April 25, 2017

Batteria per PC portatile Asus G73JW

Tra gli annunci di quella giornata ha destato molto stupore trovare anche una nuova generazione di iPad con Retina Display, a dispetto del debutto avvenuto lo scorso mese di Marzo. Apple ha optato per un allineamento nel debutto delle nuove versioni di iPhone e iPad, potendo così implementare per entrambe le linee di prodotti tecnologie molto simili pur con le opportune differenze dettate dall'essere prodotti non uno alternativo all'altro. Ed ecco quindi il debutto di nuovi iPad con Retina Display, che per semplicità indicheremo come iPad 4: Apple ha scelto di rimuovere il suffisso numerico dai propri prodotti ma il suo utilizzo si rende indispensabile in questa analisi per meglio guidare tra le caratteristiche di questi prodotti.

Ad una prima analisi esterna iPad 3 e iPad 4 paiono essere identici: solo il connettore Lightining adottato nel nuovo modello permette di distinguerlo dalla proposta di precedente generazione. Nel passaggio da iPad 2 a iPad 3 il confronto esterno non permetteva di cogliere significative differenze ma al momento dell'accensione dello schermo la novità rappresentata dal Retina Display appariva in modo chiaro a differenziare tra di loro le due proposte. In questo caso così non è, in quanto iPad 4 mutua dal modello 3 lo schermo Retina che non cambia per specifiche tecniche.Nella tabella seguente abbiamo riassunto le caratteristiche tecniche del nuovo iPad con display Retina a confronto con il modello che sostituisce, presentato ufficialmente lo scorso mese di Marzo.La differenza sostanziale è data dal nuovo chip, indicato con il nome di A6X e derivato per architettura da quello A6 implementato da Apple nello smartphone iPhone 5 di recente introduzione sul mercato. Mutuato dal nuovo iPhone è anche il connettore Lightning, che prende il posto di quello a 30 pin adottato da Apple per tutte le precedenti generazioni di tablet iPad oltre che per le precedenti serie di prodotti sino ai primi iPod. Non mancano migliorie anche dal versante Wi-Fi, compatibile con lo standard 802.11n a 2,4GHz e 5GHz sempre al pari di iPhone 5, mentre un importante upgrade è stato rivolto alla fotocamera frontale che passa dai 0,3 Mpixel sino a 1,2 Mpixel, adeguandosi allo standard HD.

L'analisi di queste pagine verterà principalmente sulla verifica di quei componenti che Apple ha aggiornato nella nuova versione di iPad con Retina display, andando a sincerarsi che quanto non è stato modificato sia rimasto realmente tale.L'ultimo IFA di Berlino, tenutosi all'inizio del mese di settembre nella capitale tedesca è stata l'occasione per molte realtà dell'ambito tecnologico per metter in mostra le proprie novità per la fine di questo 2012 e l'inizio del prossimo 2013. Una delle compagnie più attive, in particolare nel settore della tecnologia mobile e degli smartphone è, come del resto da un po' di tempo a questa pare, la coreana Samsung che, grazie a un evento appositamente dedicato e programmato lo scorso 29 Agosto, ha annunciato il proprio nuovo phablet: Galaxy Note II.Evoluzione del primo Galaxy Note, capostipite della nuova famiglia di dispositivi a metà strada tra uno smartphone e un tablet, il nuovo Note II riprende gran parte delle caratteristiche fisiche e tecniche del suo predecessore ma, allo stesso tempo, ne migliora molti particolari. Come anche il suo fratello maggiore (solo per età), Galaxy Note II fa delle dimensioni del display la propria caratteristica principale aumentando, ancora, seppur di poco le dimensioni dello stesso rispetto al predecessore.

La scheda tecnica annovera, come possibile immaginare, una serie di caratteristiche assolutamente da top di gamma e, come già accaduto in occasione del primo Note, supera, almeno sulla carta anche il top di gamma dell'azienda coreana per quanto riguarda gli smarphone dalle misure più convenzionali, ovvero Galaxy S III.Come anticipato il display della soluzione diventa ancora più grande e raggiunge i 5,5 pollici anche se, grazie al rapporto prospettico in 16:9, la larghezza complessiva della soluzione resta pressochè identica a quella del primo Note. La risoluzione passa a 1280x720 pixel per via del differente rapporto prospettico mentre resta la stessa la tecnologia con cui è realizzato il pannello in dote. Come vedremo nell'analisi del display si tratta infatti ancora di un Super AMOLED HD.Il processore in dote è un quad-core, lo stesso presente all'interno di Galaxy S III ma operante a una frequenza massima leggermente più alta, 1,6 GHz contro gli 1,4 di Galaxy S III. La memoria RAM raddoppia rispetto a Galaxy Note e raggiunge così il quantitativo di 2 GB mentre la memoria interna da 16 GB resta ancora comunque espandibile tramite schede di memoria microSD.

