di girare per casa senza l'obbligo di collegarsi a un alimentatore è innegabile. Per lo storage dei dati nel caso di Sony Vaio Tap 20 non è prevista un'unità SSD: visto il target multimediale e entertainment del prodotto si è preferito un più tradizionale hard disk da 1TB di spazio di archiviazione.

Le porte di espansione sono collocate sul retro, vicino alla zona di fissaggio del supporto a leggio. Come visibile dalle foto sono disponibili connessioni USB 3.0, HDMI e un comodo lettore di schede SD.In occasione di IFA 2012 Acer ha voluto presentare e in alcuni casi riproporre modelli dedicati a Windows 8: parliamo in particolare di alcuni tablet, Ultrabook e c'è anche spazio per un all-in-one. La prima novità mostrata alla conferenza stampa di pochi giorni fa è l'Iconia W510 che integra una CPU Intel Atom della famiglia Clover Trail e è dotato di display da 10 pollici con risoluzione di 1366x768 pixel.Questo modello può essere collegato a una tastiera per essere utilizzato come un comune notebook, oppure la tastiera stessa può ruotare di 295 gradi per mantenere inclinato il tablet che potrà essere utilizzato in modalità touch. La tastiera integra anche una batteria attraverso la quale l'autonomia del prodotto cresce da 9 ore a circa 18 ore, così dichiara Acer.

Il secondo Tablet Acer dedicato a Windows 8 è il nuovo Iconia W700 con display da 11,6 pollici di tipo IPS e con risoluzione Full HD di tipo IPS. Questi ultimi dettagli suggeriscono una differenza sostanziale rispetto al precedente e anche in merito alla componentistica interna ci sono profonde differenze, infatti per W700 sono previste cpu Intel Core i3 e i5, 3 porte USB 3.0 e un quantitativo di spazio su SSD per lo storage dei dati pari a 256GB.W700 ha uno spessore di 11,9mm e lo chassis è realizzato in alluminio. Il tablet può essere abbinato a uno stand che ne permette la ricarica e il posizionamento in modalità landscape o portrait. Inserendo il tablet in questo accessorio le porte di espansione vengono replicate e rese comunque accessibili.E' arrivato in redazione da poche ore e sarà disponibile in commercio ufficialmente a partire da domani 1 settembre: stiamo parlando di Google Nexus 7, il nuovo tablet da 7 pollici che l'azienda di Mountain View ha annunciato e presentato in occasione della Google I/O Conference 2012 tenutasi a San Francisco alla fine dello scorso mese di giugno.Seguendo un copione già adottato negli anni precedenti Google decide di affiancarsi ad un partner produttivo per la realizzazione del dispositivo che funge da palcoscenico per il debutto di una nuova versione del proprio sistema operativo Android. In questo caso il partner prescelto è la taiwanese Asus (dopo che negli anni precedenti la grande G si è appoggiata ad HTC per il Nexus One e a Samsung per il Nexus S ed il Galaxy Nexus), con il sistema operativo che giunge alla versione 4.1 nome in codice "Jelly Bean".

Singificativo il fatto che questa volta venga scelta espressamente una soluzione tablet da 7 pollici: si tratta infatti di un form factor che si sta diffondendo in maniera consistente sul mercato statunitense, grazie al successo di Amazon Kindle Fire, e che riceverà ancor più attenzione con l'arrivo sul mercato, ormai dato per scontato, di iPad mini nel corso delle prossime settimane o mesi. Google sceglie i 7 pollici per dare un segnale forte al mercato e a tutti i produttori partner, che non si faranno trovare impreparati alla mossa di Apple.Chiaramente il form factor da solo non basta per decretare un successo di pubblico, ed ecco che Google e Asus decidono di commercializzare questa soluzione ad un prezzo di partenza di 199 dollari (tasse escluse) per la versione ad 8GB. Il prezzo ufficiale sul mercato italiano sarà di 249 Euro, IVA compresa, per la versione a 16GB dal momento che nel nostro Paese non verrà messa in commercio la versione ad 8GB. Il prezzo di base di 199 dollari non è casuale: è infatti identico all'esborso richiesto per Amazon Kindle Fire, che sta facendo segnare importanti volumi di vendita.Diamo ora uno sguardo più da vicino a questa novità, con alcuni test prestazionali preliminari, l'analisi dello schermo e le prime impressioni a caldo. Pubblicheremo in un secondo momento, per ovvie ragioni di tempo, l'analisi sull'autonomia operativa e le considerazioni relative al nuovo sistema operativo Android 4.1.