Lo scorso febbraio, in occasione dell'ultimo Mobile World Congress di Barcellona, LG Electronics è stata indubbiamente uno dei produttori più attivi per quanto riguarda le novità presentate. Il colosso coreano ha infatti introdotto in una sola occasione la nuova serie L composta da tre dispositivi (L3, L5, L7), il nuovo Optimus 3D Maxx, evoluzione del primo Optimus 3D, il phablet Optimus Vu e il primo terminale quad-core della nuova gamma, ovvero Optimus 4X HD.Una serie di nuovi dispositivi molto ricca quindi, differenziata sia per tipologia di soluzioni che per il prezzo delle stesse. Si parte infatti dai nuovi terminali della L series che coprono fascia bassa, media e medio-alta del mercato per arrivare ai più avanzati 3D Maxx, Vu e 4X HD che costituiscono l'attuale fascia alta del mercato per quanto riguarda la compagnia orientale.L'oggetto della recensione odierna è proprio uno dei tre terminali di fascia alta di LG, forse quello che, almeno sulla carta, dovrebbe essere il più prestante. Parliamo ovviamente di LG Optimus 4X HD, evoluzione, sia per inserimento in gamma che per caratteristiche tecniche del primo Optimus Dual, annunciato lo scorso anno proprio in occasione della kermesse catalana ma sin da subito afflitto da troppi problemi per poter raggiungere il successo che i vertici LG avrebbero sperato.

Il nuovo LG Optimus 4X HD si affida ancora una volta ad NVIDIA per quanto riguarda il SoC che ne costituisce il motore. Questa volta però ci troviamo di fronte all'ultimo Tegra 3, dotato di una potenza di calcolo decisamente superiore. Molte altre sono le differenze rispetto ad Optimus Dual, ma ci stiamo del resto riferendo a due soluzioni di generazioni differenti e, come sappiamo, l'evoluzione tecnologica tra una generazione e quella successiva è sicuramente notevole.La sfida di LG con questo Optimus 4X HD è quindi quella di cercare di migliorare i risultati ottenuti con il vecchio Optimus Dual e riscattare la delusione derivata da quest'ultimo.Asus sceglie Milano quale cornice di debutto di PadFone 2, la seconda generazione di piattaforma composta da uno smartphone Android che può essere integrato all'interno di uno chassis tablet da 10 pollici. Non cambia il modello d'uso rispetto alla prima generazione di PadFone presentata lo scorso mese di Febbraio: troviamo quindi uno smartphone Android con display da 4,7 pollici di diagonale che può venir innestato su un tablet appositamente sviluppato, dotato di display da 10,1 pollici.

Il cuore della piattaforma rimane ovviamente lo smartphone, che fornisce CPU e GPU utilizzate anche dalla componente tablet. Quest'ultima, indicata con il nome di PadFone 2 Station, è di fatto composta dal pannello con interfaccia touch e da una batteria, necessaria per l'alimentazione del display oltre che per alimentare in modo supplementare lo smartphone nel momento in cui questo viene innestato nella dock posteriore.A differenza della prima generazione di PadFone, presentata da Asus nel mese di Febbraio 2012, sparisce completamente lo sportello posteriore che celava alla vista lo smartphone una volta innestato all'interno del tablet. In termini di design questo rappresenta un netto passo in avanti ma lo stesso può essere detto per la fruibilità complessiva del prodotto: inserire e rimuovere lo smartphone dal proprio alloggiamento è operazione molto semplice e non si corre il rischio che parti in movimento possano venir accidentalmente danneggiate durante l'uso, come nel caso dello sportellino della prima generazione.

L'elemento design è stato uno dei più importanti portati avanti da Asus nello sviluppo di PadFone 2. Un paragone a nostro avviso adatto è quello che si può fare, nello spiegare l'evoluzione da PadFone 1 a PadFone 2, osservando quanto Apple sia intervenuta nel design di iPad dalla prima alla seconda generazione. Le linee sono molto più pulite e la struttura solida, in modo particolare con riferimento alla parte posteriore.Per quanto concerne la parte smartphone Asus ha optato su un design classico, con bordo in alluminio e parte posteriore in materiale plastico con una finitura zigrinata a pattern circolare che fornisce una sensazione di solidità e robustezza al tatto. L'approccio scelto ricalca a nostro avviso quanto familiare con le soluzioni tablet di Asus: la scelta di materiale plastico fornisce una maggiore robustezza da urti e contatti accidentali ai quali si può andare incontro con l'utilizzo giornaliero dello smartphone ma con la finitura adottata questo non implica una inferiore percezione qualitativa rispetto a quanto fornito da prodotti che si servano di altri materiali, alluminio in testa.In questo l'approccio Asus ricalca quanto scelto da Samsung ed evitato invece da Apple: la scelta dei materiali è sicuramente influenzata dal design ma senza per questo perdere di vista la funzionalità e la praticità d'uso, elementi che rimangono di fondamentale importanza nell'uso giornaliero.

Per uno smartphone di fascia alta le specifiche tecniche sono di tutto rispetto, a partire dalla componente CPU che al pari di quella GPU è basata su tecnologia Qualcomm. La CPU è di tipo quad core, con frequenza di clock di 1,5 GHz e architettura ARM Cortex A15; questo ha spinto Asus a dichiarare questo smartphone come il più veloce tra quelli attualmente presenti in commercio.Il display da 4,7 pollici di diagonale ha una luminosità dichiarata molto elevata e la cosa è confermata dalle impressioni d'uso ricavate nella presa di contatto fatta durante la presentazione. La risoluzione di 1280x720 pixel è uno standard per dispositivi di questo tipo, come del resto la tecnologia Super IPS+ utilizzata per il pannello.La fotocamera ha risoluzione di 13 MegaPixel; più interessante di questo dato è la possibilità di scattare raffiche sino a 100 scatti, alla cadenza di 6 fotogrammi al secondo. Anche la componente riprese video è d'interesse: risoluzione full HD a 30 frames al secondo e possibilità di registrare a 60 frames al secondo sino alla risoluzione di 720p, nota anche come HD Ready nel settore degli schermi televisivi.

Esattamente un mese fa, in occasione di un evento appositamente dedicato e organizzato allo Yerba Buena Center di Los Angeles, Apple ha annunciato il proprio nuovo iPhone 5. Una delle caratteristiche tecniche sulle quali Apple ha voluto porre il maggiore accento è stata sicuramente l'introduzione di un nuovo display di dimensioni maggiori rispetto al precedente iPhone 4S, certamente un cambiamente importante ma non una grossa novità in quanto già diversi produttori annoverano in gamma soluzioni con pannelli di dimensioni anche sensibilmente maggiori.Tra questi produttori troviamo anche quello che possiamo considerare il più "pericoloso" per quanto riguarda la concorrenza della Mela a livello di tecnologia mobile, ovvero Samsung che, con il suo Galaxy S III sembra essere l'unica compagnia in grado, almeno per il momento di mettere i bastoni tra le ruote al colosso di Cupertino.L'arrivo sul mercato del nuovo melafonino e il successo da esso ottenuto, come sottolineato nei giorni scorsi dal presidente della stessa Samsung, ha evidenziato come gli utenti siano nonostante tutto ancora alla ricerca di soluzioni di dimensioni più compatte. Proprio per questo motivo, il produttore asiatico ha voluto inserirsi con un terminale importante anche in questa categoria di dispositivi, annunciando proprio nel corso della serata di ieri una nuova versione di Galaxy S III, definito mini e accompagnato dallo slogan "è piccolo ma può essere grandioso".

Si tratta di una soluzione di fascia media che andrà a coprire un settore del mercato che, al momento, per quanto riguarda la gamma Samsung era occupato dai predecessori di Galaxy S III, ovvero S II e il primo Galaxy S ma che non annoverava ancora una soluzione appositamente costruita.Nonostante la posizione in gamma e le caratteristiche tecniche inferiori, non è da escludere che la mossa di Samsung possa essere intesa come un tentativo di mettere i bastoni tra le ruote proprio alla principale rivale Apple, con un terminale con gli stessi connotati del fratello maggiore ma dotato di un display di dimensioni minori, guardacaso le stesse del display del nuovo iPhone 5 e di una conseguente migliore maneggevolezza.Esteticamente ci troviamo poi di fronte a una soluzione che prede decisamente spunto da Galaxy S III, dal quale si differenzia solo per alcuni particolari come una forma leggermente più arrotondata della parte inferiore e altre piccolezze, tra cui la posizione dei sensori e della fotocamera frontale, posti a sinistra anzichè a detra dell'altoparlante, e quella del flash, ora posizionato sotto la fotocamera posteriore. Per il resto il design e i colori sono praticamente identici a quelli del top di gamma Samsung.

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Posted by: akkusmarkt at 02:36 AM | No Comments | Add Comment
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