Sono diverse le motivazioni che concorrono a rendere l'edizione 2012 dell'IFA di Berlino molto particolare. Se in altri anni il prestigio e il reale peso di questa manifestazione ha subito andamenti altalenanti, complici periodi più o meno favorevoli alla presentazione di prodotti high tech, quest'anno tutto sembra portare a un'edizione particolarmente ricca di interesse.I motivi sono semplici: la convergenza fra Consumer Electronics e informatica è in corso da tempo, con brand attivi in entrambe queste macrocategorie merceologiche. Nascendo come fiera dell'elettronica di consumo tedesca, l'IFA ha via via assunto importanza anche in altri settori, con fortune alterne già citate in precedenza. Cosa cambia quest'anno?Semplice: da considerare ci sono diversi fattori, fra cui l'enorme peso dei mercati smartphone e tablet PC in un contesto di crisi globale che vede proprio queste categorie merceologiche tenere alte le speranze dei produttori. La quasi totalità di questi si presenta all'IFA con nuovi prodotti, che saranno quelli che vedremo sugli scaffali nell'attesissimo periodo natalizio.

Un secondo e valido motivo per mostrare al pubblico i nuovi prodotti giunge dalla prossima presentazione del nuovo sistema operativo Microsoft Windows 8, chiamato a sostituire non solo il predecessore in ambito PC, ma ad arricchire le proposte proprio in ambito tablet PC e smartphone, anche ARM based. Quale momento migliore di questo, quindi? Ecco quindi che l'IFA diventa quest'anno una vetrina importante, come forse non lo è mai stata in precedenza. Passiamo quindi in rassegna quanto visto nel giorno che precede l'apertura ufficiale dei cancelli, con le proposte di Sony, ASUS e Samsung.La nuova categoria degli Ultrabook intende offrire agli utenti un rinnovato modo di utilizzare il pc portatile: prestazioni e autonomia di funzionamento di alto livello si combinano con un design curato e ultrasottile. Tutto questo poi con la pretesa di portare sul mercato soluzioni dal prezzo interessante. A credere in questo emergente settore è ovviamente Intel che ha attivato varie iniziative per promuovere gli Ultrabook e per aiutare anche i partner nel loro sviluppo.In un certo senso gli Ultrabook sono un nuovo modo di intendere il PC portatile, un modo in passato scelto dalla clientela professionale che non badava a spese pur di avere un portatile esclusivo e dalle buone caratteristiche. E i produttori che già in passato proponevano soluzioni simili sono ora avvantaggiati nel proprio lavoro potendo spendere - e non svendere - il proprio know-how specifico.

Il target preferenziale dell'Ultrabook è l'utente finale anche se categorizzazioni strette in tal senso hanno a nostro avviso poca ragione di esistere. Fujitsu va in un certo senso controcorrente proponendo il Lifebook U772 alla clientela professionale: un portatile da peso di circa 1,4Kg e un display da 14 pollici di diagonale equipaggiato con la più recente piattaforma Intel. La tabella seguente riassume le principali caratteristiche tecniche di Fujitsu LifeBook U772 Correva il 1998, quattordici anni fa, lo stesso anno in cui due sconosciuti di nome Larry Page e Sergey Brin fondarono Google, quando Apple fece debuttare sul mercato il primo iMac. Un sistema che con la sua scocca colorata e l'introduzione di diverse innovazioni tecnologiche, tra cui le porte USB, seppe rivoluzionare il panorama dei personal computer.Uno dei tratti distintivi di iMac fu l'abbandono dell'unità floppy, un supporto che da qualche anno aveva imboccato la via del declino a favore dei più capienti e robusti Compact Disc e che negli anni seguenti entrò progressivamente a far parte della storia della tecnologia.

Oggi la storia si ripete: con il debutto della nuova famiglia di sistemi MacBook Pro con Retina Display, Apple prosegue nel solco tracciato con MacBook Air e decide di dismettere l'unità ottica anche su un sistema portatile da 15 pollici, un form factor che tradizionalmente non ha mai richiesto compromessi o rinunce come può essere, ad esempio, proprio come fu nel caso di MacBook Air. Ma non si tratta di un azzardo, dopotutto. La Mela ha a lungo preparato questo momento dapprima proprio con l'introduzione delle soluzioni MacBook Air per sondare il polso del pubblico, in seguito preparando uno scenario dove l'utente possa sentire sempre meno l'esigenza dell'unità ottica. Elemento chiave di questa strategia è stato il lancio di MacApp Store, il servizio di digital delivery di applicativi e programmi del mondo Mac. E per dare un segnale forte Apple ha decisio di avviare in maniera esclusiva, tramite questo servizio, la distribuzione dei propri sistemi operativi a partire dal precedente Mac OS X 10.7 Lion e con il recente debutto di Mac OS X 10.8 Mountain Lion.

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